Commonweal

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Commonweal
StatoUSA
Linguainglese
Periodicità11 numeri all'anno
Generestampa cattolica
FondatoreMichael Williams, Calvert Associates
Fondazione1924
SedeNew York
ISSN0010-3330 (WC · ACNP)
Sito webcommonwealmagazine.org
 

Commonweal è il più antico giornale di opinione cattolico statunitense. La sede è presso il The Interchurch Center di New York.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il periodico fu fondato nel 1924 da Michael Williams (1877–1950) e dallo studio Calvert Associates come testata indipendente, organizzata sul modello di The New Republic e di The Nation, ma con un taglio editoriale che copriva anche le notizie di arte, letteratura, politica e società. La rivista si presenta come una "rassegna di religione, politica e cultura" ed è gestita da una società senza scopo di lucro, composta da diciotto membri. Il nome Commonweal si ispira alla filosofia politica di san Tommaso d'Aquino secondo la quale i decisori devono orientare la loro opera al bene comune della società.[1]

Dopo aver sperimentato nel '51 un crollo degli abbonamenti e dei lettori, che mise a rischio la sua stessa sopravvivenza[2], la periodicità divenne mensile e l'offerta di contenuti si focalizzò su editoriali, rubriche, saggi e poesie, unitamente a recensioni di film, libri e teatro.

Fra gli autori pubblicati, si ricordano i seguenti: François Mauriac, Georges Bernanos, Hannah Arendt, G. K. Chesterton, Hilaire Belloc, Jacques Maritain, Dorothy Day, Robert Bellah, Graham Greene, Emmanuel Mounier, Conor Cruise O'Brien, Thomas Merton, Wilfrid Sheed, Paul Ramsey, il cardinale Joseph Bernardin, Abigail McCarthy, Christopher Lasch, il critico teatrale Walter Kerr, Marilynne Robinson, Luke Timothy Johnson, Terry Eagleton, la teologa Elizabeth Johnson e Andrew Bacevich; i racconti di Evelyn Waugh, J. F. Powers, Alice McDermott e di Valerie Sayers; le poesie di W. H. Auden, Robert Lowell, Theodore Roethke, John Updike, Les Murray, John Berryman e Marie Ponsot; le opere di Jean Charlot, Rita Corbin, Fritz Eichenberg e Emil Antonucci.[3]

Nel corso della sua storia, Commonweal ha sposato un orientamento di tipo liberale e moderno[4][5][6] e ha costantemente respinto tanto le sette quanto il dogmatismo religioso, attraendo un novero di collaboratori che hanno dato voce ad un ampio spettro della politica e della cultura statunitense, talora senza relazioni con la gerarchia e col Magistero della Chiesa Cattolica.
Ad esempio, criticò la strategia interventista del senatore Joseph McCarthy che era favorevole alla partecipazione degli Stati Uniti nella Guerra di Corea. In anni più recenti, nel 2001[7] e nel 2007[8], nel 2009[9], diede alle stampe una serie di articoli a sostegno del teologo Roger Haight.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Summa Theologiae, I-II, q. 97, a. 1
  2. ^ The Press: Commonweal & Woe, su content.time.com, 15 ottobre 1951. Ospitato su content.time.com.
  3. ^ A Brief History of Commonweal | Commonweal Magazine, su commonwealmagazine.org.
  4. ^ P. Jordan e P. Baumann, Commonweal Confronts the Century: Liberal Convictions, Catholic Tradition, Touchstone, 1999, back cover, ISBN 978-0-684-86276-7.
  5. ^ D. Sandbrook, Eugene McCarthy: The Rise and Fall of Postwar American Liberalism, Knopf Doubleday Publishing Group, 2007, p. 25, ISBN 978-0-307-42577-5.
  6. ^ W. Clancy e E. Green, Time's Covenant: The Essays and Sermons of William Clancy, University of Pittsburgh Press Digital Editions, University of Pittsburgh Press, 1987, p. 11, ISBN 978-0-8229-7645-5.
  7. ^ Haight on trial - Catholic theologian Roger Haight, su findarticles.com. URL consultato il 13 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2009).
  8. ^ Not so heterodox: in defense of Roger Haight, su findarticles.com. URL consultato il 10 aprile 2022 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2012).
  9. ^ The Vatican levies further penalties on Roger Haight, su commonwealmagazine.org. URL consultato il 13 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2014).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Rodger Van Allen, The Commonweal and American Catholicism: The Magazine, the Movement, the Meaning, Fortune Press, Filadelfia, 1974
  • Rodger Van Allen, Being Catholic: Commonweal from the Seventies to the Nineties, Loyola University Press, 1993
  • Patrick Jordan and Paul Baumann, Commonweal Confronts the Century: Liberal Convictions, Catholic Tradition, Touchstone, 1999
  • Robert B. Clements, The Commonweal: The Williams-Shuster Years, su search.proquest.com, 1972.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Sito ufficiale di "Commonweal", su commonwealmagazine.org. URL consultato il 13 luglio 2020 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2020).
  • (EN) Archivio storico di Commonweal, su unz.org. (3.067 numeri e 48.742 articoli, 83.047 pagine che coprono le pubblicazione dal 12 novembre 1924 al 21 dicembre 2001)