Collaborazioni di C. L. Moore e Henry Kuttner

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Questa voce fornisce una bibliografia delle opere composte in collaborazione dagli scrittori statunitensi Catherine Lucille Moore e Henry Kuttner.

Panoramica[modifica | modifica wikitesto]

Catherine Lucille Moore (1911-1987) e Henry Kuttner (1915-1958) sono stati due prolifici scrittori statunitensi di fantascienza e a partire dal loro matrimonio nel 1940 hanno composto in collaborazione la gran parte delle proprie opere, fino alla scomparsa prematura di Kuttner[1][2][3]. L'esatta attribuzione dei loro romanzi e racconti risulta difficoltosa, in quanto solo una minoranza delle loro collaborazioni apparve sin da subito a firma congiunta: la maggior parte dei loro scritti fu invece pubblicata sotto gli pseudonimi di Lewis Padgett, Lawrence O'Donnell, Keith Hammond e C. H. Liddell, e in molte opere firmate dal solo Kuttner si rintracciano comunque interventi palesi di Moore – in più, è ragionevolmente certo che alcune opere composte a nome Padgett e a nome O'Donnell siano in realtà state composte o principalmente da Kuttner o principalmente da Moore, rispettivamente.

Questa pagina elenca quindi gli scritti collaborativi di Moore e Kuttner suddividendoli in base alla firma della prima edizione.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Come C. L. Moore e Henry Kuttner (1937–1956)[modifica | modifica wikitesto]

Sono certamente attribuibili a entrambi i coniugi sette fra romanzi e romanzi brevi e altrettanti racconti.

Romanzi[modifica | modifica wikitesto]

Il romanzo L'ultima cittadella della Terra fu pubblicato a firma congiunta sin dalla prima edizione, mentre i successivi sei furono firmati dal solo Henry Kuttner, ma la critica è concorde nel rintracciarvi anche l'apporto di Catherine Moore.

Racconti singoli[modifica | modifica wikitesto]

Dato il gran numero di racconti firmati dal solo Kuttner in cui si ipotizza un apporto di Moore, per brevità si elencano qui solo i sette testi apparsi già in origine a firma congiunta.

Raccolte di narrativa breve[modifica | modifica wikitesto]

Quando Kuttner era ancora in vita lui e Moore allestirono un'unica raccolta di racconti a firma congiunta.

Come "Lewis Padgett" (1941–1953)[modifica | modifica wikitesto]

Sotto questo pseudonimo sono stati pubblicati due romanzi, due romanzi brevi, due romanzi fix-up formati da cinque episodi l'uno, quattro racconti interconnessi e ventidue racconti autoconclusivi.

Ciclo di Galloway Gallegher[modifica | modifica wikitesto]

Saga di cinque racconti che, stando alla testimonianza di Moore, può essere attribuita al solo Kuttner. Riorganizzata dall'autore secondo la cronologia interna e riunita nel romanzo fix-up I robot non hanno la coda (Robots Have No Tails), Gnome Press, 1952; trad. Lella Pollini, Galassia 16, Casa Editrice La Tribuna, 15 Aprile/15 Maggio 1962.

  1. "Il robot vanitoso" ("The Proud Robot"), Astounding Science-Fiction ottobre 1943.
  2. "Supergallegher" ("Gallegher Plus"), Astounding Science Fiction novembre 1943.
  3. "I conquistatori del mondo" ("The World Is Mine"), Astounding Science-Fiction giugno 1943.
  4. "Ex Machina" ("Ex machina"), Astounding Science Fiction aprile 1948.
  5. "L'armadio temporale" ("The Time Locker"), Astounding Science-Fiction gennaio 1943.

Ciclo dei Mutanti (Baldies)[modifica | modifica wikitesto]

Saga di cinque racconti riunita nel romanzo fix-up Mutant (Gnome Press, 1953), a firma del solo Kuttner; a partire dalla ristampa Weidenfeld & Nicolson del 1954, i singoli episodi sono unificati da una cornice narrativa composta appositamente.

La stesura definitiva del fix-up è stata pubblicata in italiano come Operazione Apocalisse, trad. Stanis La Bruna, Il Girasole-Biblioteca Economica Mondadori 31, Arnoldo Mondadori Editore, 1955.

  1. "Il figlio del pifferaio" ("The Piper's Son"), Astounding Science Fiction febbraio 1945.
  2. "Tre topolini ciechi" ("Three Blind Mice"), Astounding Science Fiction giugno 1945.
  3. "Il leone e l'unicorno" ("The Lion And The Unicorn"), Astounding Science Fiction luglio 1945.
  4. "I Mendicanti Ricchi" ("Beggars in Velvet"), Astounding Science Fiction dicembre 1945.
  5. "Humpty Dumpty" "(Humpty Dumpty"), Astounding Science Fiction settembre 1953.

Ciclo della famiglia Hogben[modifica | modifica wikitesto]

Kuttner coniò il cognome "Hogben" nel racconto realistico autoconclusivo "The Old Army Game" (Thrilling Adventures novembre 1941), in seguito lui e Moore lo riutilizzarono per i protagonisti di un ciclo fantascientifico di cui scrissero congiuntamente il primo, terzo e quarto episodio sotto lo pseudonimo di Lewis Padgett, mentre il secondo racconto fu firmato dal solo Kuttner. A differenza di quanto fatto con le saghe di Gallegher e dei Mutanti, i due autori non organizzarono mai il ciclo degli Hogben in un fix-up, bensì lo suddivisero deliberatamente in varie antologie; è stato riunito per la prima volta con attribuzione al solo Kuttner nel volume postumo The Hogben Chronicles (Borderland Press, 2013), che include anche "The Old Army Game" in quanto "episodio zero".

  1. "Esce il Professore" ("Exit the Professor"), Thrilling Wonder Stories ottobre 1947. Trad. Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli nell'antologia Le grandi storie della fantascienza 9 – 1947, a cura di Isaac Asimov e Martin H. Greenberg, SIAD Edizioni, 1984.
  2. "L'occhio" ("Pile of Trouble"), Thrilling Wonder Stories aprile 1948. Nella raccolta Il twonky, il tempo e la follia, curatela e traduzione di Sandro Sandrelli, Science Fiction Book Club 41, Casa Editrice La Tribuna, 1971.
  3. "See You Later", Thrilling Wonder Stories giugno 1949.
  4. "Guerra Fredda" ("Cold War"), Thrilling Wonder Stories ottobre 1949. Trad. Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli nell'antologia Le grandi storie della fantascienza 11 – 1949, a cura di Isaac Asimov e Martin H. Greenberg, SIAD Edizioni, 1985.

Romanzi autoconclusivi[modifica | modifica wikitesto]

Tutti i quattro romanzi sono stati ripubblicati o sempre a nome "Lewis Padgett" o a firma congiunta.

Racconti autoconclusivi[modifica | modifica wikitesto]

A seconda dell'edizione, vengono riproposti o a nome del solo Henry Kuttner o a firma congiunta.

Raccolte di narrativa breve[modifica | modifica wikitesto]

Moore e Kuttner firmarono come "Lewis Padgett" le loro tre prime raccolte in volume di testi brevi; tutti i materiali sono stati poi riproposti in edizioni firmate coi nomi anagrafici.

Come "Lawrence O'Donnell" (1943–1950)[modifica | modifica wikitesto]

Sotto questo pseudonimo sono stati pubblicati un romanzo, due romanzi brevi, due racconti interconnessi e quattro racconti autoconclusivi.

Ciclo delle Fortezze[modifica | modifica wikitesto]

Dilogia di romanzi attribuita al solo Henry Kuttner nelle prime ristampe in volume.

  1. Scontro nella notte (Clash by Night), Astounding Science-Fiction marzo 1943; prima edizione in volume nell'antologia The Astounding Science Fiction Anthology, a cura di John W. Campbell, Simon & Schuster, 1952.
  2. Furia (Fury), serializzato in tre puntate in Astounding Science Fiction maggio, giugno e luglio 1947; prima edizione in volume in Science Fiction Classics, Grosset & Dunlap, 1950.

Il secondo romanzo fu pubblicato in Italiano per la prima volta come Gli immortali, trad. Stanis Marvel, I Romanzi del Cosmo 10, Ponzoni Editore, marzo 1958; in seguito la dilogia è stata tradotta integralmente e pubblicata nel volume omnibus Furia, trad. Riccardo Valla, Cosmo Serie Oro. Classici della narrativa di fantascienza 6, Editrice Nord, 1972.

Ciclo dei Thresholders[modifica | modifica wikitesto]

Dittico di racconti successivamente attribuito alla sola Catherine Moore nella raccolta Judgment Night, Gnome Press, 1952.

Romanzi autoconclusivi[modifica | modifica wikitesto]

È stato successivamente attribuito alla sola Catherine Moore nella raccolta Judgment Night, Gnome Press, 1952.

Racconti autoconclusivi[modifica | modifica wikitesto]

"L'ora dei fanciulli" e "This Is the House" sono usualmente ristampati a nome del solo Henry Kuttner, "The Code" e "Tempo di vendemmia" sono stati attribuiti alla sola Catherine Moore rispettivamente nelle raccolte Judgment Night (Gnome Press, 1952) e La stagione della vendemmia (Doubleday, 1975; trad. Arnoldo Mondadori Editore, 1991).

Come "Keith Hammond" (1946–1947)[modifica | modifica wikitesto]

Pseudonimo già usato da Kuttner per degli scritti giovanili composti o singolarmente o in collaborazione per Robert Bloch, riutilizzato dopo il matrimonio con Moore per firmare un romanzo, un romanzo breve e due racconti.

Romanzi autoconclusivi[modifica | modifica wikitesto]

Il primo testo è stato riconosciuto come una collaborazione fra Kuttner e Moore, il secondo potrebbe essere attribuibile al solo Kuttner.

Racconti autoconclusivi[modifica | modifica wikitesto]

La doppia attribuzione è certa per il primo testo, ma non per il secondo.

Come "C. H. Liddell" (1950–1953)[modifica | modifica wikitesto]

Pseudonimo usato nella fase finale della carriera di Moore e Kuttner per otto racconti autoconclusivi.

Racconti autoconclusivi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Clute and Grant 1997, p. 741.
  2. ^ Clute and Nicholls 1993, p. 903.
  3. ^ Nicholls 1979, p. 445.
  4. ^ Prima edizione su rivista a firma del solo Henry Kuttner, ma ristampato a firma congiunta nella raccolta No Boundaries.
  5. ^ Prima edizione su rivista a firma del solo Henry Kuttner, ma ristampato a nome "Lewis Padgett" nella raccolta A Gnome There Was.
  6. ^ Ristampo a nome "Lewis Padgett" nella raccolta A Gnome There Was.

Risorse esterne[modifica | modifica wikitesto]

  • Lewis Padgett at the Internet Speculative Fiction Database
  • Lewis Padgett at Library of Congress, with 8 library catalog records
  • Henry Kuttner at LC Authorities, with 27 records
  • C. L. Moore at LC Authorities, with 12 records

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN79441899 · ISNI (EN0000 0000 8344 9559 · LCCN (ENn84026029 · J9U (ENHE987007596600305171 · WorldCat Identities (ENlccn-n84026029