Cima dei Bureloni

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Cima dei Bureloni
Veduta invernale del versante ovest
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Trentino-Alto Adige
  Veneto
Provincia  Trento
  Belluno
Altezza3 130 m s.l.m.
CatenaAlpi
Coordinate46°17′54.24″N 11°49′53.76″E / 46.2984°N 11.8316°E46.2984; 11.8316
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Cima dei Bureloni
Cima dei Bureloni
Mappa di localizzazione: Alpi
Cima dei Bureloni
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi Orientali
Grande SettoreAlpi Sud-orientali
SezioneDolomiti
SottosezioneDolomiti di Feltre e delle Pale di San Martino
SupergruppoGruppo Pale di San Martino-Feruc
GruppoGruppo delle Pale di San Martino
SottogruppoGruppo dei Bureloni
CodiceII/C-31.IV-A.1.d

La Cima dei Bureloni è una montagna delle Pale di San Martino situata al Confine tra la Provincia di Trento e la Provincia di Belluno. Con i suoi 3 130 m è la terza cima, in ordine di altezza, del gruppo dolomitico. È posta tra la cresta dei Campanili di val Strut (a SO) e la Cima di Valgrande (a NE).[1]

Toponimo[modifica | modifica wikitesto]

Il nome deriva da "burel", parola dialettale che significa burrone o canalone dirupato, riferita alla struttura dei versanti di questa montagna che sono, ad esclusione del versante NE, un continuo alternarsi di guglie e strapiombi.[2]

Prime ascensioni e principali vie di accesso[modifica | modifica wikitesto]

La conquista della cima avvenne il 26 luglio 1888 ad opera di L. Darmstädter, R. Kramer, L. Stabeler e C. Bernard che salirono lungo un canalone del versante sud-est (via che fu seguita anche in occasione della prima invernale).[2] Il tracciato più comodo e meno rischioso per arrivare in vetta è invece dal versante nord-est lungo la Valgrande, il Ghiacciaio delle Ziròcole e Passo Bureloni.[3] Vi sono comunque molti altri tracciati di arrampicata che risalgono questa montagna che è considerata una delle più belle delle Pale di San Martino.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Roberto Ciri, Alberto Bernardi e Roberto Magnaguagno, I 3000 delle Dolomiti. Le vie normali, Idea Montagna Edizioni, 2022, ISBN 9791280483362.