Chiesa ortodossa finlandese
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La 'Chiesa ortodossa finlandese ((FI) Suomen ortodoksinen kirkko; (SV) Finska Ortodoxa Kyrkan; (RU) Финляндская Православная Церковь) è una chiesa ortodossa autonoma, riconosciuta dal Patriarcato ecumenico di Costantinopoli.
Storia
Il Cristianesimo si è diffuso in Finlandia sia in forma cattolica (da ovest) che in forma ortodossa (da est). Il conflitto politico e religioso fu definito, con determinazione dei confini, dal Trattato di Nöteborg (1323) tra il Regno di Svezia e la Repubblica di Novgorod. La parte di Finlandia che passò con quest'ultima, tra cui la Carelia, passò interamente all'ortodossia. Con la Riforma protestante la parte occidentale passò ai Luterani. I monasteri fondati sulle isole del lago Ladoga (Monastero di Valaam, Monastero di Konevets, oggi in territorio russo) costituirono una fonte di diffusione missionaria dell'ortodossia.
Con l'indipendenza della Finlandia (1917), la chiesa ortodossa ha autoproclamato la propria autonomia (1918). Nel 1923 la Chiesa è riconosciuta dal Patriarcato ecumenico di Costantinopoli; nel 1958 la sua autonomia è stata riconosciuta dal Patriarcato di Mosca.[1]
Struttura
Il Primate ha il titolo di Arcivescovo di Carelia e di tutta la Finlandia, ed ha sede a Kuopio. La carica è rivestita dal 2001 da Sua Beatitudine Leone (al secolo Leo Makkonen, n. Pielavesi, Finlandia, 1948)
Costituisce, unitamente alla maggioritaria Chiesa luterana, una chiesa finanziata dallo Stato mediante un'imposta diretta.
È organizzata nelle 3 Diocesi di Carelia (Kuopio), Helsinki e Oulu.[2]
Una piccola comunità ortodossa finlandese è presente in Svezia.[3]
Monachesimo
La Chiesa ha due monasteri, uno maschile (Monastero di Valamo) a Heinävesi ed uno femminile (Convento di Lintula) a Palokki.
Chiesa ortodossa russa in Finlandia
Circa 2.000 fedeli ortodossi sono uniti alla Chiesa ortodossa Russa; hanno 2 parrocchie, entrambe a Helsinki.[4]
Note
Voci correlate
Collegamenti esterni
- (FI) Sito ufficiale