Chiesa di Santa Maria del Garbo

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Chiesa di Santa Maria del Garbo
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLiguria
LocalitàGenova
Coordinate44°26′11.2″N 8°54′30.14″E / 44.436444°N 8.908372°E44.436444; 8.908372
Religionecattolica di rito romano
TitolareSanta Maria
Arcidiocesi Genova
Inizio costruzioneXIV secolo
Completamento1631

La chiesa di Santa Maria del Garbo in Polcevera, conosciuta anche come santuario di Nostra Signora del Garbo, è un edificio religioso del quartiere genovese di Rivarolo. La sua comunità parrocchiale fa parte del vicariato di Rivarolo dell'arcidiocesi di Genova. La chiesa si trova in piazza del Garbo, nella frazione omonima, che sorge sulle alture del quartiere polceverasco, sul versante sinistro della valle del torrente Torbella.[1][2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Altra immagine della chiesa

La chiesa di Santa Maria del Garbo è ritenuta il più antico santuario mariano della val Polcevera, ed è citata per la prima volta nei registri dell'arcidiocesi di Genova del 1365.[3]

Una prima cappella si ritiene sia sorta dopo il 1323, quando molti cittadini per sfuggire alle lotte tra fazioni si trasferirono dal fondovalle ai vicini borghi di campagna. La sua costruzione sarebbe legata a una leggenda nata in quegli anni, secondo la quale un fanciullo avrebbe casualmente ritrovato nel cavo (garbo in genovese) di un vecchio castagno un'immagine della Madonna incisa su una tavoletta e la portò a casa, mettendola sotto chiave, ma il giorno dopo l'immagine ricomparve nuovamente nel cavo dell'albero.[4] Il fatto fu ritenuto prodigioso e sul luogo fu costruita la cappella, in cui venne collocata l'immagine[4] (secondo altre fonti la cappella, dedicata a San Matteo, sarebbe stata invece preesistente alla nascita della leggenda[5]). L'evento diede al borgo una grande notorietà anche oltre i confini del Genovesato e il luogo divenne meta di pellegrinaggi.[4] Grazie a un lascito testamentario del 1614, nel 1631 al posto della primitiva cappella fu costruita una vera e propria chiesa.[3]

Nel 1724 fu eretto il campanile, poi rifatto nel 1881, quando l'intero complesso fu completamente ristrutturato. Nel corso di questa ristrutturazione vennero risistemate anche le due sacrestie e affrescate le pareti interne da Giovanni Battista Traverso.[4] La chiesa fu eretta in parrocchia nel 1931 dall'arcivescovo di Genova Carlo Dalmazio Minoretti.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa è priva di facciata e vi si accede attraverso un porticato laterale a due fornici aperto sulla piazza antistante. L'interno, ad aula unica, ha l'abside semicircolare, la volta a botte e il pavimento in marmi policromi a disegni geometrici. Oltre alla storica immagine della Madonna, custodita in un'edicola marmorea rinascimentale insieme ai resti del vecchio tronco di castagno, vi si trovano una statua in marmo della Madonna del 1791 di Francesco Maria Ravaschio[6][7], collocata sopra l'altare, e le immagini dei dodici apostoli, scolpite nel 1850 da G.B. Pitscheider, poste entro piccole nicchie nel presbiterio. L'altare, realizzato nel 1980, è costituito da una semplice mensa interamente in legno.[2][3][4][5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Scheda sul sito dell'arcidiocesi di Genova
  2. ^ a b Touring Club Italiano, Guida d'Italia - Liguria, 2009
  3. ^ a b c Scheda della chiesa Santa Maria del Garbo, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana.
  4. ^ a b c d e Corinna Praga, "Genova fuori le mura"
  5. ^ a b Il santuario di Nostra Signora del Garbo sul sito dell'arcidiocesi di Genova
  6. ^ Daniele Sanguineti, Biografia di Francesco Maria Ravaschio, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  7. ^ Talvolta citato come "Ravasco"

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]