Chiesa di San Sisinio (Mendrisio)

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Chiesa di San Sisinio
Chiesa di San Sisinio alla Torre
StatoBandiera della Svizzera Svizzera
CantoneTicino
LocalitàMendrisio
IndirizzoVia alla Torre 15, 6850 Mendrisio
Coordinate45°52′07.03″N 8°59′22.13″E / 45.86862°N 8.98948°E45.86862; 8.98948
Religionecattolica
Diocesi Lugano
Inizio costruzioneXIII secolo
Completamento1880

La chiesa di San Sisinio[1] è un edificio religioso di origine altomedievale che si trova a Mendrisio.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'edificio sorse come tempio gentilizio delle famiglie Della Torre e Busioni e in questa veste fu citato nel XIII secolo: una prima menzione, indiretta, risale al 1233, una seconda, diretta, al 1276[2]. La chiesa sorgeva in località Torre, un borgo attestato fino al 1242 circa, quando i milanesi lo strapparono alla famiglia Della Torre. Nel 1451 la chiesa fu affidata all'Ordine dei servi di Maria, che nel 1477 si trasferì nel convento di San Giovanni Battista. Durante questo periodo gli stabili annessi alla chiesa diventarono sede dell'attività conventuale.

L'aspetto dell'edificio, tuttavia, si deve alla famiglia Beroldingen, che si stabilì a Mendrisio nel 1679: da allora, a completamento di un intervento iniziato nel 1593 e destinato a concludersi nel 1692 furono realizzate la corte, la navata divisa in tre campate, il presbiterio, il coro (architettura), le due cappelle laterali e il rialzamento del campanile. Alla fine del XVIII secolo, inoltre, Innocente Regazzoni modificò la navata e nel 1880 Antonio Croci intervenne sul coro, dandogli forma poligonale. La facciata fu modificata in senso neogotico e nel 1865 fu decorata con un affresco di Antonio Rinaldi, ora danneggiato, che raffigura San Sisinnio.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Chiesa di San Sisinio - Inventario dei beni culturali (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2013).
  2. ^ Chiesa di San Sisinio, su turismo.valledimuggio.ch. URL consultato il 25 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2014).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Johann Rudolf Rahn, I monumenti artistici del medio evo nel Cantone Ticino, traduzione di Eligio Pometta, Bellinzona, Tipo-Litografia di Carlo Salvioni, 1894. p. 204.
  • Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Catalogo dei monumenti nella Repubblica e Cantone del Ticino, La Vesconta, Casagrande S.A., Bellinzona 1967, 415.
  • Giuseppe Martinola, Inventario d'arte del Mendrisiotto, Edizioni dello Stato, Bellinzona 1975, 252-260.
  • Mario Medici, Storia di Mendrisio, I, Banca Raiffeisen Mendrisio, Mendrisio 1980, 198-224.
  • Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 360-361.
  • AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 450-451.
  • Giovanni Agosti, Bernardino Scapi, detto Bernardino Luini. Sant'Anna (?), in Giovanni Agosti, Jacopo Stoppa, Marco Tanzi (a cura di), «Il Rinascimento nelle terre ticinesi. Da Bramantino a Bernardino Luini», Officina Libraria, Milano 2010.

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