Chiesa di San Dalmazzo (Cuorgnè)

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Chiesa di San Dalmazzo
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegionePiemonte
LocalitàCuorgnè
Coordinate45°23′29.91″N 7°38′47.21″E / 45.391641°N 7.646448°E45.391641; 7.646448
Religionecattolica di rito romano
TitolareSan Dalmazzo martire
Arcidiocesi Torino
Consacrazione1810
ArchitettoAndrea Cattaneo
Stile architettoniconeoclassico
Inizio costruzione1805

La chiesa di San Dalmazzo è la parrocchiale di Cuorgnè, in città metropolitana ed arcidiocesi di Torino; fa parte del distretto pastorale Torino Nord.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La prima citazione della pieve di Cuorgnè, che sorgeva nel quartiere Villa extra moenia, risale al 1154[1][2].
Nel 1386 risultava che la pieve di San Dalmazzo di Cuorgnè fosse compresa nel distretto plebano di Corio Canavese[1].
La chiesa fu restaurata nel 1472[1][2][3]. Nella seconda metà del XVI secolo questo edificio si rivelò insufficiente a soddisfare le esigenze dei fedeli e, così, nel 1575 si deliberò di riedificarlo[1]; i lavori di rifacimento, condotti su progetto di Marianno de Marianni di Lugano, iniziarono nel 1576 e furono terminati nel 1592[1][2].
Il 1º settembre del 1804 crollò inaspettatamente uno dei pilastri che sorreggeva la volta andando così a rendere instabile l'intera pieve, che dovette pertanto essere demolita[1][2]. Al suo posto sorse l'attuale parrocchiale, costruita su progetto di Andrea Cattaneo tra il 1805 e il 1810[1][3] e consacrata il 18 novembre di quello stesso anno[1].
Nel frattempo, nel 1805, nell'ambito della riorganizzazione diocesana di epoca napoleonica, la chiesa era passata dall'arcidiocesi di Torino alla diocesi di Ivrea, ma nel 1817 fu riaggregata all'arcidiocesi torinese[1].
Nel 1820 venne edificato il pronao tetrastilo e nel 1825 fu eretta una cappella laterale che contenesse l'immagine della Madonna della Rivassola, ovvero la copia quattrocentesca di una raffigurazione della Vergine di epoca bizantina[1].
La chiesa venne poi restaurata varie volte tra la seconda metà del Novecento e gli anni Duemila[1].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esterno[modifica | modifica wikitesto]

La facciata della chiesa è a salienti[1]; la parte centrale presenta un pronao tetrastilo con colonne ioniche, che sorreggono il timpano triangolare[1].

Interno[modifica | modifica wikitesto]

La pianta della chiesa si presenta a croce latina[1]; la navata centrale si compone di quattro campate, mentre quelle laterali di tre[1].
Opere di pregio qui conservate sono la pala avente come soggetto il martirio di San Dalmazzo, dipinta nel 1814 da Giovanni Comandù[3], gli affreschi con storie della vita di San Dalmazzo, eseguiti da Nicola Fava nel 1904[1], le raffigurazioni dei Quattro Evangelisti poste nei pennacchi della volta cupoliforme[1], l'organo, realizzato da Carlo Vegezzi Bossi nel 1894[1], le statue della Madonna del Carmine e di san Rocco, la tela con soggetto il Transito di san Giuseppe, il quadro ritraente santa Teresa, eseguito nella bottega di Guido Reni[1], il fonte battesimale, caratterizzato da un bassorilievo del Battesimo di Gesù[1], la pala con i santi Francesco e Luigi Gonzaga e quella con sant'Antonio di Padova[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u Chiesa di San Dalmazzo <Cuorgnè>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 18 maggio 2020.
  2. ^ a b c d Parrocchiale di San Dalmazzo martire, su comune.cuorgne.to.it. URL consultato il 18 maggio 2020.
  3. ^ a b c Chiesa di San Dalmazzo di Cuorgnè, su viaggiatoricheignorano.blogspot.com. URL consultato il 18 maggio 2020.

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