Chiesa della Santissima Trinità (Tramutola)

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Chiesa della Santissima Trinità
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneBasilicata
LocalitàTramutola
Indirizzopiazza Marino
Coordinate40°18′48.55″N 15°47′31.43″E / 40.313486°N 15.792065°E40.313486; 15.792065
Religionecattolica
TitolareSantissima Trinità

La chiesa della Santissima Trinità è la parrocchiale di Tramutola, in provincia di Potenza e arcidiocesi di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo[1][2]; fa parte della zona pastorale della Val d'Agri.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1144 i frati dell'Ordo Cavensis ricevettero in dono dal vescovo di Marsico Nuovo Giovanni II la cappella tramutolese di San Pietro, di rito greco[1].

A poca distanza da essa tra il 1153 e il 1154 essi fecero costruire un monastero, annessa al quale fu edificata nel 1163 una nuova chiesa, poi consacrata nel 1166 dal vescovo Giovanni III[1][3][4].

Nel 1496 l'edificio venne interessato da alcuni lavori di rimaneggiamento e di restauro per interessamento dell'arciprete Antonio De Luca e del vicario Andrea Cestaro, come testimoniato da un'iscrizione, rimasta leggibile per secoli, che recava le parole A.D. M.IV.D ANT. DE LUCA ARCHIPRESB. I.D.- ANDREAS CESTARUS V.[1].

Alla fine del Cinquecento i fedeli risultavano aumentati di molto e si rese necessario un considerevole ampliamento della parrocchiale, che nel 1628 venne portata a tre navate e che nel medesimo secolo fu dotata delle cappelle laterali[1].

Nel 1731 l'edificio venne sottoposto a una risistemazione volta a sanare i danni arrecati da un evento sismico un paio d'anni prima; in quest'occasione fu probabilmente realizzato il registro attico dell'interno[1].

La cappella del Santissimo Sacramento fu reintitolata al Sacro Cuore nel 1919 e nel 1953 l'intera chiesa venne interessata da un restauro[1].

Nel 1972 la parrocchia, fino a quel momento appartenente all'abbazia territoriale della Santissima Trinità di Cava de' Tirreni, fu aggregata alla diocesi di Potenza-Marsico Nuovo; nella seconda metà dello stesso decennio la chiesa venne adeguata alle norme postconciliari mediante l'aggiunta dell'altare rivolto verso l'assemblea e dell'ambone[1].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esterno[modifica | modifica wikitesto]

La facciata a salienti della chiesa, rivolta a sudovest, si compone di tre corpi: quello centrale, suddiviso da una cornice marcapiano in due registri e coronato dal timpano triangolare, presenta il portale maggiore lunettato e una finestra semicircolare, mentre le due ali laterali sono caratterizzate dagli ingressi secondari[1].

Annesso alla parrocchiale è il campanile a base quadrata, la cui cella presenta delle monofore a tutto sesto[1].

Interno[modifica | modifica wikitesto]

L'interno

L'interno dell'edificio, coperto dal soffitto piano, si compone di tre navate, separate da pilastri, abbelliti da lesene con capitelli corinzi e sorreggenti degli archi a tutto sesto, sopra i quali corre la trabeazione aggettante e modanata su cui si innalza un registro attico caratterizzato dalle finestre; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, rialzato di alcuni gradini, ospitante l'altare maggiore e chiuso dall'abside, caratterizzata dalla volta a padiglione[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k Chiesa della Santissima Trinità <Tramutola>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato l'11 maggio 2024.
  2. ^ BeWeB.
  3. ^ TRAMUTOLA, LA CHIESA DELLA SANTISSIMA TRINITA’, su talentilucani.it. URL consultato l'11 maggio 2024.
  4. ^ Chiesa Madre della Madonna dei Miracoli, su comune.tramutola.pz.it. URL consultato l'11 maggio 2024.

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