Chiesa del Santissimo Rosario di Pompei

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Chiesa di Santa Maria del Rosario di Pompei
Esterno
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLazio
LocalitàRoma
Coordinate41°54′24.3″N 12°30′01.4″E / 41.90675°N 12.500389°E41.90675; 12.500389
Religionecattolica di rito romano
TitolareMadonna del Rosario
Diocesi Roma
ArchitettoPio Piacentini
Stile architettoniconeoclassico
Inizio costruzione1889
Completamento1898
Sito webwww.domusaustralia.org/chapel/

La chiesa di Santa Maria del Rosario di Pompei è un luogo di culto cattolico di Roma situato in via Cernaia, nel rione Castro Pretorio.

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Interno

La chiesa venne costruita tra il 1889 e il 1898 su progetto dell'architetto Pio Piacentini. Alla chiesa era annessa la Curia provinciale dei Padri Maristi e un convitto internazionale per studenti. Dopo l'acquisto della chiesa e dell'adiacente casa da un gruppo di diocesi australiane, importanti lavori di restauro sono stati effettuati nel 2009-2011 con la trasformazione del complesso nella guest house "Domus Australia", di cui la chiesa (il cui altare è stato riconsacrato il 16 ottobre 2011 dal cardinale George Pell) è diventata la cappella.[1]

La chiesa presenta un insieme di vari elementi architettonici in stile neoclassico con riferimenti all'architettura rinascimentale.[2] L'esterno presenta un paramento murario in laterizi, e nella facciata sono incise le due iscrizioni: “Almae SS. Rosarii Reginae” e “Divae Virgini Sacra”. All'interno la struttura è costituita da un'unica navata coperta con volta a botte lunettata e terminante con abside semicircolare, lungo la quale si aprono tre cappelle per lato.[3]

Sulla cantoria in controfacciata si trova l'organo a canne, costruito dai Fratelli Schimicci nel 1920 e oggetto di rifacimento e ampliamento da parte di Pinchi nel 1958; a trasmissione elettrica, dispone di 16 registri su due manuali e pedale.[4]

lo strumento è stato recentemente completamente restaurato da parte della stessa Organi Pinchi

Navata e Organo

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (ENIT) Cappella, su domusaustralia.org. URL consultato il 7 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2019).
  2. ^ C. Rendina, p. 221.
  3. ^ G. Frozuto, p. 267.
  4. ^ G. Frozuto, p. 268.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mauro Quercioli, Rione XVIII Castro Pretorio, in I quartieri di Roma, vol. III, Milano, Newton & Compton, 2000, pp. 1064-1105, ISBN non esistente.
  • Claudio Rendina, Le chiese di Roma, Roma, Newton & Compton Editori, 2000, ISBN 978-88-541-0931-5.
  • Graziano Fronzuto, Organi di Roma. Guida pratica orientativa agli organi storici e moderni, Firenze, Leo S. Olschki Editore, 2007, pp. 267-268, ISBN 978-88-222-5674-4.

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