Centrale elettronucleare Trino 2

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Centrale elettronucleare Trino 2
Vista della centrale termoelettrica Galileo Ferraris, sul sito originariamente previsto per la seconda centrale nucleare
Informazioni generali
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàLeri Cavour (frazione del comune di Trino, VC)
Coordinate45°15′06″N 8°11′38″E / 45.251667°N 8.193889°E45.251667; 8.193889
Situazioneaccantonata
ProprietarioEnel S.p.A.
GestoreEnel S.p.A.
Reattori
Accantonati2 (1900 MW)
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Centrale elettronucleare Trino 2
Dati aggiornati al 18 marzo 2010

La centrale elettronucleare Trino 2 doveva essere la seconda centrale nucleare del comune di Trino (più precisamente nella frazione di Leri Cavour, alcuni chilometri a nord-ovest della centrale nucleare Enrico Fermi), la prima in Italia basata sull'allora nascente "Progetto Unificato Nucleare" e avente due reattori PWR da 950 MW di potenza elettrica netta ciascuno a uranio a medio arricchimento.

La sua costruzione da parte di Ansaldo Impianti S.p.A. era stata richiesta da Enel S.p.A..

Per questa installazione era stato solo approvato il progetto esecutivo e individuata e predisposta l'area quando, a seguito del referendum del 1987, la costruzione fu bloccata. La stessa area fu successivamente impiegata per la realizzazione dell'impianto a ciclo combinato di gas naturale e vapore da 700 MW di potenza elettrica della centrale termoelettrica Galileo Ferraris.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • La rinuncia a costruire Trino costerà quasi 1800 miliardi, la Repubblica, 24 dicembre 1987, p. 7. (testo)

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]