Castello Orsini-Cesi-Borghese

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Castello Orsini-Cesi-Borghese
Ubicazione
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
CittàSan Polo dei Cavalieri
IndirizzoVia Santa Lucia, 4 - San Polo dei Cavalieri
Coordinate42°00′35.17″N 12°50′19.21″E / 42.00977°N 12.83867°E42.00977; 12.83867
Mappa di localizzazione: Italia
Castello Orsini-Cesi-Borghese
Informazioni generali
TipoCastello medievale
Inizio costruzioneX secolo
Sito webwww.tibursuperbum.it
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Il castello Orsini-Cesi-Borghese è un castello costruito a San Polo dei Cavalieri in provincia di Roma.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le prime notizie del castello risalgono alla seconda metà del X secolo quando viene citato come terreno inerente ad una non ben identificata piccola chiesa di San Paolo (ora distrutta), che per varie storpiature dialettali, nel corso dei secoli divenne San Polo (da cui, forse il nome del paese), sita nella zona.

Dapprima fu dei Cavalieri appartenenti al Sovrano militare ordine di Malta, poi al monastero romano di San Paolo fuori le Mura, ma solo nel XII secolo si fa riferimento ad un Castrum Sancti Pauli. In questo periodo il castello era semplicemente una piazzaforte a ridosso di un piccolo campanile.

Il Castrum era un punto nevralgico e di snodo tra la Sabina e la valle dell'Aniene, di fatto, in tutto l'XI secolo il castello fu disputa dei feudatari di Marcellina, Montecelio, Palombara Sabina, di Tivoli e dell'abbazia di San Paolo fuori le mura.

Per volere del papa, nella 2ª metà del '300, il castrum fu locato agli Orsini, i quali lo comprarono nel XV secolo e lo trasformarono in una roccaforte militare.

Da uno statuto degli Orsini del 1479 si evince che il castello fu affidato in gestione ad un collegio temporaneo.

Nel 1558 gli Orsini vendettero ai Cesi il castello i quali lo trasformarono in residenza estiva frequentata da aristocratici.

Nel 1603 fu trasformato dai Cesi in sede dell'Accademia dei Lincei, che era fondata da Federico Cesi, che ospitò nel castello Galileo Galilei.

Dopo la peste del 1656 il castello passò ai Borghese insieme al feudo.

Nel XVIII secolo fu venduto ad un certo Pietro Trusiani, anche se rientrò come proprietà ai Borghese agli inizi del XX secolo, ma nel 1946 dal tribunale di Roma fu messo all'asta e fu comprato dal dottor Chiappini che nel 1958 lo vendette all'architetto Luca Brasini il quale ne iniziò il restauro che fu poi completato dal giurista Andrea Berardi. Dopo innumerevoli vendite e cessioni ora è proprietà privata.

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

La base ha forma rettangolare al cui centro è il mastio ed ai vertici sono poste delle torri di avvistamento semicircolari con merlature nella parte superiore.

Nel cortile vi è una cisterna ottagonale decorata con colonnine e stemmi degli Orsini eseguiti dalla bottega di Taddeo e Federico Zuccari. La cisterna risale al 1439 quando fu realizzata da un certo Mastro Guglielmo.

Nei saloni si possono ammirare degli affreschi rappresentanti scene mitologiche, panorami e stemmi dei Cesi dalla scuola di Federico e Taddeo Zuccari.

Nei pressi vi è il Museo civico preistorico.

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