Cassa di Risparmio di Asti

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Cassa di Risparmio di Asti
Logo
Logo
La sede centrale della banca ad Asti.
StatoBandiera dell'Italia Italia
Forma societariaSocietà per azioni
ISINIT0001090783
Fondazione25 gennaio 1842 a Asti
Sede principaleAsti
GruppoGruppo Cassa di Risparmio di Asti
Controllate
  • Biverbanca
  • Immobiliare Maristella S.r.l.
  • Pitagora S.p.a.
Persone chiave
SettoreBancario
Prodotti
  • Bancari
  • Assicurativi
Fatturato327 milioni di Euro (2019)
Utile netto40,7 milioni di Euro (2019)
Dipendenti1.863 (2019)
Slogan«Io e la mia banca ci capiamo»
Note[1][2]
Sito webwww.bancadiasti.it

Cassa di Risparmio di Asti S.p.a. (in forma abbreviata Banca C.R.Asti S.p.a. oppure Banca di Asti S.p.a.)[2] è un istituto di credito con sede ad Asti e 137 filiali insediate in tutto il nord Italia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nata il 25 gennaio 1842 come ente di beneficenza con un capitale di 10.000 lire. L'attività inizia, con il nome di Cassa di Risparmio e di Previdenze della provincia di Asti, mercoledì 3 gennaio 1844, dedicando quel giorno della settimana per i versamenti e il sabato ai prelievi. Il nome dell'istituto viene modificato con Regio decreto del 6 giugno 1867, diventando Cassa di Risparmio della provincia di Asti. Tra la prima e la seconda guerra mondiale riesce ad acquisire la Banca Astese e per la prima volta la Cassa inizia ad assumere alle proprie dipendenze personale femminile.

È durante gli anni cinquanta che la Cassa apre nuove filiali, salite ad oltre centotrenta, presenti nelle province di Asti, Alessandria, Cuneo, Torino, Milano e Monza e Brianza, Bergamo, Brescia, Verona, Genova, Padova e Treviso. Nel 1992 in seguito alla Legge Amato fu fondata la società per azioni il 13 luglio 1992.

Il gruppo bancario[modifica | modifica wikitesto]

Il Gruppo Cassa di Risparmio di Asti nasce successivamente al 28 dicembre 2012, data in cui Banca di Asti acquisisce da Monte dei Paschi di Siena S.p.A. il 60,42% del capitale sociale di Biverbanca per 203 milioni di euro.[3] Il consiglio di amministrazione di Banca di Asti nella seduta del 26 giugno 2012 ha approvato l’operazione, consolidando i colloqui con gli altri soci di Biver Banca: la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella (33,44% del capitale sociale) e la Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli (6,14% del capitale sociale).[4]

Nel 2015, Banca di Asti comunica che Pitagora 1936 S.p.A. ha accettato la sua proposta per l’acquisto di una partecipazione pari al 65% del capitale sociale di Pitagora S.p.A. detenuta da Pitagora 1936, società holding facente capo per il 52% a Wise SGR per conto del fondo Wisequity II e per il 24% ciascuno a Banca Popolare di Milano e alla Bonino 1934 Srl di Massimo Sanson. Banca di Asti deteneva già il 5% della società e pertanto ha raggiunto il 70% del capitale.[5] Mediante tale operazione il Gruppo Cassa di Risparmio di Asti amplia il proprio mercato, entrando in un settore affine: Pitagora è infatti un intermediario finanziario specializzato nei prestiti contro cessione del quinto dello stipendio (CQS).[6]

Nel novembre 2018 il Gruppo Cassa di Risparmio di Asti ha raggiunto il 100% del capitale sociale di Biverbanca.[7] Il 29 dicembre 2019 la Cassa di Risparmio di Asti acquista le restanti quote di Biverbanca in cambio di azioni di nuova emissione della stessa controllata,[8] mentre il 7 novembre 2021 si consolida il processo di fusione con la controllata Biver Banca.

Filiali e sportelli[modifica | modifica wikitesto]

Le filiali bancarie del Gruppo, a marzo 2018, sono presenti in cinque regioni del Nord Italia:[9] Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia (che raggiunge quota ventitré filiali per il Gruppo di cui venti della Banca di Asti) e dal 2017 Liguria e Veneto. Il Gruppo è presente su tutto il territorio nazionale italiano con 236 filiali bancarie e 77 sportelli di Pitagora S.p.A., società specializzata nella cessione del quinto.

Azionariato[modifica | modifica wikitesto]

L'azionariato, al 30 giugno 2021, è il seguente:[10]

  • Fondazione Cassa di Risparmio di Asti – 31,80%
  • Fondazione Cassa di Risparmio di Biella – 12,91%
  • Banco BPM – 9,99%
  • Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli – 4,20%
  • Altri azionisti – 41,10%

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Organi sociali, su bancadiasti.it. URL consultato il 9 giugno 2022.
  2. ^ a b Statuto della società "Cassa di risparmio di Asti S.p.a." (PDF), su bancadiasti.it. URL consultato il 9 giugno 2022.
  3. ^ Mps: cede 60% Biverbanca a Cr Asti per 203 milioni[collegamento interrotto], ASCA, 27 giugno 2012. URL consultato il 2 luglio 2012.
  4. ^ Acquisizione Biver Banca, su bancadiasti.it, 27 giugno 2012. URL consultato il 23 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2020).
  5. ^ acquisizione Pitagora, su bancadiasti.it. URL consultato il 2 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2018).
  6. ^ https://web.archive.org/web/20160304081102/http://www.bancadiasti.it/corporate-news/item/banca-cr-asti-perfezionato-l-acquisto-del-65-di-pitagora-spa?category_id=124 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  7. ^ Accordo tra Banca di Asti, Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli per l’Acquisizione delle residue partecipazioni nella controllata Biverbanca mediante conferimento in natura a Banca di Asti e relativo aumento di capitale riservato, su bancadiasti.it, 29 novembre 2018. URL consultato il 4 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 5 agosto 2019).
  8. ^ Acquisto Biverbanca, su Banca di Asti, 29 aprile 2020. URL consultato il 5 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2020).
  9. ^ quota 20 in Lombardia, su bancadiasti.it. URL consultato il 2 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2018).
  10. ^ Azionisti, su bancadiasti.it, 30 giugno 2021. URL consultato il 9 giugno 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mario Renosio, Credito e territorio. La Cassa di Risparmio di Asti dalla nascita alla Grande guerra, in “Dalla carità al credito. Ricchezza e povertà ad Asti dal Medioevo all’Ottocento”, Editrice Omnia S.r.L, Asti, 2005.
  • Sandro Doglio, Un secolo e mezzo con la Cassa di Risparmio, Daumerie Editrice, 1992.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN263917404 · LCCN (ENnr93016317 · J9U (ENHE987007331575505171 · WorldCat Identities (ENlccn-nr93016317