Capitolium (rivista)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Capitolium
StatoBandiera dell'Italia Italia
Linguaitaliano
Periodicitàmensile
FondatoreFilippo Cremonesi
Fondazione1925
Chiusura1976
SedeRoma
EditoreComune (già Governatorato) di Roma
DirettoreAlberto Mancini, Filippo Cremonesi, Urbano Cioccetti, Armando Ravaglioli, Orazio Guerra e altri
 

Capitolium fu una "Rassegna mensile di attività municipali" fondata nel 1925 da Filippo Cremonesi, edita per il Governatorato di Roma dalla Bestetti e Tumminelli Editore (poi: Treves-Treccani-Tumminelli) e con primo direttore il segretario generale Alberto Mancini[1].

Ebbe tra i suoi collaboratori illustri artisti, scrittori e studiosi di archeologia, storia, arti e letteratura, dell'epoca, tra cui si ricordano Corrado Ricci, Antonio Baldini, Anton Giulio Bragaglia, Mario dell'Arco, Rodolfo De Mattei, Alberto Maria Ghisalberti, Umberto Bottazzi, Eugenio Giovannetti, Livio Jannattoni, Giuseppe Lugli, Emidio Mucci, Antonio Muñoz, Italo Mussa, Marcello Venturoli, e politici come Benito Mussolini, Giuseppe Bottai, Amerigo Petrucci, Clelio Darida, Giorgio Amendola[2].

Dopo la caduta del fascismo proseguì come rivista ufficiale del Comune di Roma. Chiuse le pubblicazioni nel 1976.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Editoria: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di editoria