Cantata academica

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Cantata academica
Britten nel 1968
Musica
CompositoreBenjamin Britten
Tipo di composizioneCorale
Numero d'opera62
Epoca di composizione1959
Prima esecuzione1º luglio 1960
Università di Basilea
Paul Sacher
Movimenti
2 parti, 13 sezioni
Parte 1
  • Corale
  • Alla rovescio
  • Recitativo (tenore)
  • Arioso (basso)
  • Duettino (soprano e contralto)
  • Recitativo (tenore)
  • Scherzo
Parte 2
  • Tema seriale con fuga
  • Soli et duetto (contralto e basso)
  • Arioso con canto popolare
  • Recitativo (tenore)
  • Canone ed ostinato
  • Corale con canto
Testo latino
AutoreBernhard Wyss

Cantata academica, Carmen basiliense, Op. 62, è un'opera corale del 1959 su un testo latino del compositore inglese Benjamin Britten.[1] Fu commissionato da Paul Sacher per il cinquecentesimo anniversario dell'Università di Basilea. Diresse personalmente la prima il 1º luglio 1960.

Storia e testo[modifica | modifica wikitesto]

La cantata, completata nel marzo 1959, fu scritta per il 500º anniversario dell'Università di Basilea il 1º luglio dell'anno successivo.[2] Il testo latino, che fu compilato da Bernhard Wyss, si basa sullo statuto dell'università, così come su antiche orazioni che lodano Basilea.[1][2] Britten ha scritto il testo del lavoro sulle pagine del suo vecchio quaderno tedesco per la scuola preparatoria. In seguito usò lo stesso libro per pianificare il suo War Requiem.[3]

Il lavoro fu presentato in anteprima all'Università di Basilea il 1º luglio 1960, diretto da Paul Sacher; gli artisti erano Agnes Giebel, Elsa Cavelti, Peter Pears, Heinz Rehfuss, il Basler Kammerchor, lo Sterk'scher Privatchor e il Basler Kammerorchester.[4] La prima britannica fu presentata dalla Cambridge University Musical Society a novembre, pochi mesi dopo che Britten aveva ricevuto un dottorato onorario dall'Università.[3]

Composizione[modifica | modifica wikitesto]

Il brano è scritto per quattro solisti vocali (soprano, controtenore o contralto, tenore e basso), coro a quattro voci, due flauti, ottavino, due oboi, due clarinetti in si bemolle, due fagotti, quattro corni, due trombe in do, tre tromboni, tuba, archi, timpani, quattro percussionisti, due arpe e pianoforte.[4]

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

L'opera è in due parti e ha tredici sezioni totali.[4]

Parte 1[modifica | modifica wikitesto]

  1. Corale
  2. Alla rovescio
  3. Recitativo (tenore)
  4. Arioso (basso)
  5. Duettino (soprano e contralto)
  6. Recitativo (tenore)
  7. Scherzo

Parte 2[modifica | modifica wikitesto]

  1. Tema seriale con fuga
  2. Soli et duetto (contralto e basso)
  3. Arioso con canto popolare
  4. Recitativo (tenore)
  5. Canone ed ostinato
  6. Corale con canto

Cantata academica formalmente è un'opera del serialismo, sebbene solo su vasta scala, "così strettamente connessa alla forma da essere la forma stessa".[2] Ciò riflette l'intenzione di Britten di essere deliberatamente "intelligente" nel lavoro; annotò in una lettera a Wyss che il pezzo è "pieno di dispositivi accademici per l'edificazione degli interpreti".[3] La sezione finale non è "altro che un ritorno unificante all'apertura"; ognuna delle altre sezioni ha un'unica "nota dominante", corrispondente alla serie di 12 note dell'opera, che funge da ostinato o pedale per la sezione.[2]

Adattamenti[modifica | modifica wikitesto]

Il movimento Tema seriale con fuga è stato adattato per due composizioni del 1973 di Richard Rodney Bennett dedicate a Britten: un concerto per orchestra e un'opera chiamata Alba per organo. Fu anche usato come base per una composizione collaborativa del 1963 da Bennett, Nicholas Maw e Malcolm Williamson, chiamata Reflections on a theme of Benjamin Britten.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b "Cantata Academica". The Oxford Dictionary of Music, 2nd ed. rev. Ed. Michael Kennedy. Oxford Music Online. Accessed 27 August 2011.
  2. ^ a b c d Susan Bradshaw, Britten's 'Cantata Academica', in Tempo, 1960, pp. 22–26.
  3. ^ a b c Cooke, Mervyn, Reflections on and around Britten's War Requiem at Yale (PDF), in Colloquium Journal.
  4. ^ a b c d Cantata academica, Carmen basiliense, in Britten Thematic Catalogue. URL consultato il 3 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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