Tre suite per violoncello

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Tre suite per violoncello
Il violoncellista Mstislav Rostropovič, che ha ispirato ed eseguito per la prima volta le suite a lui dedicate
CompositoreBenjamin Britten
Tipo di composizioneSuite
Numero d'opera72, 80, 87
Epoca di composizione
  • fine 1964
  • estate del 1967
  • 1971
Prima esecuzione
  • 27 giugno 1965, Festival di Aldeburgh (n. 1)
  • 17 giugno 1968, Festival di Aldeburgh (n. 2)
  • 21 dicembre 1971, Snape Maltings (n. 3)
DedicaMstislav Rostropovič
Organicovioloncello


Le Tre suite per violoncello di Benjamin Britten (Op. 72, 80 e 87), sono una serie di tre composizioni per violoncello solista, dedicate a Mstislav Rostropovič. Le suite sono state la prima musica strumentale solista originale che Britten scrisse e dedicò a Rostropovič, ma aveva in precedenza composto una cadenza per il Concerto per violoncello in do maggiore di Joseph Haydn, per Rostropovič, nel 1964. Rostropovič diede le prime esecuzioni di ogni opera ed incise le suite n. 1 e 2.[1]

Suite n. 1, Op. 72[modifica | modifica wikitesto]

Britten scrisse la prima suite alla fine del 1964. La prima fu all'Festival di Aldeburgh[2] il 27 giugno 1965.[3] La suite è in nove movimenti, suonati senza pause:

  • Canto primo: Sostenuto e largamente
  • Fuga: Andante moderato
  • Lamento: Lento rubato
  • Canto secondo: Sostenuto
  • Serenata: Allegretto pizzicato
  • Marcia: Alla marcia moderato
  • Canto terzo: Sostenuto
  • Bordone: Moderato quasi recitativo
  • Moto perpetuo e Canto quarto: Presto

La partitura è stata pubblicata nel 1966.[4]

Suite n. 2, Op. 80[modifica | modifica wikitesto]

La seconda suite risale all'estate del 1967. Rostropovič eseguì la prima all'Aldeburgh Festival, Snape Maltings, il 17 giugno 1968. La partitura è stata pubblicata nel 1969.[5] I movimenti sono i seguenti:

  • Declamato: Largo
  • Fuga: Andante
  • Scherzo: Allegro molto
  • Andante lento
  • Ciaccona: Allegro

Suite n. 3, Op. 87[modifica | modifica wikitesto]

Britten compose la terza suite nel 1971,[6] ispirandosi all'esecuzione di Rostropovič delle Suite per violoncello solista di Bach. Rostropovič eseguì per la prima volta la suite allo Snape Maltings, il 21 dicembre 1974. Nel 1979 la Britten Estate autorizzò Julian Lloyd Webber a fare la prima registrazione della suite.

La terza suite è in nove movimenti, eseguiti senza pause:

  • Introduzione: Lento
  • Marcia: Allegro
  • Canto: Con Moto
  • Barcarolla: Lento
  • Dialogo: Allegretto
  • Fuga: Andante espressivo
  • Recitativo: Fantastico
  • Moto perpetuo: Presto
  • Passacaglia: Lento solenne

Il pezzo incorpora quattro temi russi, tra cui tre arrangiamenti di canti popolari di Pëtr Il'ič Čajkovskij,[7] che ricordano l'uso di Beethoven dei temi russi nei Quartetti Razumovsky. L'ultima melodia russa, dichiarata semplicemente alla fine del set, è il Kontakion, l'inno russo ortodosso per i morti. Philip Brett considera la terza suite la più appassionata delle tre.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Robert Anderson, Record Review: Britten: Two Suites for Cello, Op 72 and Op 80. Rostropovich. Decca SXL 6393, in The Musical Times, vol. 111, n. 1532, 1970, p. 1005, ISSN 0027-4666 (WC · ACNP), JSTOR i239384..
  2. ^ Stephen Walsh, First Performances: Three New Britten Works, in Tempo, New Series, n. 74, Autumn 1965, pp. 23-24, ISSN 0040-2982 (WC · ACNP).
  3. ^ William Mann, Festival Reports: Aldeburg (August 1965), in The Musical Times, vol. 106, n. 1470, 1965, pp. 615-18, ISSN 0027-4666 (WC · ACNP), JSTOR 949333.
  4. ^ Michael Tilmouth, Review of Music: Britten, Benjamin, Suite, Op. 72, in Music & Letters, vol. 48, n. 3, 1967, p. 293, JSTOR 732740.
  5. ^ Michael Tilmouth, Reviews of Music: Second Suite, Op. 80, in Music & Letters, vol. 51, n. 1, 1970, pp. 92-93, JSTOR 733210.
  6. ^ Peter Evans, Reviews of Music: Canticle V: The Death of Saint Narcissus, Op. 89; Third Suite for Cello, Op. 87, in Music & Letters, vol. 58, n. 3, luglio 1977, pp. 352-353, JSTOR 734064.
  7. ^ Robert Anderson, Record Reviews: Bridge/Britten/Ireland, in The Musical Times, vol. 122, n. 1660, 1981, p. 388, JSTOR 960975.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Philip Brett: "Benjamin Britten", Grove Music Online, ed. L. Macy.
  • Aquino, F. Avellar de. "Song of Sorrow". in The Strad Magazine, London, v. 117, Vol. 1391, p. 52-57, 2006. (on Britten's Third Cello Suite)
Controllo di autoritàVIAF (EN292407104 · BNF (FRcb13994150s (data)
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