Cambridge Spies

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Cambridge Spies
Immagine dell'opening della serie
Titolo originaleCambridge Spies
PaeseRegno Unito
Anno2003
Formatominiserie TV
Generedrammatico, spionaggio, storico
Puntate4
Durata60 minuti (a episodio)
Lingua originaleinglese
Rapporto1,78:1
Crediti
RegiaTim Fywell
SceneggiaturaPeter Moffat
FotografiaDavid Higgs
MontaggioChris Gill
MusicheJohn Lunn
CostumiCharlotte Walter
Effetti specialiColin Gorry
ProduttoreMark Shivas
Produttore esecutivo
  • Laura Mackie
  • Gareth Neame
  • Sally Woodward Gentle
Casa di produzioneBBC 2
Prima visione
Dal9 maggio 2003
Al30 maggio 2003
Rete televisivaBBC 2

Cambridge Spies è una miniserie televisiva britannica del 2003, composta da 4 episodi, diretta da Tim Fywell e sceneggiata da Peter Moffat.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

La serie riprende le vicende dei Cinque di Cambridge; cinque agenti segreti doppiogiochisti britannici che, a partire dagli anni trenta, cominciarono a trasmettere importanti informazioni dei servizi segreti britannici all'Unione Sovietica.[1]

Personaggi e interpreti[modifica | modifica wikitesto]

Personaggi secondari[modifica | modifica wikitesto]

Altri personaggi[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Candidature[modifica | modifica wikitesto]

  • BAFTA Awards - 2004
    • Miglior design grafico (Christine Buttner)
    • Migliore fotografia e illuminazione (David Higgs)
    • Miglior design di produzione (Mike Gunn)
    • Miglior sonoro
  • GLAAD Media Awards - 2004
    • Miglior film per la televisione

Vinti[modifica | modifica wikitesto]

  • Biarritz International Festival of Audiovisual Programming - 2004
    • Golden FIPA
      • Serie TV e serie: musica (John Lunn)
      • Serie TV e serie: attore (Tom Hollander)
    • Silver FIPA
      • Serie TV e serie (Tim Fywell)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ I 'Cinque di Cambridge' al servizio dei sovietici - GNOSIS - Rivista italiana di intelligence, su gnosis.aisi.gov.it. URL consultato il 22 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 18 settembre 2012).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]