Brigitte Sy

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Brigitte Sy nel 2015

Brigitte Sy (Parigi, 26 gennaio 1956) è un'attrice, regista e sceneggiatrice francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ha fatto il suo debutto sul grande schermo nel 1979 con il film Le dérobade. Nei primi anni ottanta conobbe il regista Philippe Garrel, che la diresse in tre film tra il 1984 e il 1991. Sempre nel 1991 fece il suo debutto internazionale con il film Tentazione di Venere, in cui recitò accanto a Glenn Close. Nel 2005 fu nuovamente diretta da Garrel, questa volta nel film Les Amants réguliers, in cui interpretò il personaggio della madre di suo figlio Louis. In anni più recenti ha recitato nella serie TV Black Spot e nel film Le invisibili.

A partire dagli anni 2000 ha cominciato a scrivere e dirigere lungo e cortometraggi. Il suo primo lavoro, il corto L'Endroit Idéal, ottenne recensioni positive e fu candidato ai premi del Festival international du court métrage de Clermont-Ferrand, del Festival internazionale del cinema di Rio de Janeiro e dell'International Istanbul Film Festival nel 2009.[1][2] Nel 2017 invece ha ricevuto una nomination al Premio Lumière per la migliore sceneggiatura per Les Ogres.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Brigitte Sy è stata sposata con Philippe Garrel, ma il matrimonio terminò con il divorzio. Con Garrel la Sy ebbe i suoi due figli, Louis ed Esther Garrel.[3] Nel 1990 dichiarò pubblicamente di essere sieropositiva, avendo contratto l'HIV a causa della sua tossicodipendenza.[4]

Filmografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Attrice[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

  • Black Spot – serie TV, 16 episodi (2017-2019)
  • L'opera (L'Opéra) – serie TV (2021-in corso)

Regista[modifica | modifica wikitesto]

Sceneggiatrice[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatrice[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Les mains libres, brillant ! (Studio Ciné Live), su LExpress.fr, 15 giugno 2010. URL consultato il 14 febbraio 2020.
  2. ^ (FR) Jean-Luc Wachthausen, La femme et le prisonnier, su Le Figaro.fr, 15 giugno 2010. URL consultato il 14 febbraio 2020.
  3. ^ Brigitte Sy, su Evene.fr. URL consultato il 14 febbraio 2020.
  4. ^ (EN) Free Hands (Les mains libres): Berlin Review, su The Hollywood Reporter. URL consultato il 14 febbraio 2020.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN76632852 · ISNI (EN0000 0000 0273 0606 · LCCN (ENno2011157302 · GND (DE1204390592 · BNE (ESXX5230329 (data) · BNF (FRcb15573194b (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no2011157302