Brassica rupestris

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Cavolo rupestre
Stato di conservazione
Prossimo alla minaccia (nt)[1]
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superrosidi
(clade) Rosidi
(clade) Eurosidi
(clade) Eurosidi II
Ordine Brassicales
Famiglia Brassicaceae
Genere Brassica
Specie B. rupestris
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Capparales
Famiglia Brassicaceae
Genere Brassica
Specie B. rupestris
Nomenclatura binomiale
Brassica rupestris
Raf., 1810

Il cavolo rupestre (Brassica rupestris Raf., 1810) è una pianta erbacea della famiglia delle Brassicacee,[2] endemica della Sicilia.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

È una specie erbacea perenne, con portamento suffruticoso, con fusti legnosi alti sino a 150 cm.[3]
Le foglie basali sono lirate, glabre o talora ricoperte da una corta peluria, lunghe da 15 a 40 cm, mentre le foglie cauline sono ovate e gradualmente più piccole.
I fiori, di colore giallo, posseggono, come tutte le crucifere, 4 petali e 6 stami e sono riuniti a formare densi racemi.
Il frutto è una siliqua a sezione quadrangolare, più o meno curva, lunga 40–100 mm, con un becco di circa 10 mm.
Il numero cromosomico di Brassica rupestris è 2n=18[4].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è endemica della Sicilia centro-occidentale[5]. In passato è stata segnalata anche in Calabria e Campania ma tale presenza non è più stata confermata.[1]

Cresce sulle rupi calcaree, da 200 a 1.200 m di altitudine.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Sono note due sottospecie:[5]

  • Brassica rupestris subsp. rupestris
  • Brassica rupestris subsp. hispida

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Branca, F. & Donnini, D. 2013, Brassica rupestris, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 18 febbraio 2016.
  2. ^ (EN) Brassica rupestris Raf., su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 4 febbraio 2021.
  3. ^ (EN) Raimondo F.M. , Mazzola P. & Ottonello D., On the taxonomy and distribution of Brassica sect. Brassica (Cruciferae) in Sicily (PDF), in Flora Mediterranea, vol. 1, 1991, pp. 63-86.
  4. ^ Colombo, P., Colombo, R., Marcenò, C. & Pavone, P., Numeri cromosomici per la flora italiana, in Inform. Bot. Ital., vol. 10, 1979, pp. 406-413.
  5. ^ a b (EN) Raimondo F.M., Scialabba A., Zecca G., Grassi F., Casazza G., Minuto L., Genetic diversity in the endangered Sicilian endemic Brassica rupestris: Proposals for a conservation strategy, in Plant Biosystems, vol. 146, n. 4, 2012, pp. 847-856.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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