Boninite

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Boninite
CategoriaRoccia magmatica
SottocategoriaRoccia effusiva
Minerali principaliprotoenstatite, clinoenstatite, anfiboli, ortopirosseno, clinopirosseno, olivina
Tessituraipocristallina porfirica
Colorescuro
Varietàbajaite, marianite, komatiite basaltica
Ambiente di formazionearchi insulari sopra litosfera oceanica in subduzione

La boninite appartiene al gruppo delle rocce pricritiche, rocce vulcaniche ad alto contenuto di magnesio e a basso contenuto di alcali. È una roccia vulcanica di composizione andesitica e tessitura ipocristallina porfirica. Il colore è generalmente scuro. In passato veniva considerata una varietà di andesite ricca di vetro e chiamata ialoandesite.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome deriva dalle Isole Bonin, un arcipelago di 30 isole a Sud del Giappone (a cui appartengono politicamente) dove affiora questo particolare tipo di andesiti.

Composizione e tessitura[modifica | modifica wikitesto]

La boninite è formata da fenocristalli di protoenstatite (fase instabile di alta temperatura che inverte a clinoenstatite), ortopirosseno, clinopirosseno e olivina in una pasta di fondo vetrosa ricca di cristalliti. La tessitura ipocristallina è indicativa di una raffreddamento molto veloce.

Varietà[modifica | modifica wikitesto]

La bajaite è una varietà di boninite con MgO ≈ 8% e SiO2 ≈ 56% in peso e caratterizzata dall'alto contenuto di stronzio (> 1000 ppm) e dall'alto rapporto K/Rb (> 1000). Era definita in origine come andesite magnesiaca. La marianite è una varietà caratterizzata da fenocristalli e microliti di clinoenstatite, bronzite e augite in una matrice vetrosa con pseudomorfosi sui cristalli di olivina. La Komatiite basaltica o basalto komatiitico è una roccia con composizione chimica intermedia tra il basalto tholeiitico e la boninite, con MgO compreso tra 5% e 15% in peso e tessitura spinifex.

Origine[modifica | modifica wikitesto]

Le boniniti sono rocce rare, che si trovano nei moderni archi insulari e si originano dalla fusione di una harzburgite, arricchita in silice ed elementi incompatibili, nel cuneo di mantello al di sopra di litosfera oceanica in subduzione. I basalti komatiitici si pensa derivino da un magma komatiitico contaminato da materiale crostale.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Myron G. Best - Igneous and metamorphic petrology, 2nd edition (2003) - Blackwell, pp.636
  • Le Maitre R.W. - Igneous Rocks. A classification and glossary terms. 2nd edition (2002) - Cambridge University Press

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]