Battaglia di Puebla

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Battaglia di Puebla
parte dell'Intervento francese in Messico
Data5 maggio 1862
LuogoPuebla de Zaragoza, Messico
EsitoVittoria repubblicana
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
4500 uomini6500 uomini
Perdite
83 morti
132 feriti
12 dispersi
172 morti
304 feriti
35 catturati
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La battaglia di Puebla fu un conflitto armato avuto luogo nei pressi dell'omonima città messicana, il 5 maggio 1862. L'episodio bellico fece parte dell'intervento francese in Messico, conclusosi nel 1867 con la vittoria repubblicana e la conseguente indipendenza del Paese. La vittoria in questo scontro è commemorata annualmente con la celebrazione del Cinco de Mayo.[1]

Al termine dell'anno precedente Napoleone III di Francia spedì le sue truppe in Messico, presumibilmente con l'intento di riscuotere il debito di un precedente governo locale. Il presidente messicano Benito Juárez acconsentì a pagare tale debito. Tuttavia il reale scopo di Napoleone III era deporre il governo costituzionale del Messico, instaurando una monarchia sostenitrice della Francia. Ciò avrebbe permesso al governo di Parigi la possibilità di estendere quindi il proprio dominio in America Latina. In data 8 dicembre 1861 le milizie napoleoniche occuparono la città portuale di Veracruz, dando inizio alle ostilità.[2]

Distante oltre cento chilometri da Città del Messico, Puebla all'epoca contava 74 000 abitanti e risultava un crocevia importante per gli invasori intenzionati a raggiungere la capitale. La città era difesa da un sistema di fortezze dislocate lungo profondi canaloni e collegate tramite sentieri muniti di trincee difensive, volute dal comandante Ignacio Zaragoza. L'artiglieria napoleonica era ostacolata dal terreno fangoso, ma nonostante ciò il generale francese Charles de Lorencez era piuttosto sicuro riguardo la superiorità delle truppe a propria disposizione, così il suo esercito attaccò i nemici con due cariche offensive. I messicani riuscirono a contrattaccare, attirando il pesante esercito avversario nella mota e ingaggiando con esso una guerriglia mediante il rapido assalto di un battaglione composto principalmente da indigeni armati con un equipaggiamento rudimentale, mentre i soldati di cavalleria agli ordini di Porfirio Diaz cinsero le truppe occupanti. I francesi si dispersero e Ignacio Zaragoza diede ordine di non seguirli, temendo di perdere il vantaggio strategico combattendo il nemico in campo aperto. Lorencez attese invano per due giorni un ulteriore controffensiva messicana. Viste le avverse condizioni climatiche, infine l'armata francese si rifugiò verso Orizaba.[3]

Mappa di Puebla e del suo sistema difensivo.

Malgrado lo scontro non risultò concretamente determinate per la vittoria finale, fu comunque una vittoria importante per i messicani, poiché diede loro la forza per continuare a resistere contro l'occupazione straniera terminata soltanto con la capitolazione francese e l'esecuzione di Massimiliano I del Messico, sovrano dello Stato fantoccio instaurato nel paese centroamericano da Napoleone III.[4] Già il 10 maggio dello stesso anno, il presidente Juarez decretò che la data della Battaglia di Puebla sarebbe diventata festa nazionale. Tutt’oggi il Cinco de Mayo viene celebrato in tutto il Messico, come simbolo di indipendenza e parte integrante della cultura popolare. Soventi sono inoltre le rievocazioni storiche inscenate allo scopo di rammentare questa storica battaglia.[5] Nel 2012 in occasione del 150º anniversario dello scontro, il governo messicano ha coniato una moneta da 10 pesos raffigurante il generale Zaragoza.[6]

  1. ^ Il Cinco de Mayo, su klm.it.
  2. ^ L'invasione francese, su history-maps.com.
  3. ^ Svolgimento della battaglia (PDF), su nam-sism.org.
  4. ^ Napoleone III e l'occupazione del Messico, su storiaverita.org.
  5. ^ La battaglia di Puebla nella cultura messicana, su amantidellastoria.wordpress.com.
  6. ^ Una moneta commemorativa, su numistoria.altervista.org.

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