Barbara Rossi (tennista)

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Barbara Rossi (Milano, 18 maggio 1961) è una telecronista sportiva, ex tennista e allenatrice di tennis italiana.

Barbara Rossi
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Tennis
Carriera
Singolare1
Vittorie/sconfitte 56-31 (64.37%)
Titoli vinti 0
Miglior ranking 60
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open -
Bandiera della Francia Roland Garros 3T (1981)
Bandiera del Regno Unito Wimbledon -
Bandiera degli Stati Uniti US Open 2T (1982)
Doppio1
Vittorie/sconfitte
Titoli vinti
Miglior ranking
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open -
Bandiera della Francia Roland Garros 2T (1983)
Bandiera del Regno Unito Wimbledon -
Bandiera degli Stati Uniti US Open -
1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico.
 

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giocatrice[modifica | modifica wikitesto]

Inizia la sua carriera al TC Milano A. Bonacossa ed in carriera ha raggiunto la prima posizione tra le giocatrici italiane classificandosi alla 60ª posizione del ranking WTA.[1] I suoi risultati le hanno consentito di entrare nella squadra italiana della Fed Cup con cui ha disputato otto incontri di singolare, con tre vittorie e cinque sconfitte, e uno di doppio concluso con una vittoria.

Allenatrice[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1986 è allenatrice al TC Milano, dove dirige il settore agonistico femminile seguendo negli anni Francesca Schiavone, Alberta Brianti, Giulia Casoni e Flavia Pennetta.[2]

Dal 2007 è la voce ufficiale del tennis per Eurosport, rete per la quale commenta i Quattro Grandi Slam: Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e Us Open, oltre a vari tornei del circuito internazionale.

Dal 2015 è maestra di tennis presso il Quanta Club di Milano.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ BARBARA ROSSI: “NEL CONSIGLIO LOMBARDO PER SUPPORTARE GLI INSEGNANTI”, su federtennis.it, 19 gennaio 2021. URL consultato il 17 marzo 2022.
  2. ^ BARBARA ROSSI: I RICAMBI CI SONO, su tennis.it, 12 novembre 2010. URL consultato il 17 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2011).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]