Azzo VIII d'Este

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Stemma della famiglia d'Este dal 1239 al 1431

Azzo VIII d'Este (... – 31 gennaio 1308) è stato marchese di Ferrara, di Modena e Reggio dal 1293 al 1308.

Biografia

Era figlio di Obizzo II e forse ne fu anche l'assassino. Dante Alighieri parlando del padre, condannato tra i tiranni, sembra voler rivelare Azzo come il suo assassino, mettendo fine a quelle voci e incertezze delle quali si trova eco nelle cronache dell'epoca.

Dante lo indica inoltre come solo "figliastro", ma non è chiaro se volesse indicare un figlio degenere o un figlio illegittimo. In ogni caso l'atto d'accusa di Dante è particolarmente significativo se si considera che, quando egli stava scrivendo l'Inferno, Azzo era ancora in vita o era morto da pochissimo.

L'Alighieri lo cita indirettamente nella Divina Commedia[1] come nemico di Jacopo del Cassero, il quale lo fuggiva dopo che, come podestà di Bologna, ne aveva contrastato le mire sulla città felsinea[2].

Era fratello di Fresco, Beatrice, Francesco e Aldobrandino [3], da lui discesero la linea estense italiana e quella tedesca[4], antenato dei d'Este duchi di Modena.

Lasciò per testamento al nipote Folco, figlio del fratello Fresco, tutti i possedimenti, causando l'opposizione dei fratelli esclusi. Il conflitto per la successione causò la prima guerra di Ferrara.

Chiamato anche Azzone, si sposò con Beatrice, figlia di Carlo II d'Angiò, nel 1305. Beatrice gli fu data in sposa giovanissima; lui era già in età avanzata. Secondo Dino Compagni, pur di avere la fanciulla, Azzo VIII la "comprò" a caro prezzo, accontentandosi di una dote modesta e versando a Carlo II una ingente somma di denaro[5]. Anche Dante ne fa cenno:

«L’altro, che già uscì preso di nave (Carlo II d'Angiò),
veggio vender sua figlia e patteggiarne
come fanno i corsar de l’altre schiave.»

Diversi altri smentiscono che sia avvenuto questo matrimonio supponendo che debba trattarsi di un equivoco dovuto al numero di esponenti della casata chiamati Azzo e numerati imprecisamente[6]: Azzo sarebbe stato III come sovrano di Ferrara ed VIII come generico membro della dinastia. Ebbe un figlio illegittimo, Francesco detto "Fresco" [3] .

Nel 1306 perse Modena e Reggio nell'Emilia, che erano insorte. Alla sua morte gli successero i fratelli minori e la loro discendenza.

Note

  1. ^ Purgatorio, V, 76
  2. ^ Luigi Bennassuti, La Divina Commedia, Civelli, 1865
  3. ^ a b Enrico Leo, Storia degli stati italiani dalla caduta dell'impero romano fino all'anno 1840, Adamant Media - ISBN 0-543-96240-7
  4. ^ Lodovico Antonio Muratori, Annali d'Italia dal principio dell'era volgare sino all'anno 1750, Leonardo Marchini, 1827
  5. ^ L'episodio è tra l'altro riportato in: Ex Annalium Libris Marchionum Estensium («Rer. Ital. Script.» XX/2, 1936 p. 11.), in Chronicon Estense («Rer. Ital. Script.» XV/3 p. 60), e in P. Giannone.
  6. ^ Alcuni (ad esempio Ferdinando Arrivabene, Ugo Foscolo, Il secolo di Dante: commento storico necessario all'intelligenza della divina commedia, Corbetta, 1838) ricordano che Ludovico Ariosto tratta di questa Beatrice d'Anjou nell'Orlando Furioso (canto III) come moglie di Azzo VI d'Este, mentre Ludovico Muratori (Annales estenses, tomo XV) la vuole impalmata da Azzo VIII d'Este

Bibliografia

Predecessore Marchese di Ferrara Successore
Obizzo II 1293-1308 Aldobrandino II