Arcidiocesi di Malabo

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Arcidiocesi di Malabo
Archidioecesis Malaboënsis
Chiesa latina
Diocesi suffraganee
Bata, Ebebiyín, Evinayong, Mongomo
 
Arcivescovo metropolitaJuan Nsue Edjang Mayé
Arcivescovi emeritiIldefonso Obama Obono
Presbiteri50, di cui 24 secolari e 26 regolari
5.516 battezzati per presbitero
Religiosi33 uomini, 40 donne
 
Abitanti339.702
Battezzati275.818 (81,2% del totale)
StatoGuinea Equatoriale
Superficie2.034 km²
Parrocchie26
 
Erezione10 ottobre 1855
Ritoromano
CattedraleSant'Elisabetta
IndirizzoPlaza de la Independencia s/n, Apartado 106, Malabo, Bioko Norte, Guinea Ecuatorial
Dati dall'Annuario pontificio 2022 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Guinea Equatoriale

L'arcidiocesi di Malabo (in latino: Archidioecesis Malaboënsis) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Guinea Equatoriale. Nel 2021 contava 275.818 battezzati su 339.702 abitanti. È retta dall'arcivescovo Juan Nsue Edjang Mayé.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

L'arcidiocesi si trova nella parte insulare della Guinea Equatoriale e comprende le isole di Annobón e Bioko.

Sede arcivescovile è la città di Malabo, capitale della Guinea Equatoriale, dove si trova la cattedrale di Sant'Elisabetta (Santa Isabel).

Il territorio è suddiviso in 26 parrocchie.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La prefettura apostolica di Annobon, Corisco e Fernando Poo fu eretta il 10 ottobre 1855, ricavandone il territorio dal vicariato apostolico delle Due Guinee e del Senegambia (oggi arcidiocesi di Libreville).

Il 12 maggio 1904, in forza del breve Ecclesiae universae di papa Pio X, la prefettura apostolica fu elevata al rango di vicariato apostolico con il nome di vicariato apostolico di Fernando Poo.

Il 9 luglio 1965 cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione del vicariato apostolico di Rio Muni (oggi diocesi di Bata).

Il 3 maggio 1966 il vicariato apostolico fu elevato a diocesi di Santa Isabel con la bolla Nonnulla incrementa di papa Paolo VI, il cui nome divenne diocesi di Malabo il 14 aprile 1974 per effetto del decreto Ad satius della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli.

Il 15 ottobre 1982 è stata infine elevata al rango di arcidiocesi metropolitana con la bolla Qui in beati Petri di papa Giovanni Paolo II.

Il 26 maggio 1986, con la lettera apostolica Continenter magna, lo stesso papa Giovanni Paolo II ha confermato la Beata Maria Vergine, nota con il titolo di Virgen Bisila, patrona principale dell'arcidiocesi.[1]

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

  • Armengol Coll y Armengol, C.M.F. † (10 maggio 1904 - 21 aprile 1918 deceduto)
  • Nicolás González Pérez, C.M.F. † (24 agosto 1918 - 23 marzo 1935 deceduto)
  • Leoncio Fernández Galilea, C.M.F. † (18 giugno 1935 - 15 febbraio 1957 deceduto)
  • Francisco Gómez Marijuán, C.M.F. † (14 novembre 1957 - 9 maggio 1974 dimesso)
  • Vicente Bernikon † (9 maggio 1974 - 14 settembre 1976 deceduto)
    • Sede vacante (1976-1982)[2]
  • Rafael María Nze Abuy, C.M.F. † (15 ottobre 1982[3] - 7 luglio 1991 deceduto)
  • Ildefonso Obama Obono (9 luglio 1991 - 11 febbraio 2015 ritirato)
  • Juan Nsue Edjang Mayé, dall'11 febbraio 2015

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

L'arcidiocesi nel 2021 su una popolazione di 339.702 persone contava 275.818 battezzati, corrispondenti all'81,2% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1970 58.512 70.500 83,0 23 23 2.544 31 34 71
1980 68.000 72.000 94,4 6 4 2 11.333 2 20 21
1990 77.800 89.000 87,4 24 7 17 3.241 31 75 26
1999 77.852 90.526 86,0 21 5 16 3.707 20 58 30
2000 77.852 90.000 86,5 22 6 16 3.538 27 58 30
2001 77.852 90.000 86,5 19 8 11 4.097 20 58 30
2002 77.852 90.000 86,5 21 10 11 3.707 20 58 30
2003 238.923 265.470 90,0 23 11 12 10.387 21 58 31
2004 238.923 265.470 90,0 22 10 12 10.860 14 58 32
2007 256.000 284.000 90,1 23 10 13 11.130 24 75 32
2013 283.000 312.000 90,7 37 12 25 7.648 34 72 33
2016 304.000 336.000 90,5 36 14 22 8.444 33 70 33
2019 332.500 362.000 91,9 47 21 26 7.074 36 46 26
2021 275.818 339.702 81,2 50 24 26 5.516 33 40 26

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (LA) Lettera apostolica Continenter magna, AAS 78 (1986), p. 975.
  2. ^ Dal 1980 al 15 ottobre 1982 fu amministratore apostolico Rafael María Nze Abuy, poi nominato vescovo.
  3. ^ AAS 75 (1983), p. 173.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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