Angelo Caramel

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Angelo Caramel nel 1969

Angelo Caramel (Fagarè di Piave, 1924Venezia, 8 marzo 1970) è stato un pittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Fagarè della Battaglia, frazione di San Biagio di Callalta, in provincia di Treviso nel 1924 da Giacomo Caramel, pittore e saggista italiano e da Olga Gritti, compie studi classici e si dedica inizialmente alla poesia. Nel 1944 esce un volume intitolato "Prime Voci" edito da Longo e Zoppelli - Treviso con poesie scritte a 19 anni nel corso del 43.[1]

Insofferente dell'ambiente culturale in cui vive, espatria clandestinamente in Francia. Rinviato in Italia vive per qualche tempo fra i lavoratori delle risaie nel Vercellese, sospinto dalla sua concezione impegnata dei problemi sociali. Tornato a Venezia si dedica a studi spiritualistici, filosofici classici e orientali frequentando anche l'Università di Padova. Nel 1949 e 50 si iscrive all'Accademia di belle arti di Venezia e frequenta la Scuola libera del nudo con Armando Pizzinato. Frequenta un gruppo di giovani artisti socialmente impegnati, con i quali stringe fraterna e quotidiana amicizia: Giovanni Pontini, Tancredi Parmeggiani, Gustavo Boldrini, Albino Lucatello, Bepi Longo, Raoul Schultz, Bruno Colussi, Girolamo De Stefani, Carlo Hollesch, lo scultore Giuseppe Romanelli, il critico e poeta Berto Morucchio, i coetanei Toniato e Castellani. Vive in Campo San Giacomo dell'Orio, nella casa del padre pittore e saggista, frequentata dai pittori più anziani tra cui Virgilio Guidi, Mario Deluigi, Ottone Marabini, e da altri intellettuali tra cui Piero Nardi, Luigi Stefanini, e più tardi Batacchi e Mario Stefani. Dal 1948 al 1952 esegue un ciclo di disegni astratti, di piccolo formato, probabili studi per opere di maggiore dimensione, ascrivibili a un pre-Spazialismo veneziano, oggi conservati nell'Archivio Giacomo, Angelo, Sergio, Claudio Caramel a Padova.[2]

Catalogo della mostra retrospettiva a Cà Vendramin Calergi Venezia, periodo astratto, 1946 - 1950

Osserva defilato il padre che espone in mostre personali e collettive alla Galleria Bevilacqua la Masa, alle Mostre Provinciali di Treviso, alle collettive del Premio Burano e del Premio Mestre.[3]

Temperamento schivo, partecipa comunque alle polemiche e discussioni, fino al "Falò" di campo San Giacomo, con cui distrusse con altri coetanei quasi tutte le sue opere e la copiosa produzione poetica inedita. Fragile fisicamente, si rinchiude in un isolamento quasi totale dopo la morte dell'amico Tancredi (1964) e nel 67 riprende silenzioso un ciclo di disegni di piccolo formato, centinaia di foglietti, che poi verranno esposti alla grande Mostra Retrospettiva di Ca' Vendramin Calergi. Si spegne a Venezia l'8 marzo 1970, a 46 anni, nello stesso giorno della morte dell'amico Pontini.[4]

Il 4 dicembre 1971 il Comune di Venezia Assessorato alle Belle Arti organizza la mostra retrospettiva "Angelo Caramel", prorogata fino al marzo del 1972.[5][6][7][8][9] «...Ho il sospetto che ci troviamo di fronte, io e tutti, ad uno dei cicli più forti che abbia espresso un artista della nostra epoca..." scrive il critico giornalista Paolo Rizzi nel suo saggio pubblicato nel catalogo della mostra.[10] In un articolo pubblicato il 16 dicembre 1971, Guido Perocco scrive: "...una sequenza ininterrotta di trecento disegni, alternati ad alcuni quadri, attraverso questo grande libro aperto viene così proposta la scoperta di opera in opera, del mondo poetico di Caramel, dotato di vivacissima ricchezza inventiva, che vibra tra il segno, l'immagine e l'impressione colta immediatamente dalla realtà con occhio vigile e sensibile. La rassegna propone una lettura nuova ed intensa di un giovane solitario ed appartato...».[11]

allestimento della mostra retrospettiva "Angelo Caramel" a Cà Vendramin Calergi, 1971 - 1972 progetto Sergio Palmi Caramel, grafica di Diego Birelli

Il Catalogo della Mostra è curato da Giuseppe Marchiori con un comitato esecutivo composto da Umbro Apollonio, Giulio Carlo Argan, Palma Bucarelli, Silvio Branzi, Berto Morucchio, Giovanni Mariacher, Rodolfo Pallucchini, Guido Perocco, Paolo RIzzi, Toni Toniato e Pietro Zampetti con contributi critici di Marchiori, Rizzi, Toniato, Pizzinato e Morucchio. L'allestimento espositivo della mostra viene progettato dal fratello di Angelo, Sergio Palmi Caramel (1925 - 1981) che incarica per la grafica della mostra e del catalogo Diego Birelli[12]. allora direttore artistico della casa editrice Electa e di Alfieri. Alcune opere vengono acquisite dalla Fondazione musei civici di Venezia [13] ed entrano nella collezione permanente di Ca' Pesaro che li espone nelle sale dedicate al 900.[14]

Nel 1996 esce il volume monografico "Giacomo, Angelo, Sergio, Claudio Caramel attraverso il 900" [15], edizioni L'Archivolto Milano collana i Menhir [16], che ripropone, per la prima volta dalla scomparsa, una selezione delle opere del pittore che in punto di morte chiese ai familiari di distruggere la sua produzione e in ogni caso di tenerla nascosta dal mercato; ragione che ha provocato il silenzio sulla sua opera fino alla pubblicazione della monografia.

Del 1997 la mostra alla Galleria d'arte San Pantalòn Venezia e del 2004 l'esposizione curata da Boris Brollo e Giorgio Baldo sui disegni di Giacomo e Angelo Caramel 1920-1970 organizzata dal comune di San Biagio di Callalta.

Galleria d'immagini[17][modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Angelo Caramel, PRIME VOCI, Longo & Zoppelli - Treviso, 12 maggio 1944.
  2. ^ Silvio San Pietro e Camilla Zanuso (a cura di), Giacomo, Angelo, Sergio, Claudio Caramel attraverso il 900, collana i Menhir, Milano, Edizioni L'Archivolto, novembre 1995.
  3. ^ Toni Toniato, VI Premio Mestre, 1963.
  4. ^ Guido Perocco, Scomparso a 46 anni - Angelo Caramel pittore e poeta solitario, in Il Gazzettino, Venezia, 21 marzo 1970.
  5. ^ Sandra Orienti, L'ultimo dei "peintres maudits", in Il Popolo, gennaio 1972.
  6. ^ Franco Batacchi, Ancora una volta onori post mortem. A Palazzo Vendramin Calergi le opere di Angelo Caramel, maudìt veneto., in Veneto 7 giorni, dicembre 1971.
  7. ^ Toni Toniato, Angelo Caramel a Palazzo Vendramin Calergi, in Notiziario Arte Contemporanea, Edizioni Dedalo, febbraio 1972.
  8. ^ Toni Toniato, Angelo Caramel, pittore da scoprire., in La Gazzetta delle Arti, dicembre 1971.
  9. ^ Paolo Rizzi, Vivo interesse per la retrospettiva di Caramel, in Il Gazzettino / terza pagina, febbraio 1972.
  10. ^ Giuseppe Marchiori (a cura di), Angelo Caramel, Venezia, dicembre 1971.
  11. ^ Guido Perocco, Il dramma umano di Angelo Caramel, in Il Gazzettino - terza pagina - arte a Venezia, dicembre 1971.
  12. ^ Iuav mostre online, su www5.iuav.it. URL consultato il 1º gennaio 2023.
  13. ^ Archivio Cà Pesaro Musei Civici di Venezia Galleria d'arte contemporanea - opere di Angelo Caramel esposte e conservate dal Museo, su archiviodellacomunicazione.it.
  14. ^ Schede di Angelo Caramel, su OPAC - Civici Musei di Venezia. URL consultato il 2022-31-12.
  15. ^ Virginio Briatore "Giacomo, Angelo, Sergio, Claudio Caramel attraverso il 900" a cura di Camilla Zanuso e Silvio San Pietro, Edizioni L'Archivolto MI.
  16. ^ Giacomo, Angelo, Sergio, Claudio Caramel attraverso il ‘900, su Claudio Caramel. URL consultato il 2022-31-12.
  17. ^ Giuseppe Marchiori, Toni Toniato e Armando Pizzinato, Angelo Caramel Catalogo della Mostra organizzata dal Comune di Venezia Assessorato alle belle Arti e dal Casinò Municipale Venezia Cà Vendramin Calergi, a cura di Giuseppe Marchiori, 1971-1972.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Silvio San Pietro e Camilla Zanuso (a cura di) GIacomo, Angelo, Sergio, Claudio Caramel attraverso il '900, in I Menhir con testi di Virginio Briatore, Milano, Edizioni L'Archivolto, novembre1995
  • Angelo Caramel, "Prime voci" Longo e Zoppelli, Treviso - 1944
  • Angelo Caramel : mostra organizzata dal comune di Venezia, Assessorato alle Belle arti e dal Casino municipale : Venezia, Ca Vendramin Calergi, 4 dicembre 1971, 7 gennaio 1972 / catalogo a cura di Giuseppe Marchiori\S.l. : s.n., 1971?! (Castelfranco Veneto : Trevisan) Testo - Monografia [IT\ICCU\VIA\0097896].
  • Opere 1920-1970 / Giacomo Caramel, Angelo Caramel ; a cura di Baldo Giorgio e Boris Brollo, Comune di San Biagio di Callalta, 2004
  • Giuseppe Brugnoli "Poesia di Angelo Caramel", mostra a Palazzo Vendramin 1972, in L'Arena di Verona del 26 gennaio 1972
  • Sandra Orienti "L'ultimo dei peintres maudits" 1972, in Il Popolo del 19 gennaio 1972

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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