Alfaro cultratus

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Alfaro cultratus
Un maschio
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Actinopterygii
Ordine Cyprinodontiformes
Sottordine Cyprinodontoidei
Famiglia Poeciliidae
Sottofamiglia Poeciliinae
Genere Alfaro
Specie A. cultratus
Nomenclatura binomiale
Alfaro cultratus
(Regan, 1908)

Alfaro è un pesce d'acqua dolce appartenente alla famiglia Poeciliidae.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa nel centro America, nelle acque dolci di Costa Rica, Panama e Nicaragua, dove abita acque veloci di ruscelli e fiumi nelle foreste.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Presenta un corpo allungato, compresso ai fianchi, il dorso forma un angolo con il vertice nella seconda metà del corpo, il ventre è pronunciato. La bocca è ampia, gli occhi grandi. La pinna dorsale è arrotondata, le ventrali sono piccole, l'anale è a ventaglio nella femmina, mentre nel maschio piegata a formare un gonopodio. La pinna caudale è ampia e a delta. La livrea, ha un fondo beige rosato su una debole trasparenza, con cangianti riflessi metallici. Le pinne sono giallastre e trasparenti.
Raggiunge i 7–8 cm di lunghezza.

Etologia[modifica | modifica wikitesto]

Vive in banchi che stazionano caratteristicamente a 20 cm dal pelo dell'acqua.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Come per gli altri pecilidi, la fecondazione avviene internamente grazie all'organo riproduttore del maschio (gonopodio). La femmina partorisce piccoli vivi. Non vi sono cure parentali, i genitori tendono a cibarsi anche dei propri avannotti.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

A. cultratus ha dieta insettivora: gli adulti si cibano esclusivamente di insetti terrestri mentre i piccoli di insetti acquatici.

Acquariofilia[modifica | modifica wikitesto]

Seppur non molto diffusa, questa specie è allevata per la facilità di sopravvivenza e di riproduzione in acquario.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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