Abu Ibrahim al-Hashimi al-Qurashi

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Abū Ibrāhīm al-Hāshimī

Califfo dello Stato Islamico, già "di Iraq e Siria"
Durata mandato31 ottobre 2019 –
3 febbraio 2022
PredecessoreAbu Bakr al-Baghdadi
SuccessoreAbu al Hasan al Hashimi al Qurashi

Dati generali
ProfessioneTerrorista
Abu Ibrahim al-Hashimi al-Qurashi
NascitaTell Afar, Ottobre 1976
Morte3 febbraio 2022
Cause della morteUcciso in un'operazione militare
EtniaArabo[1] Iracheno
ReligioneIslam sunnita
Dati militari
Paese servito Stato Islamico
Forza armataEsercito dello Stato Islamico
SpecialitàTerrorista
GradoComandante generale
GuerreGuerra al terrorismo
Guerra civile siriana
CampagneIntervento militare contro l'ISIS
Altre caricheCaliffo dello Stato Islamico, già "di Iraq e Siria"
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Amīr[2] Muḥammad ʿAbd al-Raḥmān al-Mawlā al-Ṣalibi, noto internazionalmente con il nome di battaglia Abū Ibrāhīm al-Hāshimī al-Qurashī (erroneamente al-Qurayshī), in arabo أبو إبراهيم الهاشمي القرشي?,[3] ma anche Muḥammad Saʿīd ʿAbd al-Raḥmān al-Mawlā al-Ṣalibī, o al-Ḥājj ʿAbd Allāh (Tell Afar, 1º ottobre 1976[4]Atme, 3 febbraio 2022[5]), è stato un terrorista e politico iracheno, dal 2019 al 2022 cosiddetto califfo dell'autoproclamato Stato Islamico (SI)[6].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

La sua nomina è stata annunciata dai media e dall'agenzia di stampa Amaq il 31 ottobre 2019, a meno di una settimana dalla morte di Abū Bakr al-Baghdādī.[7][8] In un audio (della durata di 7 minuti circa e diffuso da 'Furqān',[9]un organo di propaganda del gruppo jihadista) il portavoce invita alla vendetta "contro infedeli e apostati" per la morte di al-Baghdādī e spiega che il suo successore, Abū Ibrāhīm al-Hāshimī al-Qurashī, è stato nominato dal Consiglio della Shura dello Stato Islamico.

Nella prima parte dell'audio è confermata la morte di al-Baghdādī e dell'ex portavoce al-Muhājir. Subito dopo viene rivolto un appello che invita "tutti i Mujāhidīn" a giurare fedeltà al nuovo califfo. A proposito di al-Qurashī, il portavoce lascia intendere che sia un veterano del jihad, che abbia combattuto contro "la protettrice della croce", ovvero l'America, e che sia un "conoscitore delle sue guerre e consapevole della sua astuzia".

Durante il messaggio audio arrivano poi le minacce dirette agli Stati Uniti. "Non rallegratevi" perché il nuovo califfo vi farà soffrire più del predecessore e quello che "vi è stato inflitto da al-Baghdādī, in confronto avrà un sapore dolce". Quindi, le accuse a Trump: "Il destino degli Stati Uniti è in mano a un vecchio goffo, che la sera ha un'opinione e il mattino ne ha un'altra", prosegue il portavoce che, rivolgendosi sempre agli USA, evidenzia come lo Stato Islamico sia "alle porte dell'Europa e nel cuore dell'Africa".[10]

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Il 3 febbraio 2022 il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, annuncia l'uccisione del califfo in un raid statunitense portato a termine nella notte tra il 2 e il 3 febbraio 2022 dove, secondo quanto riporta l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, hanno perso la vita almeno 13 persone, tra cui 4 donne e 3 bambini. Secondo alcune analisi, avvalorate dal fatto che nell'operazione furono impiegati sul campo soldati statunitensi, il leader del califfato sarebbe morto nel corso di un fallito tentativo di cattura terminato con la intenzionale detonazione della sua cintura esplosiva.[11]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Non è escluso però che fosse invece Turkmeno, dal momento che nella sua città natale la presenza di questa etnia è del tutto soverchiante.
  2. ^ Emiro.
  3. ^ Isis, identificato il nuovo califfo: è un turkmeno dell’Iraq, su lastampa.it, 21 gennaio 2020.
  4. ^ Security Council ISIL (Da’esh) and Al-Qaida Sanctions Committee Adds One Entry to Its Sanctions List, in Security Council: Press Release - the United Nations, 21 maggio 2020.
    «DOB: a) 5 Oct. 1976 b) 1 Oct. 1976»
  5. ^ Siria, blitz Usa: morto leader dell'Isis, in ilSole24Ore, 3 febbraio 2022.
  6. ^ Islamic State Group Names Successor to Al-Baghdadi, su nbclosangeles.com, 31 ottobre 2019.
  7. ^ Islamic State names new leader after death of Abu Bakr al-Baghdad, su theguardian.com, 31 ottobre 2019.
  8. ^ IS-Terrormiliz benennt neuen Anführer, su diepresse.com, 31 ottobre 2019.
  9. ^ Lett. "separazione". Termine coranico che è diventato anche sinonimo del Libro Sacro islamico , in quanto considerato per eccellenza "separazione tra Bene e Male".
  10. ^ L'Isis conferma la morte di al-Baghdādī e del suo portavoce, su rainews.it, 31 ottobre 2019.
  11. ^ La morte del capo dell'Isis potrebbe essere il fallimento del tentativo di catturarlo, su www-agi-it.cdn.ampproject.org, 3 febbraio 2022.

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