'A'isha al-Taymur

ʿĀʾisha al-Taymūr, o Aisha al-Taymūriyya, o Aisha ʿIṣmat al-Taymūr, o Aisha 'Esmat al-Taymuriyya (in arabo: عائشة ﺍﻟﺘيمور; Il Cairo, 1840 – Il Cairo, 1902), è stata un'attivista e scrittrice egiziana di origine curda[1].
Fu una pioniera della lotta per l'emancipazione della donna, una poetessa, scrittrice e femminista.
ʿĀʾisha al-Taymūriyya è stata onorata con l'attribuzione del suo nome a uno dei crateri del pianeta Venere.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Gioventù[modifica | modifica wikitesto]
ʿĀʾisha era figlia di Ismāʿīl Taymūr, un ufficiale turco di cultura curda.[2]
Nacque in una famiglia aperta alla cultura letteraria. Suo fratello Ahmed Pascià Taymur era un ricercatore e scrittore di racconti. Ella ebbe due nipoti di grande prestigio letterari: Muhammad Taymur, autore di racconti di grandissimo pregio, morto tuttavia assai giovane, e Mahmud Taymur, anch'egli autore di racconti, romanzi e pezzi teatrali.
Famiglia[modifica | modifica wikitesto]
Il padre di ʿĀʾisha volle costantemente che la figlia crescesse usufruendo di un'adeguata istruzione. ʿĀʾisha si sposò nel 1854, a 14 anni, con Muḥammad Bey Tawfīq al-Islāmbūlī e lasciò il suo Paese col marito alla volta di Istanbul. Quando egli morì, tornò però in Egitto.
Attivismo politico[modifica | modifica wikitesto]
Con altre femministe del suo periodo, condusse varie battaglie politico-culturali in favore dell'istruzione femminile. Si dedicò a opere di beneficenza e combatté contro il dominante colonialismo, non solo britannico.
Scritti[modifica | modifica wikitesto]
ʿĀʾisha scrisse poesie in arabo, turco e persiano. Ebbe una fondamentale influenza sulla letteratura araba femminile che si stava allora timidamente manifestando. Il suo libretto di appena 16 pagine del 1892, Mirʾat al-taʿāmul fī al-umūr (Lo specchio che riflette sulle cose) reinterpretava il Corano per suggerire che esso fosse meno marcatamente patriarcale nei confronti del conservatorismo islamico.[3]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Aisha Taymur Archiviato il 21 marzo 2012 in Internet Archive. at Egyptian State Information Service
- ^ Arthur Goldschmidt, al-Taymuriyya, 'Aisha, in Biographical Dictionary of Modern Egypt, Lynne Rienner Publishers, 2000, p. 211, ISBN 1-55587-229-8.«Pioneer woman poet, writer, and feminist. Born in Bab al-Khalq, Cairo, she was the daughter of Isma'il Taymur, a Turkish-born official in Muhammad Ali's European chancery, and an upper-class Circassian women who tried to quash Aish'a literary leanings.»
- ^ Cf. Mervat Fayez Hatem, Literature, gender, and nation-building in nineteenth-century Egypt: the life and works of ʻAʼisha Taymur, Literatures and cultures of the Islamic world (Basingstoke, Palgrave Macmillan, 2011), p. 113.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Arthur Goldschmidt, Biographical Dictionary of Modern Egypt, Lynne Rienner Publishers, 2000
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikisource contiene una pagina in lingua araba dedicata a 'A'isha al-Taymur
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su 'A'isha al-Taymur
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Aisha Taymur (1840–1902) (Servizio statale egiziano d'informazioni).
- Journal of Political Ecology: Case Studies in History and Society Archiviato il 28 maggio 2013 in Internet Archive.
- Aisha 'Esmat al-Taymuriyya Scrittori dell'Egitto (rinvia al lemma inglese di WP. Accesso 14 gennaio 2018)
Controllo di autorità | VIAF (EN) 316877999 · ISNI (EN) 0000 0000 8391 1133 · LCCN (EN) nr91031084 · GND (DE) 119235013 · J9U (EN, HE) 987007526510905171 · WorldCat Identities (EN) lccn-nr91031084 |
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