Occupazione della Renania: differenze tra le versioni

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Occupazioni delle regioni della Renania e della Saar:
— blu: Francia
— giallo: Belgio
— marrone: Regno Unito
— striscie (Ruhr): Francia & Belgio
— verde (Saar: occupata dalla Francia sotto mandato della Società delle Nazioni

L' occupazione della Renania ebbe luogo a seguito dell'armistizio che portò i combattimenti della prima guerra mondiale al termine l'11 novembre 1918. Gli eserciti di occupazione consistevano nelle forze americane, belghe, britanniche e francesi. I termini dell'armistizio prevedevano l'evacuazione immediata delle truppe tedesche da Belgio, Francia, Lussemburgo e Alsazia-Lorena entro 15 giorni.[1]

Le forze francesi continuarono a occupare il territorio tedesco della Renania fino alla fine del 1930, mentre la Francia continuò a controllare la più piccola regione della Saarland fino al 1935.[2]

Periodi

  • Primo armistizio
  • Primo prolungamento dell'armistizio (13 Dicembre 1918 – 16 Gennaio 1919)
  • Secondo prolungamento dell'armistizio (16 Gennaio 1919 – 16 Febbraio 1919)
  • Terzo prolungamento dell'armistizio (16 Febbraio 1919 – Gennaio 1920)
  • Fondazione dell'Alta Commissione Inter-Alleata della Renania

Forze di occupazione

Forze belghe

Consistevano in cinque divisioni, con sede a Aquisgrana, e con le truppe di stanza a Krefeld.[3]

British forces

L'esercito britannico entrò nel territorio tedesco il 3 dicembre 1918.[4] L'Esercito britannico del Reno venne istituito come forza occupante nel marzo 1919. Con sede a Colonia, pubblicò The Cologne Post.

French forces

Truppe francesi osservano il Reno a Deutsches Eck, Coblenza.

L'Ottava Armata e la Decima Armata francesi costituirono originariamente le forze francesi coinvolte nell'occupazione. Il 21 ottobre 1919, vennero fuse per formare l'esercito francese del Reno.

Nel 1919 la Francia stanzionò tra i 25.000 e i 40.000 soldati coloniali francesi nella Renania.[5] Le preoccupazioni razziste relative alla presenza di soldati di colore dell'esercito francese di occupazione portarono alle accuse di stupro e altre atrocità destinate alla popolazione civile tedesca e attribuite principalmente ai Tiratori Senegalesi.[6] Gli eventi portarono ad una campagna diffusa dalla stampa tedesca di destra, che li definì come "La Vergogna Nera" (Die Schwarze Schande o Die Schwarze Schmach) e raffigurati come forma di umiliazione francese della nazione tedesca.[7] Inoltre, alcune donne tedesche sposarono soldati africani delle forze di occupazione, mentre altri ebbero figli al di fuori del matrimonio (da qui l'etichetta denigratoria "Bastardi Renani")[8] e vennero considerati Template:Da chi? aumentare il disonore pubblico.[9] Il Generale Henry Tureman Allen riportò al Segretario di Stato statunitense che "le atrocità all'ingrosso delle truppe coloniali di colore francesi presunti dalla stampa tedesca, come i presunti rapimenti, seguiti da stupro, mutilazione, omicidio e occultamento dei corpi delle vittime sono false e intese come propaganda politica".[10]

Occupazione della Ruhr

Nel 1923, in risposta al fallimento tedesco nel pagare le riparazioni sotto il Trattato di Versailles, la Francia e il Belgio occuparono la regione industriale tedesca della Ruhr, la maggior parte della quale si trova dall'altra parte del fiume sulla riva destra del Reno, fino al 1925.

Forze statunitensti

Un soldato americano di guardia al confine del ponte di Coblenza

Le forze statunitensi originariamente prevedevano intorno a 240.000 veterani divisi in nove divisioni, quasi un terzo della forza occupante totale. Il generale Pershing istituì la Terza Armata statunitense per lo scopo, sotto il comando del Maggiore Generale Joseph Dickman.[11]

Il 24 gennaio 1923, l'esercito americano si ritirò dall'occupazione del Reno, sgomberando la Fortezza di Ehrenbreitstein, che venne prontamente occupata dai francesi.

Note

  1. ^ Edmonds, (1943), p. 1
  2. ^ Template:Weblink, Revue historique des armées, Service historique de la défense.
  3. ^ Pawley (2008) p. 41
  4. ^ Philip Gibbs on the Allied Occupation of the Rhineland, December 1918 accessed 11 September 2010
  5. ^ Wigger (2010) p. 35
  6. ^ LES TIRAILLEURS SENEGALAIS ET L’ANTHROPOLOGIE COLONIALE UN LITIGE FRANCO-ALLEMAND AUX LENDEMAINS DE LA PREMIERE GUERRE MONDIALE, Hans-Jürgen Lüsebrink
  7. ^ La « Honte Noire ». Racisme et propagande allemande après la Première Guerre mondiale, Estelle Fohr-Prigent
  8. ^ Tina Campt, Other Germans: Black Germans and the Politics of Race, Gender, and Memory in the Third Reich (University of Michigan Press, 2004), p. 50 ff.
  9. ^ Julia Roos, Women's Rights, Nationalist Anxiety, and the "Moral" Agenda in the Early Weimar Republic: Revisiting the "Black Horror" Campaign against France's African Occupation Troops. Central European History, 42 (September 2009), 473–508.
  10. ^ 'FINDS NEGRO TROOPS ORDERLY ON RHINE; General Allen Reports Charges Are German Propaganda, 'Especially for America, New York Times, 20 February 1921
  11. ^ Pawley (2008) pp. 32–33

Bibliografia

Vedi anche

Collegamenti esterni