Qui Radio Londra: differenze tra le versioni

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«Non pretendo tanto (riferendosi al fatto che durante l'occupazione nazista [[Radio Londra]] fosse l'unico spazio libero per i cittadini europei) e non sono in clandestinità, non trasmetto in un paese occupato, però questo piccolo spazio che professionalmente voglio occupare, anche in nome del servizio pubblico, quindi nell'interesse di tutti coloro che mi guardano, può essere usato per riflettere tutti insieme su un paese strano [...]» e «[...] io non faccio guasconate, io sono un normale giornalista, sono un cittadino di questo Paese e ho un temperamento e una certa libertà di tono [...]» e «[...] sono schierato, direi che sono schierato [...] io sono un po' schierato, lo confesso, cioè penso che il paese ha una storia e che dentro questa storia bisogna essere con sincerità, con rispetto per gli altri, chiari nel rappresentare ciò che si pensa».
«Non pretendo tanto (riferendosi al fatto che durante l'occupazione nazista [[Radio Londra]] fosse l'unico spazio libero per i cittadini europei) e non sono in clandestinità, non trasmetto in un paese occupato, però questo piccolo spazio che professionalmente voglio occupare, anche in nome del servizio pubblico, quindi nell'interesse di tutti coloro che mi guardano, può essere usato per riflettere tutti insieme su un paese strano [...]» e «[...] io non faccio guasconate, io sono un normale giornalista, sono un cittadino di questo Paese e ho un temperamento e una certa libertà di tono [...]» e «[...] sono schierato, direi che sono schierato [...] io sono un po' schierato, lo confesso, cioè penso che il paese ha una storia e che dentro questa storia bisogna essere con sincerità, con rispetto per gli altri, chiari nel rappresentare ciò che si pensa».


La prima puntata è andata in onda il 14 marzo del 2011, avendo come tema la paura del nucleare, dopo il [[disastro di Fukushima]]<ref>{{Cita news|lingua=|autore=|url=http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Qui-Radio-Londra-lesordio-di-Ferrara-e-per-la-paura-nucleare-Better-safe-than-sorry_311789163440.html|titolo=Qui Radio Londra, l'esordio di Ferrara è per la paura nucleare|pubblicazione=Adnkronos|giorno=14|mese=03|anno=2011|pagina=|accesso=01-03-2012|cid=}}</ref>, ed è stata seguita da quasi 6 milioni di telespettatori, con il 20,63% di [[Indice di ascolto televisivo|share]]<ref>{{Cita news|lingua=|autore=|url=http://www.tmnews.it/web/sezioni/top10/20110315_113423.shtml|titolo=Share del 20 per cento per l'esordio di Ferrara su Rai Uno|pubblicazione=TMnews|giorno=15|mese=03|anno=2011|pagina=|accesso=01-03-2012|cid=}}</ref>.
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== Controversie ==
== Controversie ==
Oltre al già citato esordio sul nucleare, ci sono stati altri editoriali televisivi di Giuliano Ferrara che hanno suscitato critiche e polemiche.
Oltre al già citato esordio sul nucleare, ci sono stati altri editoriali televisivi di Giuliano Ferrara che hanno suscitato critiche e polemiche.
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Versione delle 17:52, 1 mar 2012

Anno{{{anno prima visione}}}
Lingua originaleitaliano
Realizzazione
ConduttoreGiuliano Ferrara

Qui Radio Londra è una trasmissione televisiva condotta da Giuliano Ferrara.

Produzione

Durante la stagione televisiva 2010-2011 l'allora direttore generale della Rai Mauro Masi propone al direttore de Il Foglio Quotidiano di condurre un programma di approfondimento dei principali fatti di attualità[1] per 190 puntate, ognuna della durata compresa tra i 5 e i 7 minuti. Giuliano Ferrara accetta e realizza un programma che ricorda chiaramente Radio Londra, condotto dallo stesso giornalista sulle reti Mediaset tra la fine degli anni Ottanta e la prima metà degli anni Novanta. Viene scelto come titolo Qui Radio Londra: la trasmissione va dunque in onda su Rai 1, dopo il TG1 delle ore 20.00, andando a presiedere la fascia oraria dell'access prime time dal lunedì al venerdì in diretta dal Centro di Produzione Televisiva (CPTV) Rai di Roma. Ferrara si propone di analizzare argomenti di politica e di attualità risultati salienti nel corso della giornata e fornire la propria personale e dissacrante opinione.

Il giorno prima dell'esordio, nell'edizione delle 20.00 del TG1, Susanna Petruni ha intervistato Ferrara, che ha affermato: «Non pretendo tanto (riferendosi al fatto che durante l'occupazione nazista Radio Londra fosse l'unico spazio libero per i cittadini europei) e non sono in clandestinità, non trasmetto in un paese occupato, però questo piccolo spazio che professionalmente voglio occupare, anche in nome del servizio pubblico, quindi nell'interesse di tutti coloro che mi guardano, può essere usato per riflettere tutti insieme su un paese strano [...]» e «[...] io non faccio guasconate, io sono un normale giornalista, sono un cittadino di questo Paese e ho un temperamento e una certa libertà di tono [...]» e «[...] sono schierato, direi che sono schierato [...] io sono un po' schierato, lo confesso, cioè penso che il paese ha una storia e che dentro questa storia bisogna essere con sincerità, con rispetto per gli altri, chiari nel rappresentare ciò che si pensa».

La prima puntata è andata in onda il 14 marzo 2011, avendo come tema la paura del nucleare, dopo il disastro di Fukushima[2], ed è stata seguita da quasi 6 milioni di telespettatori, con il 20,63% di share[3].

Il programma è proseguito fino all'estate ed è ripartito il 19 settembre 2011 con una nuova edizione, anche se i risultati di ascolto sono risultati inferiori rispetto alle aspettative[4].

Fin dalla prima puntata, il programma è realizzato nel formato panoramico 16:9, così come tutte le trasmissioni (diverse dai tg) in onda sulla Rai a partire dal settembre del 2010. Quando c'è stata la nevicata del 2012, il direttore de Il Foglio Quotidiano ha condotto il programma tramite un collegamento telefonico.

Controversie

Oltre al già citato esordio sul nucleare, ci sono stati altri editoriali televisivi di Giuliano Ferrara che hanno suscitato critiche e polemiche.

  • Nella puntata del 5 maggio 2011 l'ex-ministro, dopo aver mostrato uno spezzone di un comizio di Beppe Grillo durante la campagna elettorale per le elezioni amministrative[5], critica pesantemente il blogger genovese apostrofandolo con del "saltimbanco buffone"[6].
  • Nella puntata del 19 settembre 2011 il giornalista definisce "eroe popolare" l'allora premier Silvio Berlusconi e attacca duramente i magistrati che lo indagavano[7].
  • Nella puntata del 4 ottobre 2011 il conduttore, partendo dal caso Meredith, termina il suo soliloquio con una traccia audio registrata contenente risate derisorie nei confronti di Ilda Boccassini[8].
  • Nella puntata dell'8 novembre 2011 il direttore del Foglio Quotidiano esprime la sua opinione sulla crisi del governo Berlusconi IV, dicendo che gli italiani potevano andare a dormire tranquilli[9].
  • Nella puntata del 12 dicembre 2011, Ferrara torna a schierarsi apertamente contro il diritto all'aborto[10].
  • Nella puntata del 28 febbraio 2012, l'ex-ministro parla della vicenda di Luca Abbà e delle proteste del movimento No TAV[11].

Citazioni e parodie

  • Qui Radio Londra viene menzionata da Beppe Severgnini nel suo libro La pancia degli italiani, in cui analizza le cause del successo in politica di Silvio Berlusconi.
  • L'ex-ministro, nella puntata d'esordio della seconda edizione, ha definito Berlusconi un "eroe popolare" esortandolo però a scusarsi per determinati comportamenti[12]. Per questa ragione è stato invitato come ospite da Massimo Bernardini nella trasmissione di Rai 3 Tv Talk: nella puntata del 24 settembre 2011 Bernardini mostra le scuse di Dominique Strauss-Kahn in diretta televisiva su un telegiornale francese[13]. Ferrara si dichiara indignato e inveisce contro gli autori di Tv Talk definendoli "moralisti dei miei stivali": rincara poi la dose contro Bernardini urlandogli: "Spero che la intercettino mentre ride con qualche puttana"[14].
  • È stata fatta una parodia della trasmissione da Antonio Cavallo (Radio Lontra) nel programma televisivo G'Day su LA7 condotto da Geppi Cucciari[15].

Note

  1. ^ Mauro Masi promette di fare i nomi in un libro in uscita, in TvBlog.it, 1º febbraio 2012. URL consultato il 29-02-2012.
  2. ^ Qui Radio Londra, l'esordio di Ferrara è per la paura nucleare, in Adnkronos, 14 marzo 2011. URL consultato il 01-03-2012.
  3. ^ Share del 20 per cento per l'esordio di Ferrara su Rai Uno, in TMnews, 15 marzo 2011. URL consultato il 01-03-2012.
  4. ^ Antonio Dipollina, Ferrara e il mistero del milione in meno, in la Repubblica, 16 marzo 2011. URL consultato il 01-03-2012.
  5. ^ Filmato audio Rai, Ferrara vs Grillo: "Vergognati saltimbanco buffone!", YouTube. URL consultato il 01-03-2012.
  6. ^ Ferrara “strapazza” Beppe Grillo, in Il Secolo XIX, 06 maggio 2011. URL consultato il 01-03-2012.
  7. ^ Giuliano Ferrara: Berlusconi è un eroe popolare, in TvBlog.it, 20 settembre 2011. URL consultato il 29-02-2012.
  8. ^ Giuliano Ferrara deride Ilda Boccassini, in TvBlog.it, 05 ottobre 2011. URL consultato il 29-02-2012.
  9. ^ La versione di Giuliano Ferrara, in TvBlog.it, 09 novembre 2011. URL consultato il 29-02-2012.
  10. ^ Torna l’inquisizione sul diritto ad abortire, in AgoraVox, 20 dicembre 2011. URL consultato il 29-02-2012.
  11. ^ Qui Radio Londra, Giuliano Ferrara su Luca Abbà, in NanoPress, 29 febbraio 2012. URL consultato il 29-02-2012.
  12. ^ Filmato audio Rai, Giuliano Ferrara: "Berlusconi deve scusarsi!", YouTube. URL consultato il 01-03-2012.
  13. ^ Filmato audio Rai, Ferrara furibondo a Tv Talk: "Vergogna! Moralisti dei miei stivali!", YouTube. URL consultato il 01-03-2012.
  14. ^ Giuliano Ferrara sbrocca a Tv Talk, in TvBlog.it, 23 settembre 2011. URL consultato il 01-03-2012.
  15. ^ Filmato audio LA7, G'day: con Geppi Cucciari 03/11/2011 - Radio Lontra, editoriale sulla Grecia, YouTube. URL consultato il 01-03-2012.

Collegamenti esterni

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