Colleverde

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Colleverde di Guidonia
frazione
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lazio
Città metropolitana Roma
Comune Guidonia Montecelio
Territorio
Coordinate41°58′50.52″N 12°37′36.8″E / 41.9807°N 12.62689°E41.9807; 12.62689 (Colleverde di Guidonia)
Altitudine60 m s.l.m.
Superficie8 km²
Abitanti4 777[2] (2016)
Densità597,13 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale00012
Prefisso0774
Fuso orarioUTC+1
Nome abitanticolleverdesi
Patronosan Remigio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Colleverde di Guidonia
Colleverde di Guidonia

Colleverde è una frazione del comune sparso di Guidonia Montecelio, della città metropolitana di Roma Capitale, nel Lazio.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'abitato odierno si è sviluppato a partire dagli anni cinquanta. Susseguente è lo sviluppo di Colleverde 2, di Vena d'Oro e di Parco Azzurro, zone residenziali attigue sviluppatesi a partire dagli anni ottanta, composte da villette a schiera e singole, talvolta con grandi giardini e ad architettura simil chalet svizzero. Il nome della frazione deriva dal nome del cocuzzoletto ov'è sito il centro abitato. In epoca romana i dintorni erano abitati, come attesta un ipogeo in località Parco Azzurro (zona residenziale sita sempre su via Nomentana, 100 metri prima di Colleverde) forse riconducibile ad un sobborgo di Nomentum o Crustumerium. L'ipogeo è costituito da 2 piani seminterrati, in cui, nel 1° vi era una sottospecie di magazzino, nel 2° vi si trovavano delle tombe.

Il sito archeologico è situato a non molta distanza da Via Nomentana (tra il Km. 15 ed il Km. 16)[3]. Per le visite bisogna chiedere al custode di Parco Azzurro. Sull'altro lato della Nomentana (facente parte del comune di Roma, poiché tale via provinciale ivi fa da linea divisoria fra i due comuni) vi sono Le Case Nuove, occupato inizialmente da monaci, poi da varie famiglie nobili, ma ora abitato sotto forma di uso civile. L'aspetto esterno è romanico rurale; uno dei portali d'ingresso ha un piccolo frontone triangolare, il portone a destra è ad arco a sesto ribassato e fu dapprima possesso del Monastero di San Paolo fuori le Mura. Dal 1528 fu del Monastero delle 3 fontane, quindi dei Bolis, poi dei Moroni ed ora dei Bona.[4]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: 7665 Putignano.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ italia.indettaglio.it, http://italia.indettaglio.it/ita/lazio/roma_guidoniamontecelio_colleverde.html.
  2. ^ [1]
  3. ^ Citazione dal libro di Salvatore Vicario La via Nomentana, Casa editrice Barone, Roma, p. 21.
  4. ^ Cenni dal libro di Salvatore Vicario "La via Nomentana" - Casa editrice Barone. Roma.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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