Borghetto (Piacenza)

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Borghetto
frazione
Borghetto – Veduta
Borghetto – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Piacenza
Comune Piacenza
Territorio
Coordinate45°01′32″N 9°46′55″E / 45.025556°N 9.781944°E45.025556; 9.781944 (Borghetto)
Altitudine54 m s.l.m.
Abitanti205[1] (18-12-2015)
Altre informazioni
Cod. postale29122
Prefisso0523
Fuso orarioUTC+1
Patronosan Giacomo Maggiore, san Mauro, san Fiorano o san Floriano
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Borghetto
Borghetto

Borghetto (Burghëtt in piacentino) è una frazione del comune italiano di Piacenza, situata a poca distanza dal torrente Nure ad un'altitudine di 54 m s.l.m.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La presenza di una chiesa a Borghetto, dedicata a San Giacomo Maggiore, è stata documentata per la prima volta nel 1309, come dipendente dalla chiesa di San Pietro di Pontenure[2].

Il feudo di Borghetto viene acquistato dalla famiglia Radini Tedeschi nel corso del XV secolo, insieme al feudo di Ciavernasco: la stessa famiglia ottiene, poi, nel 1484, la creazione di una contea nei due feudi[3]. Tra il 1690 e i primi anni del secolo successivo viene costruita la nuova chiesa parrocchiale[2].

A partire dal 1806, con l'istituzione della Mairie francese, e, dopo che con un decreto napoleonico, nel 1812, la città di Piacenza era stata limitata alla circonvallazione attorno alle mura, Borghetto è frazione del comune di San Lazzaro Alberoni[4].

Con l'accorpamento del comune di San Lazzaro Alberoni in quello di Piacenza, nel 1923, Borghetto diventa frazione di Piacenza[5].

Il 14 settembre 2015, Borghetto assieme alla vicina Roncaglia, così come un'ampia parte della provincia di Piacenza tra val Nure, val Trebbia e val d'Aveto, viene colpita dall'esondazione del torrente Nure, dovuta al maltempo, che causa ingenti danni alle abitazioni[6].

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa di San Giacomo Maggiore: Costruita a partire dal 1690 e portata a termine nel XVIII secolo, presenta una facciata tripartita in stile neoclassico. L'interno, che si ispira alla basilica di Santa Maria di Campagna di Piacenza, presenta una pianta basilicale a tre navate e tre campate: le prime due a crociera e la terza a botte. Le volte e le cappelle laterali che si aprono sulla navata sono decorate con affreschi[2].
  • Oratorio della Beata Vergine del Rosario, di cui, presso la biblioteca Passerini Landi di Piacenza è conservata una riproduzione della "Vera effigie della B. Vergine miracolosa dell'Ajuto, umilmente dal Priore, e Confratelli dell'Oratorio di Maria Vergine Immacolata eretto in Borghetto consecrata. All. Ill.mo e Rev.mo Monsignore Gherardo Giandemaria Vescovo di Piacenza / Ant. Friz Sculp. Anno 1739. - [Piacenza : s.n., 1739]. - 1 stampa : bul. ; 289 x 175 mm.[7]"
  • Villa Radini Tedeschi: Costruita a cavallo tra la seconda parte del XVII secolo e i primi anni del XVIII secolo, e originariamente parte di un più ampio complesso, presenta un corpo centrale caratterizzato da un porticato a cui si accede tramite un arco di ingresso e un loggiato prospiciente un ampio parco[8].

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

La frazione è lambita dalla ferrovia Piacenza-Cremona, lungo la quale, tra il 1940 e il 1985, fu attiva la stazione di Borghetto San Lazzaro.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tav 1_21 popolazione residente per zone, su comune.piacenza.it. URL consultato il 5 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2019).
  2. ^ a b c Chiesa di San Giacomo Maggiore <Borghetto, Piacenza>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 5 maggio 2020.
  3. ^ Archivio di Stato di Piacenza - Radini Tedeschi - pag.30 (PDF), su maas.ccr.it.
  4. ^ Guida dell'archivio di stato di Piacenza - Parte III, su archiviodistatopiacenza.beniculturali.it. URL consultato il 9 agosto 2019 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2016).
  5. ^ Regio decreto 8 luglio 1923, n. 1729, in materia di "Unione dei comuni di Piacenza, S. Lazzaro Alberoni, S. Antonio Trebbia e Mortizza"
  6. ^ Ingenti danni anche a Roncaglia: strade chiuse e allagamenti. Foto, in Libertà, 14 settembre 2015.
  7. ^ Biblioteca Passerini Landi "Vera effigie della B. Vergine miracolosa", su opac.biblioteche.piacenza.it.
  8. ^ La T.A.V. e l’architettura storica (PDF), in Piacenza Musei, dicembre 2000, p. 6 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2016).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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