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Brunetta: Altro che Wikipedia! NAVIGAZIONE


Il ministro Brunetta ha annunciato un importante accordo con l'Istituto Treccani per mettere a disposizione materiale per la didattica e futuri contributi con licenza CC.

Peccato che, a dar retta a fonti web sia uscito nell'espressione: Altro che Wikipedia. Mi sembra da profano che una certa sproporzione di risorse pubbliche impiegate ci sia in partenza. --Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 14:28, 25 mag 2009 (CEST)[rispondi]

La Treccani ha 56.000 lemmi, e wikipedia 10 volte tanto; ma soprattutto non si capisce se il contenuto sara' con licenza libera o semplicemente "disponibile on line gratis", come dice l'articolo. Parlano genericamente di "Creative Commons", senza specificare quale Jalo 14:33, 25 mag 2009 (CEST)[rispondi]
Please finiamola con questa misurazione "un tanto al chilo". 56 mila o 560 mila non vuol dire niente. Così come non vuol dire niuente 100 o 1000 edit. -- Scriban (msg) 17:04, 25 mag 2009 (CEST)[rispondi]
E infatti, come vedete in fondo a qui, la licenza e' la CC-BY-NC-SA-2.5. "Altro che Wikiepdia!" (cit.) Jalo 14:41, 25 mag 2009 (CEST)[rispondi]
Niente paura! L'ottima Treccani (chi potrebbe negare questo aggettivo seriamente?) potrà essere uno strumento utile per i lemmi "stratificati" ma non per altro. Non vedo proprio come tanti professoroni vogliano aggiornare continuamente i loro lemmi. Wiki vince, a mio parere, non tanto per il numero delle voci (molte delle quali, occorre riconoscerlo, mancano di spessore culturale e vertono su argomenti che interessano per lo più bambini, giocherelloni e chi sfoglia quasi solo quotidiani sportivi: cose tutte per le quali esprimo il mio sincero rispetto, ma certamente non massimo) quanto per il livello pressoché costante di aggiornamento. Per il quale o si tirano fuori, e continuamente, soldi (ma Tremonti non lo permetterà) o tanto olio di cervello e anche di gomito (informatico), in un clima che solo da noi è di sostanziale libertà, non imbrigliata da burocratiche redazioni. Io dormirei sonni tranquilli. Salvo la necessità di seguitare a farci un serio esame di coscienza per aggiungere sempre più qualità ai nostri lavori, come è ovvio. --Cloj 14:46, 25 mag 2009 (CEST)[rispondi]
Io apprezzo il CC-BY-NC-SA-2.5. da parte di Treccani. Ricordiamo che loro lo fanno di lavoro. --Luckyzdimmi 14:51, 25 mag 2009 (CEST)[rispondi]
In ogni caso avere una fonte autorevole online ci sarà utilissimo... io faccio a volte certe ricercone su google books, adesso sarà tutto più facile... --SailKo FECIT 14:54, 25 mag 2009 (CEST)[rispondi]
Forse ha ragione sulla maggiore serieta, sulla Treccani la sua bio non c'e', mentre qui si trova Renato Brunetta Ad ogni modo www.treccani.it a mio modo di vedere e' gia' un'ottimo strumento per wiki, per verificare molti voci, ad esempio sull'enciclopedita' o meno di qualche personaggio. rago (msg) 15:02, 25 mag 2009 (CEST)[rispondi]
[conflittato] il bello del web è che c'è posto per tutti... ben venga la Treccani... certo che il titolo mi mette già di cattivo umore (e soprattutto perchè premndersela con una miscosconosciuta Wikiepdia?) --torsolo 15:06, 25 mag 2009 (CEST)[rispondi]
Rago, sei un grande! (per il commento) Incidentalmente anch'io come Torsolo penso che ci sia posto per tutti. Non siamo in concorrenza. --Pigr8 ...libertà é partecipazione! 20:14, 25 mag 2009 (CEST)[rispondi]

Il punto è un altro, quello sarà sempre uno strumento chiuso, se io trovo un errore, o un chiarimento o un'aggiunta da fare, non la potrò mai fare, su wikipedia invece mi basta un clic e anch'io la mia piccola porzione di sapere la posso condividere con tutti gli internauti. PersOnLine 15:11, 25 mag 2009 (CEST)[rispondi]

Proponi un personaggio - Aggiungi un tag. Mica poco, no? rago (msg) 15:14, 25 mag 2009 (CEST)[rispondi]
E se fosse solo pubblicità per il sito www.treccani.it che esisteva già da anni ma evidentemente non era conosciuto come wiki? Il dubbio potrebbe pure sorgere. --Luckyzdimmi 15:17, 25 mag 2009 (CEST)[rispondi]

Il problema di fondo a mio avviso è un altro. Senza nulla togliere all'Istituto Treccani, benemerita istituzione culturale italiana, né tantomeno all'Enciclopedia Treccani, il fatto è che Wikipedia soffre di una brutta fama. Chi non la vive dall'interno o non la consulta spesso (il mio dubbio è che Brunetta, troppo preso nel tiro al fannullone, non sappia affatto cosa sia Wikipedia) crede sia una cosa da quattro soldi, dove chiunque entra e scrive le fesserie, nessuno controlla e non c'è un monitoraggio qualità. UNa volta un mio amico mi disse che ci aveva trovato parolacce. Io gli ho spiegato che le parolacce (tranne nelle voci apposite) durano poco e niente perché c'è chi patrolla e cancella vandalismi e insulti, e che evidentemente lui era capitato in una voce vandalizzata da poco e non ancora oggetto di rollback. Un altro mio amico ha detto che nella voce Zibaldone stanno scritte inesattezze. Io gli ho fatto presente che può anche correggerle.
Un altro punto che secondo me accentua la brutta fama che Wikipedia ha è la gratuità di consultazione e di modifica. Non so perché, ma l'italiano medio, peraltro sempre a caccia del risparmio di 1 centesimo (vedi i ridicoli prezzi tipo euro 4,99 ecc.), tende a considerare una cosa per il suo prezzo e non per il suo valore: quanto più costa, tanto più la crede di qualità. --Demart81 (Comunicazioni, insulti ecc.) 15:27, 25 mag 2009 (CEST)[rispondi]

[fuori crono] L'affermazione secondo la quale Wikipedia avrebbe una "brutta fama" (specie in Italia) è tutta da dimostrare. Esiste peraltro la dimostrazione contraria: in una recente indagine condotta a livello mondiale sulla credibilità delle informazioni dei media secondo i navigatori di Internet, Wikipedia in Italia ha il 40% di affidabilità (quasi il doppio della carta stampata e della tv), ed è seconda solo al "passaparola". A me sembra dunque che la "brutta fama" rimanga soprattutto un generico pregiudizio di chi usa poco (o sa usare poco) Internet, che - per carità - rimane purtroppo una fascia (troppo) alta della popolazione italiana. --MarcoK (msg) 14:24, 26 mag 2009 (CEST)[rispondi]
[fuori crono] @Marcok veramente secondo la tabella contenuta nel link che riporti, in Italia wikipedia e' lo strumento giudicato piu' affidabile (45%), contro il 41% delle online news e solo il 30% del passaparola degli amici--Bramfab Discorriamo 15:00, 26 mag 2009 (CEST)[rispondi]
Io personalmente scrivo su wikipedia perchè desidero che sul web siano presenti sempre più informazioni di qualità sempre maggiore e non per fare una gara con le altre enciclopedie su quale sia più completa,quindi ritengo che questa sia un'ottima notizia per tutti. Poi capisco che a molti piaccia aggrapparsi ad ogni appiglio per criticare il Governo,però non vedo obiettivamente cosa ci sia da criticare in questo caso--Der Schalk (msg) 16:32, 25 mag 2009 (CEST)[rispondi]
Io contesto solamente l'espressione altro che Wikipedia che poteva sinceramente evitare. Per il resto l'iniziativa è lodevole. --FollowTheMedia (msg) 16:37, 25 mag 2009 (CEST)[rispondi]
Concordo. E dico di più: penso che 200000 lemmi liberamente consultabili in rete siano un grandissimo aiuto per incrementare la qualità delle voci di Wikipedia. Diciamo "grazie Brunetta" :-), nonostante quel che pensa di Wikipedia ;-) --Retaggio (msg) 16:54, 25 mag 2009 (CEST)[rispondi]
Saranno un grandissimo aiuto, ma anche un grandissimo rischio di copyviol. Ricordo a tutti che il CC-BY-NC-SA noi non lo possiamo usare. Un plauso alla Treccani, ma noi teniamo gli occhi aperti. --Gerardo 17:09, 25 mag 2009 (CEST)[rispondi]
Teniamoli ben aperti, considerato che almeno una volta la Treccani ha copiato da noi.--Bramfab Discorriamo 17:26, 25 mag 2009 (CEST)[rispondi]
Un altra scusa per mangiarsi un po' di soldi pubblici. Speriamo non faccia la fine di www.italia.it--Contezero (msg) 21:24, 25 mag 2009 (CEST)[rispondi]
Con Wikipedia che cresce (in quantità e qualità), la Treccani sarebbe lo stesso corsa ai ripari sul web. Magari con la pubblicità, ma senza contributi statali.---Enok (msg) 21:33, 25 mag 2009 (CEST)[rispondi]
Non faceva prima a fare un accordo con noi? Quando avremo dei riconoscimenti per quello che siamo riusciti a fare e che facciamo? Cmq buona iniziativa (sono davvero curioso di controllare una certa voce)--AnjaManix (msg) 02:04, 26 mag 2009 (CEST)[rispondi]
Ehm... veramente i riconoscimenti per quello che facciamo li abbiamo ricevuti, dato che ci copiano a destra e a manca :P --Antonio La TrippaIl Censore Mascarato 08:51, 26 mag 2009 (CEST)[rispondi]
In fondo la stessa Treccani ci linka istituzionalmente, persino nel caso di voci ancora da noi non scritte. E', a mio giudizio, un modo molto indiretto, di riconoscere ul nostro ruolo.. Ora ci tocca, però, affrontare il confronto con la massima enciclopedia su carta italiana alleata con il ministero per creare una enciclopedia online che, nei loro intendimenti sarà Altro che Wikipedia. Qualche ripensamento, forse, da parte nostra, sarà necessario: dovremmo analizzare con calma i nostri punti di forza e di debolezza e aprire su di essi un sereno dibattito.--Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 09:08, 26 mag 2009 (CEST)[rispondi]

Non so perché, ma quando si parla di qualità di wikipedia mi vengono in mente voci come ICSI che ho segnato da controllare da oltre 14 mesi e che contiene inesattezze mostruose (a chi si applica l'anestesia, all'ovocita o allo spermatozoo???) --Equo e solidale (msg) 12:28, 26 mag 2009 (CEST)[rispondi]

La colpa è tua che non ti prendi una laurea in Medicina, con specializzazione in Ginecologia e che non provvedi a migliorare il lemma :-)) . Magari i nostri medici si sono già trasferiti alla Treccani. Nel qual caso potremmo allora copiare tranquillamente da loro. Sicuramente hanno affrontato e chiarito l'argomento che t'interessa. --Cloj 12:43, 26 mag 2009 (CEST)[rispondi]
No, non si sono traferiti. Alla treccani c'è già Carlo Flamigni e difficilmente si trova uno più qualificato di lui sull'argomento :-P --Equo e solidale (msg) 12:49, 26 mag 2009 (CEST)[rispondi]
Vabbè, allora vorrà dire che quando Flamigni si deciderà finalmente a scrivere questa voce sulla Treccani on line, faremo opportuno e adeguato rewording. :-) --Retaggio (msg) 13:19, 26 mag 2009 (CEST)[rispondi]
Scusate avvisare il progetto medicina no?:-) Cmq sistemata, ampliata, inserite fonti, datole il titolo corretto (diciamo che era da rifare tutto:-)) Contento Equo e solidale? PS ritornando in tema quello che afferma Mizar è molto interessante--AnjaManix (msg) 14:25, 26 mag 2009 (CEST)[rispondi]
Anch'io la ritengo interessantissima, specie quando si parla di qualità dei contenuti in certi campi. Vero che siamo volontari, ma forse occorrerebbe iniziare a seguire qualche linea diversa. Spero proprio che la cosa non muoia qui, davvero. --Roberto Segnali all'Indiano 14:51, 26 mag 2009 (CEST)[rispondi]
Il problema dei contenuti diventa sempre piu' importante, in quanto ormai alla creazione ed ampliamento di voci esistenti si aggiunge la problematica del mantenimento del livello di qualità delle voci. A mio personale avviso oggi si può parlare di tre categorie di voci: a) ottime voci, scritte su argomenti non "popolari" in cui le tentazioni di POV sono scarse e che incutono perfino un certo timore reverenziale in chi medita di editarvi (alcuni esempi questa specifica di nicchia, questa mostruosa come svolgimento, questa su cui difficilmente si trovera' qualcuno che sappia aggiungervi altro); b) voci "giocherellone", nel senso indicato da Cloj a inizio discussione, per le quali i pilastri wikiani sono a molla (per esempio questa formalmente corretta, questa di costume e questa valida solo come presenza in wiki per appassionati); c) ossia tutte le altre voci, e sono la maggioranza, di cui molte sono tuttora in crescita mentre altre iniziano ad arrabattarsi tra edit POV, edit vandalici ed edit inutili (ripetizioni di concetti in paragrafi diverse, cambi stilistici che seguono non tanto la linguistica ma lo stile di scrittura dell'utente di passaggio) finendo per assomigliare ad una tela di Penelope. Per tutte le voci della categoria c bisognerebbe iniziare a trovare modalità di consolidamento.--Bramfab Discorriamo 15:38, 26 mag 2009 (CEST)[rispondi]

Curiosità: la voce Wikipedia sulla Treccani Trevolumi contiene almeno due errori: non è vero che ci sono svariate "edizioni nazionali" e che Citizendium ci affianca (semmai è nostro concorrente). Colpa della Treccani che si è fidata di quello che scrivevano i giornali, o colpa dei giornalisti che infarcivano di errori gli articoli su Wikipedia? Strano poi usare prima "articoli" e poi "lemmi" anziché il termine più corretto di "voci" enciclopediche. --79.16.179.208 (msg) 15:50, 26 mag 2009 (CEST)[rispondi]

Le curiosità vanno sempre appagate, se legittime. L'uso del termine "lemma" non deve apparirti "strano". Ti basterà consultare la prima opzione e la relativa definizione n. 3 del De Mauro online. Il che non significa che la parola "voce" non vada altrettanto bene, ovviamente. :-) --Cloj 17:18, 26 mag 2009 (CEST)[rispondi]
Il fatto che qualcun altro (e che altro!) sia passato a qualcosa di più libero è un ottimo segnale, diamo tempo al tempo, siamo sempre in cantiere, per il resto i paragoni sulla comunicatività e la simpatia del ministro si possono sprecare...--Vito (msg) 19:36, 26 mag 2009 (CEST)[rispondi]
Vito, sono d'accordissimo con te. Quello che scoccia, però, è il tono dispregiativo di Brunetta, che per inciso non è che brilli per eccessiva intelligenza già di suo. Resta il fatto che è meglio un'informazione scarna ed incompleta che nessuna informazione. Un esempio veloce veloce ? Cercate Sinallagma sulla Treccani: lo trovate nel vocabolario (cinque o sei righette smilze), non nell'enciclopedia. Guardate l'equivalente in Wiki: ed è roba trovata con la "pagina a caso"... Allora (e qui mi rivolgo soprattutto a Scriban) il numero delle voci conta eccome, altro che un tanto al chilo, tant'è che uno dei punti evidenziati solitamente in vocabolari o dizionari enciclopedici (e nelle stesse enciclopedie) è proprio il numero di lemmi trattato. Wikipedia è stata analizzata nei contenuti ben più di molte altre enciclopedie "ufficiali", sia in carta che online, ed il risultato è che ad oggi può essere ritenuta una buona fonte terziaria. Per un progetto partito da zero nel 2001 e senza supporto finanziario diretto, non mi sembra per niente male. Per quanto mi riguarda, non ritengo Wiki il repository dello scibile universale, ma un ottimo punto di partenza. Se ritengo esaustivo quello che trovo, mi basta, altrimenti approfondisco. Ed per questo scopo (che poi è quello della maggior parte degli utenti), Wikipedia è adatta quanto se non di più di tanti concorrenti più blasonati. Checché ne dica Brunetta.... --WebWizard - Free entrance »» This way... 11:20, 28 mag 2009 (CEST)[rispondi]
Concordo con Vito che, al di là delle battute di Brunetta, ogni apertura verso il mondo free deve essere vista con grande favore. Ovviamente per noi la clausola NC preclude ogni utilizzazione diretta, ma molta attenzione potrebbe essere ugualmente prestata ai tentativi di trovare formule di sinergie tra chi utilizza licenze CC. E' una strada difficile, ma una piccolissima speranza c'è.--Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 12:32, 28 mag 2009 (CEST)[rispondi]
Uno dei primi articoli pubblicati sul sito del ministero parla ampiamente di Wikipedia e progetti collegati. [1]. Lo stile c'è familiare, è di Simone Aliprandi.--Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 10:57, 30 mag 2009 (CEST)[rispondi]