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13 dicembre


Social: enciclopedici o no?


Traendo spunto da una discussione avviata da un IP, vorrei sapere cosa ne pensate in merito all'enciclopedicità dei post sulle varie reti sociali. Ci sono utenti che li considerano non enciclopedici a prescindere, per via del mezzo usato (cit. "fatico a comprendere per quale motivo un post su Facebook dovrebbe possedere rilevanza enciclopedica"), e chi invece sposa più la tesi "Che sia facebook, il NYT o la TV, una dichiarazione è una dichiarazione. Può essere spazzatura o può essere enciclopedica".

Insomma, i social si possono usare come fonti (per es. per dichiarazioni) o comunque è meglio aspettare una fonte terza (che magari non arriverà mai)? Si considera caso per caso? ci sono regole o indirizzi in materia?

Vorrei sentire qualche idea in proposito e magari avviare una riflessione sul tema. Grazie. --Matitao (msg) 11:03, 13 dic 2018 (CET)[rispondi]

[↓↑ fuori crono] Assolutamente Contrario. Consideriamo anzitutto che tali social prevedono un iscrizione, fb addirittura con nome e cognome ma, parentesi, un login continuo. Pagina ufficiale ? alcuni artisti, posso comprovare, hanno (avuto, avranno) 10 pagine ufficiali diverse, ora lo chiudono, ora cancellano (vedi politici recenti). Ed allora dove sta l'ufficialità ? si vaglia la singola pagina per dire è autorevole ? è il sito che deve essere affidabile, non la pagina sul sito. Per cui, mio parere: si citi la fonte autorevole che dice sul corriere della sera è riportata la dichiarazione fatta su (social) che tizio ha pippato e si è buttato nudo in piscina. O Caio ha fondato il partto delle ombre. Ma non come fonte primaria!--☼Windino☼ [Rec] 13:16, 13 dic 2018 (CET)[rispondi]
IMHO, un post sui social non è una fonte attendibile finché non viene rilanciato da una fonte terza. I post dei social possono essere modificati, eliminati o contraffatti con estrema facilità e rapidità.-- Dao LR Say something 13:11, 13 dic 2018 (CET)[rispondi]
[@ Matitao] giudica tu: alla voce Signorina Silvani continua a essere riproposta questa modifica basata su un post di Anna Mazzamauro in memoriam Pauli Villaggii pubblicato, appunto, su Facebook. --Erinaceus (msg) 13:53, 13 dic 2018 (CET)[rispondi]
Ma così può anche andare (nel senso che la responsabilità della veridicità si passa a iodonna.it e sarà lui a rispondere ai suoi frequentatori, in caso di fake). Se poi il tempo attesterà che iodonna sarà inaffidabile verrà considerato non idoneo come fonte. Egoisticamente noi ce ne laviamo le mani. Il fine: l'attendibilità di wikipedia non deve venire compromessa; se qualcuno ritiene che una tal info trovata su un social sia di utilità ad una voce la inserisca per via traversa--☼Windino☼ [Rec] 17:19, 13 dic 2018 (CET)[rispondi]
Precisiamo. Non ho mai usato dei social come fonte, però non ci si può nascondere il fatto che ci sono sempre più personaggi che affidano a questi strumenti dichiarazioni (pseudo)ufficiali. Volevo capire qual'è l'orientamento generale nel maneggiare la questione. --Matitao (msg) 14:06, 13 dic 2018 (CET)[rispondi]
A parte il fatto che c'è un elevato rischio di prendere per "buono" quello che è un profilo "fake" che rimanda a questa o quella personalità in vista (e sui social profili di questo genere pullulano, il che è di per sé un motivo ampiamente sufficiente per minare seriamente qualsiasi attendibilità dal punto di vista dell'enciclopedia, in molti casi le dichiarazioni riportate non sono nemmeno frutto del diretto interessato ma sono mediate o studiate o scritte da qualche web social manager e non dai diretti interessati in prima persona. Non sono quindi attendibili come "dichiarazioni in prima persona", proprio perché quasi mai prodotti in proprio. Per non parlare dei casi in cui qualche social media manager maldestro ha creato dei seri problemi con dichiarazioni che il diretto interessato non si sarebbe mai sognato di fare... per cui, dal mio punto di vista, non essendoci alcuna garanzia che i post sui social siano davvero un'espressione diretta e non mediata della personalità in questione, la posizione è molto chiara: Fortemente contrario/a.--L736El'adminalcolico 14:15, 13 dic 2018 (CET)[rispondi]
Assolutamente contrario--Klaudio (parla) 15:18, 13 dic 2018 (CET)[rispondi]
Contrario pure io, per gli stessi motivi di L736E. --Domenico Petrucci (msg) 16:41, 13 dic 2018 (CET)[rispondi]
Ci manca anche quella, oltretutto si trovano profili dati come ufficiali che altri non sono che dei fake. Ho la vaga impressione che sull'attendibilità dei social si arrivi presto a WP:NEVE :-D --Kirk Dimmi! 17:25, 13 dic 2018 (CET)[rispondi]
spesso a riprendere le affermazioni dai social si cade nel WP:RECENTISMO. come già detto in precedenza, spesso i profili non sono verificati, sono gestiti dallo staff della figura celebre, i messaggi possono essere rimossi o, in alcuni casi, modificati. sempre meglio usare fonti terze. --valepert 20:29, 13 dic 2018 (CET)[rispondi]
Contrario. --Dimitrij Kášëv 20:33, 13 dic 2018 (CET)[rispondi]
Faccio una riflessione un po' estemporanea: che enciclopedia si fa coi social? --Vito (msg) 23:55, 13 dic 2018 (CET)[rispondi]

Dalle risposte che leggo, si sta discutendo di social senza nemmeno sapere come funzionano i social. Esistono le spunte per le pagine ufficiali, senza tener conto poi del resto (se è il profilo linkato dal sito ufficiale, direi che è il profilo ufficiale). Anzi, paraddosalmente, per le dichiarazioni della persona stessa, sono 100 volte più affidabili rispetto quello che riporta un giornalista che ha letto una agenzia, una fonte di terza mano. Per il resto, usiamo gli archive per un motivo, non è una scusa "possono essere cancellati", perché vale per ogni pagina di internet. Almeno i post lasciano una traccia minima in caso di modifiche. Poi eh, se vogliamo fare sempre le solite perdite di tempo e aspettare che il giornalista scriva un articolo dopo aver letto l'agenzia che riporta che il cantante X ha scritto su Facebook che l'album uscirà il giorno 20 dicembre e si chiama Pinco Pallo Xmas, faccamo pure. --Emanuele676 (msg) 02:57, 14 dic 2018 (CET)[rispondi]

Io da una tal riposta direi che si sta proponendo senza sapere cosa sia una enciclopedia. (all'uopo di A.S.) (Ecco, a cosa portano i social :)). Scusa ma, dici: Poi eh, se vogliamo fare sempre le solite perdite di tempo e aspettare..' Emanuele ma, ti prude il..dito se wikipedia non è aggiornata alle ultime news ? che poi, coi cantanti X che corrono di questi tempi, piu che inseguirne l'ultimo disco io seppellirei il cantante ma, questo purtroppo è un pov. Tornando al serio, Emanuele, esponi un non problema (quello dell'arrivare dopo: al più la tal agenzia di stampa riporta l'info il giorno dopo) e un vizio di fonte su come proporre l'info, dicendo che più che la persona nessuno è affidabile. Noi scriviamo il ministro ha detto che.., non Tria abbasserà le tasse. Non diamo affidabilità a quello che dice, diamo affidabilità al fatto che abbia detto. Questo distinguo è lo stesso dell'attendere (poco) che una testata ritenuta affidabile riporti che Tria su fb ha dichiarato che, referenziando la testata, non il post su fb. --☼Windino☼ [Rec] 08:05, 14 dic 2018 (CET)[rispondi]
(f.c.) "Un'agenzia di stampa o agenzia d'informazione (inglese: news agency oppure newswire) è un'organizzazione specializzata nel fornire un servizio d'informazione a vari tipi di media: giornali, riviste, emittenti televisive e radiofoniche e giornali online.". Secondo te perché gli articoli, soprattutto quelli che non riguardano la notizia del giorno, sono quasi identici fra uun giornale e un altro?
Il tuo esempio è poco attinente perché una notizia del genere non andrebbe messa su Wikipedia nemmeno se la pubblica Repubblica in prima pagina, ma sì, tu dici di aspettare che Repubblica scriva "Il ministro X ha annunciato su Facebook che ha licenziato Pinco Pallo perché sabotatore" per scrivere sulla pagina di Pinco Pallo "Il giorno 14/12 è stato licenziato dal ministro X perché secondo quest'ultimo sabotava le riforme" e inserire non il post su Facebook, ma l'articolo di Repubblica che embedda il post e poi inserisce le sue considerazioni POV (e poi perché Repubblica e non il Giornale? E il Fatto? E il Corriere? E la Stampa? E quell'articolo di quella testata minore ma più completo?). Ha davvero senso? --Emanuele676 (msg) 12:13, 14 dic 2018 (CET)[rispondi]
Emanuele, ti invito a rileggere WP:FONTI e soprattutto dove si parla di differenza tra "fonti primarie" e le altre fonti. E tranquillo, che i social li usiamo anche noi e sappiamo bene come funzionano. Proprio per questo, li riteniamo inattendibili.--L736El'adminalcolico 10:06, 14 dic 2018 (CET)[rispondi]
[↓↑ fuori crono][@ L736E]Però, se ci rifletti, @giornalista che cita/commenta @politico, È una fonte secondaria. Per cui non è il mezzo in sé a fare la fonte primaria o secondaria e decade pertanto il riferimento alla linea guida :) --Matitao (msg) 10:34, 14 dic 2018 (CET)[rispondi]
Volevo aspettare un terzo o magari un quarto intervento, ma mi limito a fare miei i due sopra. --Dimitrij Kášëv 10:15, 14 dic 2018 (CET)[rispondi]
[× Conflitto di modifiche]Premesso che trovo i social un pessimo modo di fare informazione per i motivi già detti da altri qua sopra (più altri ulteriori con cui non vi tedio perchè sono il mio POV), da molti commenti letti mi pare si faccia confusione fra il mezzo in sè (la rete sociale) e capacità del wikipediano di leggere, selezionare e "pesare" le fonti (della serie, se sei scemo da prendere per buono un profilo fake, il problema è ben più esteso e per me sei inadatto tout-court a scrivere su wikipedia). Ora, se Trump (o chi per esso) cinguetta che gli sta sulle sfere il paese X, questo non è enciclopedico per il solo fatto che è stato espresso su quel mezzo? A me non sembra, per quanto personalmente (mio POV) disapprovi questo modo di fare comunicazione oggi.
Era questa la "domanda" di cui al titolo della discussione. I social li consideriamo non-enciclopedici a priori, o bisogna valutare caso per caso ed avere la testa di saperli usare con le opportune (e lunghe) pinze? Sia ben chiaro che NON li frequento e NON mi interessa usarli, ma altrettanto NON mi piacciono i dictat a priori che considerano stupido l'utente e non in grado di dare un giudizio "intelligente" (a meno che il problema che si vuole aggirare sia proprio questo, ma allora mi preoccupo per altro...). --Matitao (msg) 10:30, 14 dic 2018 (CET)[rispondi]
(f.c.) Ecco, questo è un perfetto esempio. Che utilità ha per esempio linkare un articolo (e poi quale articolo? Uno italiano o uno americano? E di quale testata? Fox o CNN? NYT? Il The Washington Post?) che inserisce (embedda) al suo interno il tweet di Trump con cui licenzia X quando possiammo linkare direttamente il tweet di Trump visto che il licenziamento nel 99% è l'unica informazione enciclopedica e oggettiva? C'è un motivo a parte "Si è sempre fatto così" e "I social sono il male"?--Emanuele676 (msg) 12:13, 14 dic 2018 (CET)[rispondi]
Non è che tutti i tweet di Trump sono enciclopedici e meritano menzione, ma solo quelli che hanno un qualche effetto. In questo caso non sarebbe difficile trovare fuori da twitter le fonti. Se un tweet non ha nessuno effetto perchè riportarlo? --ValterVB (msg) 13:27, 14 dic 2018 (CET)[rispondi]
Se per questo nemmeno tutti gli articoli di Repubblica, dire che Twitter può essere una fonte non significa che tutti i tweet lo diventino. Rigiro la domanda, perché dovremmo basarsi sui giornali (ma ripeto, quali giornali) per definire se un qualcosa ha effetto ed enciclopedico? Se Pinco Pallo non è più ambasciatore all'ONU, per dire, la notizia è enciclopedica a prescindere dal fatto che Trump usi Twitter per annunciarlo e non la pagina della Casa Bianca, o dal fatto che i giornali (e mi ripeto, ma quali giornali? E quale giornale dovremmo linkare fra i vari che riportano il tweet di Trump?) lo dicano. E aggiungo, e se Trump usasse la pagina della Casa Bianca per twittare, cioè scrivere brevi messaggi, si potrebbe usare come fonte? E se su Twitter postasse un video invece di un tweet? E se questo video lo postasse su YouTube (peraltro, perché YouTube è accettabile come fonte, anche se è comunque un social?)? --Emanuele676 (msg) 14:29, 14 dic 2018 (CET)[rispondi]

[ Rientro] Quando si fa conoscenza non si possono dettare regole assolute in grado di contemplare ogni caso. Qualsiasi media, dal pizzino di carta al post su facebook, può, in generale, essere fonte.
. Escludere questa possibilità a-priori non fa buon gioco alla conoscenza.
Quindi: il blog ufficiale del politico X, così come la sua pagina ufficiale facebook o un twitt potranno fare testo di una sua dichiarazione. Saremo in questo caso in presenza di una fonte primaria (e ad essa sarebbe cmq preferibile una fonte secondaria)
In definitiva un social può avere rilevanza in base a cosa deve sostenere. Cum grano salis --ignis scrivimi qui 10:41, 14 dic 2018 (CET)[rispondi]

Sono d'accordo con Ignis, aggiungo che distinguendo fra fonti in rete e social, quest'ultimi solitamente servono esclusivamente per informazioni che sfiorano il recentismo, da prendere com le pinze a prescindere,se quello che si vuole inserire è rilevante, lo si ritroverà anche in una fonte secondaria e terza, altrimenti molto probabilmente siamo nel recentismo di rilevanza effimera, inutile per l'enciclopedia. Ricordiamo anche che wikipedia non è una fanzina.--Bramfab Discorriamo 15:55, 14 dic 2018 (CET)[rispondi]
Forse i social network non sono enciclopedici in sé, ma costituiscono una base o fonte per dichiarazioni/fatti che invece lo sono (sempre posto che lo sia anche il personaggio). Ad esempio: "tramite un post su [social network], il personaggio annuncia che...". --82.53.4.235 (msg) 16:27, 14 dic 2018 (CET)[rispondi]
Il "tramite un post X annuncia che" nel 99.9999% dei casi è di interesse per le agenzie di stampa, ma non per Wikipedia ("enciclopedia on line" è diverso da "servizio di news").--L736El'adminalcolico 20:41, 14 dic 2018 (CET)[rispondi]
[@ Bramfab] Dici di concordare con [@ Ignisdelavega] ma non mi sembra che diciate la stessa cosa. Aggiungo anche, a proposito di "recentismo" (e richiamo pure [@ L736E]) che non necessariamente in post su reti sociali riguarda l'attualità o è attuale: un saggista per es può fare un post commentando la filosofia aristotelica, la pittura rupestre o la musica di Mozart, tutti argomenti di certo non "recenti". Il post stesso può non essere recente rispetto al momento in cui viene usato come fonte: magari è un commento di uno storico scritto 5 anni fa su un evento di 50 anni fa. Ne consegue che l'equazione social=recentismo è totalmente sbagliata. --Matitao (msg) 21:16, 14 dic 2018 (CET)[rispondi]
come osservato da Matitao, io sono aderente alla sua posizione. Non si può escludere a-priori che un social possa essere fonte, lo si puo' escludere a-posteriori in relazione a casi concreti. E come detto sopra non ha senso, per la conoscenza, stabilire criteri così generali (i social non possono essere fonte) --ignis scrivimi qui 21:45, 14 dic 2018 (CET)[rispondi]
Occorre forse intendersi su cosa si intende per social. Se un saggista farà un post commentando la filosofia aristotelica, la pittura rupestre considererò quello che dice solamente se si tratta di un filosofo o di un archeologo e certamente prima o poi il suo pensiero sarà meglio espresso in qualche saggio. Viceversa se trovo un post di Saviano sulla pittura rupestre lo considererò alla stesa stregua di un post sempre sulla pittura rupestre scritto da Gattuso allenatore del Milano, ossia zero. In ogni caso su filosofia e pittura rupestre sempre meglio testi che in qualche modo passano anche sotto una revisione almeno redazionale.
Dipenda anche da cosa tratta il testo del social che si vuole utilizzare. Prendiamo per esempio questo blog: http://theropoda.blogspot.com , scritto e gestito da un paleontologo italiano noto ( e anche un poco ... particolare). Ci sono articoli in cui riporta/segnala info oggettive, tipo segnalazione di fossili ritrovati (per es. http://theropoda.blogspot.com/2018/12/moby-dichthyosaur.html ), altri in cui riporta idee/fanatsie sue su idee altrui (per es. http://theropoda.blogspot.com/2018/12/il-casuario-e-un-velociraptor-dei.html) e infine altri in cui ci sono solamente idee/fantasie sue (per es. http://theropoda.blogspot.com/2018/12/recensione-di-dinosaurs.html), spesso scritte per i suoi fans (anche per i questi casi ci sono fans ...). Ora nel primo caso il contenuto del blog può avere un valore per l'enciclopedia e solitamente mi indica la fonte a cui risalire, l'ultimo è uno dei tanti "pensamenti" originali che girano in rete, tanto scrivervi è praticamente gratis e non si è soggetti ad una peer review, il secondo caso è una via di mezzo, ma passerebbe una peer review?--Bramfab Discorriamo 00:09, 15 dic 2018 (CET)[rispondi]
[@ Ignisdelavega] Tu dici "non ha senso, per la conoscenza, stabilire criteri così generali (i social non possono essere fonte)" ma ti ricordo che WP:Fonti attendibili è esplicita nel merito: "Le pubblicazioni attendibili sono quelle con una struttura definita che consente il controllo delle informazioni e le revisioni editoriali", ossia esattamente quello che non si trova nei social. E non è un caso che WP:Collegamenti esterni addiritura vieti i "servizi di socializzazione". --L736El'adminalcolico 01:19, 15 dic 2018 (CET)[rispondi]
[@ L736E] non è perchè uno o più utenti hanno scritto una policy troppo restrittiva (e quindi non bene) allora tutta wikipedia deve bandire tutto cio' che non ha revisione editoriale. Il passo da te citato è mal scritto perchè manca la dicitura di regola (a fonte attendibile è di regola...)
L'attendibilità di una fonte va valutata caso per caso e non puo' essere esclusa apriori dettando regole a cui poi ovviamente (qui sopra ce ne è un esempio :-) ) gli utenti si attengono. La conoscenza si fa da un punto di vista sostanziale e non formale (la fonte puo' essere attendibile in sè o in relazione a un fatto e non se una regola dice che lo è) --ignis scrivimi qui 08:14, 15 dic 2018 (CET)[rispondi]
@Bramfab: un blog è sostanzialmente un sito personale, non una rete sociale, ma ok, per quanto ci riguarda è un posto dove ognuno scrive i suoi pensieri. Comunque dal tuo ragionamento mi pare di capire che ritieni vada considerato caso per caso, e non debba valere il "niente blog/social" a priori. Ovviamente siamo tutti d'accordo che se c'è una fonte migliore si usa quella migliore, ma non leggo una esclusione ex-ante. Ho capito male?
@L736E. Nota che sono vietati collegamenti esterni a reti sociali "salvo i casi in cui si tratti di canali di comunicazione ufficiali". In ogni caso si stava parlando di fonti (che devono giustificare una singola affermazione), non di generici collegamenti esterni che stanno a fondo pagina. Quanto a Wikipedia:Fonti_attendibili, contiene delle autocontraddizioni piuttosto sostanziali nei concetti che esprime in merito a fonti primarie e secondarie...
In generale mi sembra che questa pagine di "regole" siano talmente fumose e contraddittorie che vengono usate per sostenere qualunque tesi. Forse andrebbero coordinate e corrette. --Matitao (msg) 17:51, 15 dic 2018 (CET)[rispondi]
Intanto vorrei una risposta : quale fonte è quella che quando clicco mi si presenta una pagina di login obbligatoria per leggere ? e parlo della pagina ufficiale del ministro dell'interno, non di Denise Capezza, un gossip, una pagina facebook. --☼Windino☼ [Rec] 00:34, 16 dic 2018 (CET)[rispondi]
Sicuramente non Facebook, visto che ti permette di leggere lo status, con un banner fastidioso ma lo puoi leggere. Nemmeno Twitter, che non ha neppure il banner. Forse Il Corriere dopo 10 articoli letti al mese? Il Sole 24 ore dopo 20 articoli al mese? Gli articoli di approfondimento di Repubblica e La Stampa? Tutti i vecchi articoli del Corriere che ora sono in archivio e dietro paywall? E oltre al login, devi pure pagare. Oppure usiamo un archive, sul limite del legale, mentre coi social è tutto più facile. --Emanuele676 (msg) 00:44, 16 dic 2018 (CET)[rispondi]
No, non facebook. Avevo provato con la pag del ministro dell'interno. Cliccando continua a leggere ti propone l'iscrizione inibendo la pagina. E ad ogni modo la questione del semi-chiuso è un di più, un off-topic, nella discussione. Ma con una premessa simile un social dovrebbe essere inibito proforma--☼Windino☼ [Rec] 06:52, 16 dic 2018 (CET)[rispondi]
(f.c.) Basta non cliccare su continua a leggere e continuare a leggere. Ma sì, è un off-topic, si discute di vietare tutti i social, parlare di "un social blocca parzialmente alcune pagine" è totalmente OT, sarebbe come dire che bisogna vietare tutti gli articoli di giornale perché ildolomiti.it ha pubblicato una bufala. --Emanuele676 (msg) 17:59, 16 dic 2018 (CET)[rispondi]

Contrario. E sarà bene anche iniziare a rivalutare l'attendibilità di diversi articoli di testate nazionali, che sempre più diventano un megafono che riproduce, spesso sfalsando le frequenze, la supposta voce della supposta rete. Insomma prima riusciamo a rompere il paradigma "articolo di giornale = affidabile" meglio è. In altre wiki si è già posto il problema di testate inaffidabili. --Ripe (msg) 12:43, 16 dic 2018 (CET) PS: di questo forse non ce ne sarebbe bisogno se si ricordasse che "fonte terza" non vuol dire "fonte imparziale" ma, appunto, fonte terza. E la maggior parte degli articoli di giornale sono fonti secondarie, non terze, anche se vedo spesso diversi wikipediani (alcuni, ahimé, che dovrebbero essere wikipediani "esperti"), commettere questo gravissimo errore.[rispondi]

Contrario in linea di massima, soprattutto se consideriamo che le fonti servono anche per stabilire la rilevanza enciclopedica del soggetto di una voce. Non possiamo basare questa valutazione sul numero di post su Facebook o sul numero di follower su Twitter. X-Dark (msg) 15:48, 16 dic 2018 (CET)[rispondi]
Ma è chiaro che si discute se vietare COMPLETAMENTE i social? Ma cosa c'entra "Non possiamo basare questa valutazione sul numero di post su Facebook o sul numero di follower su Twitter"? Non possiamo nemmeno farlo in base al numero di articoli di giornale, che facciamo, vietiamo tutti i giornali? Quindi secondo ripepette devono essere vietati i giornali come fonti perché alcuni articoli sono inaffidabili? Secondo X-Dark devono esere vietati i giornali perché non basta la quantità per la rilevanza enciclopedica? Se la risposta è no, allora è no pure per i social. --Emanuele676 (msg) 17:59, 16 dic 2018 (CET)[rispondi]
Chiedo allora a [@ Emanuele676] se è chiaro che stiamo scrivendo una enciclopedia. Mi chiedo quindi quale informazione enciclopedica preziosa e rilevante sia riportata solo su Twitter o su una pagina Facebook e non altrove. Se il cantante Pinco Pallo fa un concerto che è stato davvero rilevante allora qualche giornale o qualche critico ne avrà pure parlato, non è possibile che se ne trovi traccia solo su Facebook. Poi ovvio, è sempre difficile formulare regole assolute e perentorie, ma "in linea di massima" sono contrario ad usare i social media come fonte. X-Dark (msg) 20:09, 16 dic 2018 (CET)[rispondi]
A parte che no, non è detto che tutti i tour di tutti i cantanti presenti su Wikipedia abbiano un articolo su giornali enciclopedifici, è irrilevante come discorso, bisogna dimostrare che non c'è nessuna informazione enciclopedica su nessun social (Quali social, poi? YuoTube? LinkedIn? I blog? Fin dove ci allarghiamo nel divieto?), non che alcune informazioni presenti sui social sono irrilevanti, pure Repubblica, per dire, in sé non contiene nessuna informazione enciclopedica che non sia presente pure su altri giornali. Sei favorevole quindi a vietare i link a Repubblica? Non credo. Anzi, ti rigiro la domanda, perché bisogna costringere a linkare una fonte secondaria quando è possibile linkare una fonte primaria? --Emanuele676 (msg) 20:23, 16 dic 2018 (CET)[rispondi]
Perché c'è scritto qui. Comunque non ho capito i tuoi interventi e ti chiedo gentilmente di cambiare modo di discutere perché la stai buttando in caciara e così ammazzi ogni dialogo. --Ripe (msg) 20:29, 16 dic 2018 (CET)[rispondi]
(f.c.) [@ Matitao] Ripeto si dovrebbe valutare sito per sito e incrociarlo con la valutazione dell'informazione che si vuole ottenere e per fontare l'enciclopedia. I blog e i siti personali IMO possono essere utili per raccogliere idee e indicazioni di fonti come in questo caso su cui operare e poi eventualmente trasportare in wiki, come fonte lo userei solamente al più per virgolettati o parafrasi accompagnate dall'osservazione "secondo Elena Cattaneo".
Viceversa questa pagina  di facebook che aiuta a capire qualcosa in più sul motivo della scrittura dell'articolo della Cattaneo non la ritengo fonte, al contrario questo blog, che è lincato nella medesima pagina di fb é IMO una fonte utilizzabile per due ragioni: 1)autorevolezza nel suo campo dell'autore, 2) blog legato ad una azienda editoriale per la quale la necessità di curare la qualità dei contenuti e loro neutralità è un'esigenza vitale, quindi buona probabilità di autorevolezza nei contenuti.--Bramfab Discorriamo 23:06, 16 dic 2018 (CET)[rispondi]
Nella pagina linkata c'è un bel esempio di affermazione che può essere fontata anche da un social. "Parimenti, dire che «D'Alema è sempre stato considerato un "figlio del partito"» significa riportare un'opinione o interpretazione che può non essere condivisa. Quindi - purché sia enciclopedica - bisogna specificare a chi appartiene e da dove è stata tratta." --Emanuele676 (msg) 01:30, 17 dic 2018 (CET)[rispondi]
[@ Windino]Concordo che la richiesta di login per la semplice consultazione deve precludere l'uso come fonte, in quanto non garantisce una universale verificabilità. È un aspetto che non avevo preso in considerazione, ma penso dipenda anche dalle impostazioni del profilo social del singolo utente.
[@ Ripepette]Concordo che "articolo di giornale <> affidabile". Non solo spesso i giornali falsano "la supposta voce della supposta rete", ma proprio falsano e deformano la realtà facendo da megafono a interessi particolari. A proposito di fonti primarie/secondarie ti segnalo che in merito alla priorità WP:FONTI pare dire l'opposto di WP:ATTENDIBILI.
[@ Bramfab] condivido i tuoi appunti e l'importanza di una corretta attribuzione delle affermazioni (="tizio dice che..."). Un po' meno -e in questo seguo Ripe- che per "una azienda editoriale curare la qualità dei contenuti e loro neutralità è un'esigenza vitale, quindi buona probabilità di autorevolezza". Tutti i media sono portatori d'interessi più o meno sotterranei: alcuni sono più bravi di altri a camuffarli sotto mentite spoglie, ergo, IMO tutto va ponderato. In questo, il post sul social o sul blog è più diretto e meno "mediato", quindi dovrebbe rispecchiare meglio l'idea/opinione del suo autore.
Condivido con X-Dark e Emanuele676 che discorsi assoluti non se ne possono fare. Per una citazione o una opinione un social può andare, mentre par altre cose meno. --Matitao (msg) 11:30, 17 dic 2018 (CET)[rispondi]
Il titolo di questa discussione è piuttosto fuorviante, vabbè.
Sul "tanto vale citare direttamente i tweet", capisco il sentimento visti molti articoli che non fanno che infiorettare o cucire insieme un brodo di tweet a mo' di intervista senza nessun senso critico, ma non concordo in generale. Reuters per esempio ha un'utile rubrica giornaliera "Trump on Twitter" (esempio del 22 ottobre) e può essere citata come "prova" di un tweet (ancorché non della sua rilevanza) offrendo vari vantaggi fra cui 1) il disclaimer in cui si dice che non è stato verificato nulla, 2) la preservazione neutrale anche di ciò che altrove sparisce, 3) non necessità di JavaScript, 4) assenza di commenti o altri contenuti poco consoni di altri utenti. (Lo stesso fa ANSA con certi politici italiani.)
Per il resto concordo con Bramfab: mettere scritti e documenti seri in Facebook o Twitter prima che altrove è lazzaroneria, ma purtroppo succede... e per alcuni diventano il sito personale ufficiale. Allo stesso modo, non tutti i siti personali sono issofatto personalistici, perché c'è chi li usa anche per scopi professionali o istituzionali.
Insomma: scartare o accettare una fonte solo per il dominio in cui si trova o il software che usa è una scorciatoia suadente ma non sostenibile. Nemo 08:47, 18 dic 2018 (CET)[rispondi]
[@ Nemo_bis]Il titolo è sintetico e "attrattivo". La risposta prevalente alla domanda, come emersa dalla discussione fra i partecipanti-non-meteore, mi sembra sia "dipende", con tutti i distinguo e le cautele del caso. Ed è già rilevante che non sia, piuttosto un no tranchant. --Matitao (msg) 10:51, 18 dic 2018 (CET)[rispondi]
Che la risposta prevalente sia "dipende" mi sembra un'alterazione paurosa di quello che è stata questa discussione: c'è stata una valanga di contrari no tranchant, praticamente nessun , pochissimi dipende, e giusto qualche altra osservazione di carattere più generale. --Ripe (msg) 11:06, 18 dic 2018 (CET)[rispondi]
Forse se riusciamo a definire e distinguere in modo tranchant i social dal resto della rete, o viceversa, riusciremo a capirci meglio tra di noi su come usare e non usare le fonti in rete.--Bramfab Discorriamo 13:16, 18 dic 2018 (CET)[rispondi]
Taglierei subito la testa a facebook (e circostanze simili): un sito che obbliga ad una registrazione (e logicamente nome e cognome) da cui un vincolo di accessibilità qualora io usi un pc terzo (biblioteca e co) non può essere considerato come fonte. Questo e solo ciò basterebbe già a tirare una riga. Ops mi ero già espresso in merito, scusate--☼Windino☼ [Rec] 17:16, 30 gen 2020 (CET)[rispondi]