What It Is (Mark Knopfler)

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What It Is
singolo discografico
ArtistaMark Knopfler
Pubblicazione4 settembre 2000
Durata3:33 (singolo)
4:57 (album)
Album di provenienzaSailing to Philadelphia
GenereRoots rock
EtichettaMercury Records
ProduttoreMark Knopfler
Mark Knopfler - cronologia
Singolo precedente
(1996)
Singolo successivo
(2001)

What It Is è un brano musicale di Mark Knopfler, pubblicato come singolo nel 2000; è inoltre la traccia d'apertura dell'album Sailing to Philadelphia[1].

Il testo del brano, particolarmente evocativo, è ambientato a Edimburgo; l'ultima strofa contiene dei riferimenti alla canzone tradizionale scozzese Wee Willie Winkie e alla vicenda del mercante londinese Nathaniel Bentley, detto Dirty Dick, vissuto fra il XVIII e il XIX secolo[1].

Il pezzo, affermatosi come uno dei brani più rappresentativi di Knopfler, è stato eseguito molto spesso dal vivo[1]; per interpretare la canzone in studio, il musicista ha scelto una Schecter Custom Stratocaster, mentre in concerto predilige una Fender Stratocaster[2]. Il brano arriva terzo in Italia, quarto in Spagna e decimo in Norvegia.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. What It Is (Radio edit) – 3:33
  2. The Long Highway – 3:46
  3. Let's See You – 4:21
  4. Camerado – 2:58

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (2000) Posizione
massima
Belgio (Fiandre)[3] 61
Belgio (Vallonia)[3] 65
Francia[3] 56
Germania[3] 81
Italia[3] 3
Norvegia[3] 10
Paesi Bassi[3] 38
Spagna[3] 4
Svizzera[3] 38

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Nannini e Ronconi, pp. 162-163.
  2. ^ (EN) Jean-François Convert, Ingo Raven, Gear on album "Sailing to Philadelphia", su mk-guitar.com, Mark Knopfler Guitar – More Knowledge of the Guitar. URL consultato il 14 aprile 2014 (archiviato il 14 aprile 2014).
  3. ^ a b c d e f g h i (NL) Mark Knopfler - What It Is, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 19 maggio 2015.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Andrea Del Castello, Mark Knopfler. Il crogiolo dei generi culturali, Lanciano, Move Editore, 2005, ISBN non esistente.
  • Giulio Nannini, Mauro Ronconi, Le canzoni dei Dire Straits, Milano, Editori Riuniti, 2003, ISBN 88-359-5319-7.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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