Vossloh G6

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Vossloh G6
Locomotiva Diesel
Locomotiva G6 di VPS a InnoTrans 2010
Anni di costruzione 20082017[1]
Anni di esercizio dal 2010
Quantità prodotta * G6: 133
  • G6 MS: 1
Costruttore Vossloh presso Kiel
Dimensioni 10.350 mm x 3.080 mm x 4,225 mm
Massa vuoto 60–67,5 t (59,1–66,4 tonnellate lunghe; 66,1–74,4 tonnellate corte)
Rodiggio Bo'Bo'
Diametro ruote motrici Da 1.000 a 920 mm
Tipo di trasmissione Voith L3r4z(s)eU2
Potenza oraria 671 kW (900 CV)
Sforzo trazione massimo da 194 a 219 kN
Velocità massima omologata 40–80 km/h
Alimentazione gasolio
Tipo di motore Cummins QSK23 o Caterpillar C27 o MTU 12V 1600 R50

Le Vossloh G6 è una locomotiva di manovra diesel-idraulica. Secondo gli standard UIC, è la prima locomotiva del programma di quinta generazione di Vossloh. La G6 è il successore della MaK/Vossloh G765, una locomotiva MaK di terza generazione ancora in commercio negli anni 2000.

A Innotrans, nel 2012, è stata presentata una versione munita di motore diesel da 350 kW e con trasmissione elettrica, con varianti aggiuntive proposte, tra cui la versione monomotore, ibrida e alimentata a batteria.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La prima locomotiva della classe venne presentata in occasione della manifestazione InnoTrans, nel 2008. La compagnia Verkehrsbetriebe Peine-Salzgitter (VPS) fu la prima a ordinare questa tipologia di locomotiva, acquistandone 18 esemplari nell'aprile 2010, con un contratto valutato a circa 25 milioni di euro; l'acquisto avvenne in ottica di un programma di sostituzione della loro flotta. La prima locomotiva per VPS venne esposta a InnoTrans 2010, insieme agli altri nuovi membri della famiglia di 5ª generazione.

Nel 2012, sempre a Innotrans, Vossloh espose una versione diesel-elettrica multimotore, il G6 ME; Il progetto utilizzava due motori per autocarri da 350 kW, conformi agli standard sulle emissioni Euro 97/68 IIIB (Euro 5) con altre specifiche principali invariate; anche lo stesso telaio, cabina, freni e comandi erano i medesimi della versione idraulica diesel. Vennero inoltre presentate altre varianti del design della trasmissione elettrica, incluse una a motore singolo (350 o 700 kW) e ibrida (350 kW con una batteria per l'accumulo di energia elettrica) e una versione non diesel G6 Akku con batteria elettrica e dispositivi di accumulo di energia elettrica.

Un secondo importante ordine per 16 locomotive G6 (e 4 DE12 e 2 DE18) venne effettuato da BASF nel dicembre 2011. All'inizio del 2014 la prima locomotiva dotata del nuovo motore MTU 12V 1600 R50 entrò in servizio presso BASF Ludwigshafen.[2]

La certificazione per l'impiego sulla rete ferroviaria francese venne concessa nel 2014.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ B4-115/19, in Bundeskartellamt, Bundesministerium für Wirtschaft und Klimaschutz, 27 aprile 2020, pp. 110–111. URL consultato l'8 gennaio 2023.
  2. ^ FIRST mtu SERIES 1600 LOCOMOTIVE ENGINES GO INTO SERVICE, in MTU Friedrichshafen, 24 febbraio 2014. URL consultato il 15 settembre 2022.
  3. ^ Keith Barrow, Vossloh G6 gains French certification, in International Railway Journal, 13 maggio 2014. URL consultato il 15 settembre 2022.

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