Volusio Venusto

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Volusio Venusto (latino: Volusius Venustus; ... – ...; fl. 326-370) è stato un funzionario e nobile romano, più volte legato senatoriale presso l'imperatore Giuliano.

Venusto
Legato senatoriale romano
Preturavicarius Hispaniarum dal 362 al 363
Procuratoretra il 326 e il 333, fu corrector Apuliae et Calabriae,

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Secondo una ricostruzione risalente a Otto Seeck e basato su di un brano dei Saturnalia di Macrobio,[1] Venusto sarebbe il padre di Virio Nicomaco Flaviano, cognato di Lucio Aurelio Avianio Simmaco e dunque zio del famoso oratore Quinto Aurelio Simmaco; una interpretazione successiva distingue invece due personaggi, il corrector Apuliae da una parte, e il vicarius Hispaniarum padre di Virio Nicomaco Flaviano.[2]

Volusio Venusto nacque probabilmente a Canosa,[3] dove fece erigere un monumento dedicato a Costantino I e ai suoi due figli cesari, poi andato perduto. Sotto il regno di Costantino I, probabilmente tra il 326 e il 333, fu corrector Apuliae et Calabriae, cioè governatore di una regione italiana.

Nel 362, Volusio Venusto rappresentò il Senato romano - insieme a Lucio Turcio Aproniano Asterio, Clodio Ottaviano e Aradio Rufino - in una delegazione presso l'imperatore Giuliano ad Antiochia, e ricevette dall'imperatore l'incarico di vicarius Hispaniarum, governatore della Spagna (362-363).[4] Nel 370 ricoprì nuovamente l'incarico di legato senatoriale, assieme a Vettio Agorio Pretestato e a Minervio, presso l'imperatore Valentiniano I, cui chiesero con successo di non sottoporre a tortura i senatori coinvolti nei processi di Massimino.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Macrobio, I 5,13.
  2. ^ Marina Silvestrini, "Epigraphica", in Marcella Chelotti e Mario Pani, Epigrafia e territorio, politica e società: temi di antichità romane, Edipuglia srl, 1999, ISBN 8872282403, pp. 128-130.
  3. ^ Chelotti.
  4. ^ Ammiano Marcellino, xxiii 1,4.
  5. ^ Ammiano Marcellino, xxviii 1,24-25.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ammiano Marcellino, Storie
  • Macrobio, Saturnalia
  • Marcella Chelotti, Vincenza Morizio, Marina Silvestrini, Francesco Grelle, Mario Pani, Le epigrafi romane di Canosa, Edipuglia srl, 1990, ISBN 8872280656, pp. 21-23.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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