Virginie Demont-Breton

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Virginie Demont-Breton fotografata da Pierre Petit, 1900 ca.

Virginie Demont-Breton (Courrières, 26 luglio 1859Parigi, 10 gennaio 1935) è stata una pittrice francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlia Jules Breton, apprese in famiglia i primi insegnamenti pittorici e grazie a suo padre fu presentata ad altri pittori, tra cui Rosa Bonheur che divenne un modello e un mentore per Virginie. [1]

La sua carriera artistica iniziò molto presto: a quattordici anni realizzò il suo primo dipinto. [2]

All'età di vent'anni espose al Salon dove ricevette una menzione d'onore e, quattro anni dopo, vinse una medaglia d'oro all'International Colonial and Export Exhibition di Amsterdam. Sposò il pittore Adrien Demont nel 1880.

Nel 1890, lei e suo marito si trasferirono a Wissant, un piccolo villaggio sulla Côte d'Opale, dove costruirono una villa, progettata dall'architetto belga Edmond De Vigne, chiamata il "Typhonium", in stile neo-egizio classificata monumento storico dal 1985.[3]

Demont-Breton espose le sue opere al Museo della Scienza e dell'Industria, e alla World's Columbian Exposition del 1893 a Chicago, in Illinois.[4]

Ricoprì il ruolo di presidente dell'Unione delle donne pittrici e scultrici dal 1895 al 1901. [5]

Con Hélène Bertaux si batté nel tentativo di aprire l' École des Beaux-Arts anche alle studentesse, (riuscendo a raggiungere l'obiettivo nel 1897) e di aprire la possibilità alle donne di partecipare al Prix de Rome.[6] Fu la seconda donna ad essere decorata con la Légion d'honneur [7] .Nel 1913 fu eletta all'Accademia reale di belle arti di Anversa e l'anno successivo divenne ufficiale della Legion d'onore.

Inizialmente dipingeva ritratti e scene storiche ma, dopo essersi trasferita a Wissant, cominciò a dipingere i pescatori e le loro famiglie in uno stile realistico.

Uno dei suoi quadri, L'Homme Est en Mer , venne dipinto Vincent van Gogh nella sua personale maniera .

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Dama della Legion d'onore - nastrino per uniforme ordinaria
Ufficiale dell'Ordine della Legion d'onore (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gaze, Delia. "Dictionary of Women Artists: Artists, J-Z." Fitzroy Dearborn Publishers 1 (1997): 449.
  2. ^ Waller, Susan. "Fin de partie: A Group of Self-Portraits by Jean-Léon Gérôme." Nineteenth-Century Art Worldwide 9, no. 1 (2015): 297-308.
  3. ^ (FR) Villa Le Typhonium, su Base Mérimée, Ministère français de la Culture.
  4. ^ K.L. Nichols, French Women Painters: 1893 Chicago World's Fair and Exposition, su arcadiasystems.org. URL consultato il 24 July 2018.
  5. ^ Garb, Tamar. "Sisters of the Bush." Yale University Press, 1994, 14-18.
  6. ^ Radycki, Diane. "“Pictures of Flesh”: Modersohn-Becker and the Nude." Woman's Art Journal; Fall/Winter2009 30, no. 2 (2009): 3-14.
  7. ^ (FR) Base Léonore, su leonore.archives-nationales.culture.gouv.fr.
  8. ^ (FR) La plage, su www.musee-orsay.fr.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) Michèle Moyne-Charlet, Anne Esnault e Annette Bourrut Lacouture, Visages de Terre et de Mer - Regards de peintres à Wissant à la fin du 19è siècle, Silvana Editoriale, 2014.
  • (FR) Yann Gobert-Sergent, Virginie Demont-Breton (1859-1935), Peintre et témoin de la vie des marins de la Côte d’Opale, in Revue Boulogne et la Mer, n. 14, luglio 2008.
  • Lee Bacon, A Painter of Motherhood. Virginie Demont-Breton. Chevalière de la Légion d'Honneur, in The Century Illustrated Monthly Magazine, vol. 53, Scribner & Company, pp. 210-215.
  • Annette Bourrut-Lacouture, Virginie Demont-Breton (1859-1935) peintre de Wissant. La famille, la mer et les mythes fin de siècle, in Bononia, n. 19, 1991.
  • Annette Bourrut-Lacouture, "Virginie Demont-Breton (1859-1935) peintre de Wissant. La famille, la mer et les mytes fin de siècle", Bononia, n. 19, 1991, pagine 36-45.

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