Villa La Vigna

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Villa La Vigna
Facciata
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneEmilia-Romagna
LocalitàNoceto
Indirizzostrada della Vigna
Coordinate44°48′29.71″N 10°07′54.74″E / 44.808253°N 10.131871°E44.808253; 10.131871
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzioneXVIII secolo
Stileneoclassico
Realizzazione
ArchitettoEnnemond Alexandre Petitot
Proprietariofamiglia Adami
CommittenteAlessandro III Sanvitale

Villa La Vigna, nota anche come villa Sanvitale,[1] è un edificio in stile neoclassico situato in strada della Vigna in località Vigna a Noceto, in provincia di Parma.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Stemma dei Sanvitale

La villa fu costruita nei primi anni del XVIII secolo per volere del conte Alessandro III Sanvitale,[2] al centro di una vasta tenuta agricola di 505 biolche;[3] all'interno dell'edificio fu realizzato anche un piccolo oratorio dedicato a sant'Eustachio, consacrato solennemente il 3 settembre del 1730 dall'arciprete di Noceto Francesco Bolsi.[2]

Nella seconda metà del secolo i Sanvitale incaricarono l'architetto Ennemond Alexandre Petitot del progetto di ampliamento della struttura, cui furono aggiunte due ali laterali.[3]

La struttura appartenne a lungo alla casata,[3] ma fu successivamente alienata più volte, per essere infine acquisita intorno al 1980 dalla famiglia Adami, che la ristrutturò completamente.[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'ampio parco si estende tra il rio Sanguinaro e via Bombodolo; la villa è raggiungibile attraverso un viale rettilineo in asse con l'ingresso.[2]

Villa[modifica | modifica wikitesto]

Retro

La villa è costituita da un corpo centrale sviluppato su una pianta a C, affiancato da due lunghe ali laterali speculari.[3]

La simmetrica facciata dell'avancorpo principale, interamente intonacata, si eleva su due livelli fuori terra separati da una fascia marcapiano; al centro è collocato l'ampio portale d'ingresso, delimitato da una cornice e affiancato da quattro finestre per parte; al primo piano è posta nel mezzo una portafinestra incorniciata, sormontata da una lunetta contenente un altorilievo in terracotta, che si ripete anche nelle due aperture adiacenti; in sommità corre un cornicione modanato in aggetto;[2] sopra a quest'ultimo, si eleva nel mezzo un'altana, caratterizzata dalla presenza di un'apertura centrale delimitata da una cornice, affiancata da due nicchie rettangolari e da due finestre cieche; a coronamento si staglia un ampio frontone triangolare, contenente un grande stemma.[3]

La due ali laterali, anch'esse elevate su due livelli fuori terra, presentano da ogni parte una successione di otto finestre allineate, che, sommate a quelle del corpo centrale, portano a 25 il numero di aperture della facciata;[3] sulla destra, in corrispondenza dell'oratorio di Sant'Eustachio, si erge dal tetto un piccolo campanile a vela, coronato da una croce e da una banderuola in ferro battuto, decorata con lo stemma dei Sanvitale.[2]

Oratorio di Sant'Eustachio[modifica | modifica wikitesto]

Il piccolo oratorio a navata unica, collocato all'interno della villa, è accessibile sia dalla zona padronale sia direttamente dall'esterno, attraverso una porticina aperta sul retro dell'edificio.[2]

All'interno l'aula è caratterizzata dalla presenza di un monumentale matroneo neoclassico, retto da tre colonne doriche; il presbiterio accoglie l'altare maggiore, sormontato dalla pala raffigurante Sant'Eustachio.[2]

Il luogo di culto conserva un pregiato messale risalente al 1740, oltre ad antichi arredi e paramenti.[2]

Parco[modifica | modifica wikitesto]

La villa è preceduta da un lungo viale alberato, che si conclude in un'ampia cancellata; di fronte alla facciata si sviluppa un giardino ricco di alte alberature; sul retro si estende il parco, al cui interno si trova un lago, circondato sulle rive da numerose piante.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Noceto: per ville, su vacanze.itinerarionline.it. URL consultato il 3 ottobre 2018.
  2. ^ a b c d e f g h i j Mariagrazia Manghi, L'oratorio dei Sanvitale - un gioiello dedicato a Sant'Eustachio, in Gazzetta di Parma, 19 settembre 2018.
  3. ^ a b c d e f Noceto (PDF), su nocetoweb.net. URL consultato il 3 ottobre 2018.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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