Utente:Pina Gatto/Sandbox
| Case Gazzoli frazione | |
|---|---|
| Localizzazione | |
| Stato |  Italia
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| Regione |  Emilia-Romagna
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| Provincia |  Piacenza
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| Comune |  Pianello Val Tidone
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| Territorio | |
| Altre informazioni | |
| Cod. postale | 29010 |
| Prefisso | 0523 |
| Fuso orario | UTC+1 |
| Patrono | Beata Vergine Addolorata |
Case Gazzoli è una frazione del comune italiano di Pianello Val Tidone in provincia di Piacenza. La frazione si trova in val Chiarone, in zona collinare, a circa 3 Km dal comune di appartenenza. Più precisamente Case Gazzoli è situata sulla riva sinistra del torrente Chiarone, affluente del fiume Tidone.
Il territorio della val Chiarone è prevalentemente agricolo o lasciato a bosco ed è attualmente divenuto meta di turismo da parte di cittadini provenienti soprattutto dalle vicine provincie di Milano e Pavia.
Case Gazzoli mantiene vocazione prettamente agricola ed è costituita da un gruppo di case e da un complesso, anticamente denominato Case degli Orsi di Gazzoli[1]), separati tra loro dal Rio Gazzoli, piccolo torrente affluente del Chiarone.
Il toponimo Gazzoli (come Gazzo, Gazzolo, Gaccio, ecc.) viene fatto derivare[2]) dal longobardo gahagi, latinizzato in Gagium o Gazium, che significa terreno o bosco recintato e riservato.
Le abitazioni tradizionali del luogo avevano struttura in muratura di pietra calcarea intonacata e solai con travi lignee e pianelle di cotto. Alcuni edifici hanno subito severe modifiche nel corso degli anni, ma è tuttora riconoscibile l'antica struttura del borgo.
L'abitato non risulta legato ad eventi storici di rilievo[3]), ma le sue origine sono certamente precedenti al XVIII secolo, come attestano alcune mappe del feudo del conte Giramonte dal Verme[4]).
Case degli Orsi di Gazzoli[modifica | modifica wikitesto]
Il complesso è situato lungo la riva sinistra del torrente Chiarone. Non è presente una datazione certa, ma alcune sue caratteristiche(corte chiusa, torre, cinta muraria) fanno pensare ad un centro fortificato, originariamente non di architettura spontanea. I principali documenti che permettono di ottenere alcune informazioni storiche sono le visite pastorali relative all'Oratorio[5]), le mappe già citate e il catasto napoleonico[6]). Il nome "Case delli Orsi di Gazzuoli", presente nelle mappe settecentesche[7]), deriva dal nome della famiglia che vi abitava. Il cognome Orsi era già presente negli Estimi Rurali Farnesiani[8]relativi ai comuni di Pianello Val Tidone, Fravica e Gabbiano (antichi comuni confinanti, Case Gazzoli era situata nel comune di Gabbiano, al confine quello di Pianello). Un documento del 1647[9]) riporta che Ranuccio II Farnese aveva concesso la carica di "Assistente Sergente maggiore dele mlizie da piedi della Valtidone" a un certo Girolamo Orsi, in seguito ai suoi servigi resi durante una battaglia a Sabbioneta. Non si è però certi del legame tra gli Orsi di Case Gazzoli e Girolamo Orsi.
L'oratorio[modifica | modifica wikitesto]
L'oratorio di Case Gazzoli risale alla fine del XVIII secolo. Fu voluto dalla famiglia Orsi[10]), poiché all'epoca gli abitanti dovevano recarsi a piedi alla chiesa di Gabbiano.
[[Categoria:Pianello Val Tidone]]
- ^ Cinieri Valentina, Un’abitazione a Case Gazzoli (PC), In Id. Patrimonio edificato diffuso. Un approccio sostenibile alla conservazione e alla gestione, CLU, Pavia, 2014, pp. 209-246.
- ^ Berruti G, Villaggi, fortezze, boschi in alta Valtrompia e in alta Valcamonica tra il VI e X secolo, s.n., s.l., 2010.
- ^ Calegari Anita, Case Gazzoli. Storia di una località, non pubblicato, 1995.
- ^ Archivio di Stato di Parma Ufficio dei confini, busta 271, disegno n. 1026 e Raccolta mappe e disegni, vol. 24 n.21.
- ^ Archivio di Stato di Piacenza Visite pastoriali della Diocesi Piacenza-Bobbio, B.03-06.
- ^ Archivio di Stato di Piacenza Cessato catasto, sez. A, f.2.
- ^ Archivio di Stato di Parma Ufficio dei confini, busta 271, disegno n. 1026 e Raccolta mappe e disegni, vol. 24 n.21.
- ^ Archivio di Stato di Piacenza.
- ^ Archivio di Stato di Parma Patenti, vol. 37 n. 190.
- ^ Calegari Anita, Case Gazzoli. Storia di una località, non pubblicato, 1995.