Utente:Gianpietro72/sandbox

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Raccoglie i termini inerenti alla tecnologia, ai materiali, alle lavorazioni, quando strettamente connesse all'attività di progettazione, industrializzazione, manifattura e produzione di oggetti d'uso, inerenti i campi del design e del disegno industriale.

A[modifica | modifica wikitesto]

acero
albero della famiglia delle latifoglie, di altezza da 1 a 30 metri, molto diffuso in tutto l'emisfero boreale. Il legno di acero è molto utilizzato in diversi campi dell'industria: dagli skateboard alla costruzione di strumenti musicali. Molto apprzzato per costruire manici di chitarra elettrica o fasce laterali, fondo e manico per gli strumenti ad arco, nonché strumenti a percussione, in particolare i tamburi.
acrilico
il termine acrilico è utilizzato nell'industria tessile per indicare le fibre sintetiche prodotte a partire da acrilonitrile, monomero che costituisce almeno l'85% delle unità ripetitive nella catena polimerica. Indica anche una classe di vernici sintetiche basata su resine acriliche. Talvolta il termine è utilizzato anche per utilizzare materie plastiche basate su resine acriliche, come il polimetilmetacrilato più comunemente noto col suo nome commerciale più diffuso, plexiglas.
acetato
sigla AC, fibra d’acetato di cellulosa di cui tra il 74% e il 92% dei gruppi ossidrilici è acetilato.
AC
sigla del diacetato di cellulosa, più noto col semplice nome di acetato (vedi).

B[modifica | modifica wikitesto]

betulla
albero a fogliame caduco che può raggiungere i 15–30 m di altezza. La specie più diffusa è la Betula pendula. Il legno di betulla è molto usato nell'industria del mobile sia come legno massiccio che sotto forma di pannelli di un pregiato compensato. Particolarmente apprezzato ed utilizzato è il legno di betulla finlandese, in virtù delle sue ottime proprietà meccaniche indotte dalla crescita lenta nel freddo ambiente scandinavo.[1]

C[modifica | modifica wikitesto]

CAD
acronimo di Computer Aided Design, cioè progettazione assistita dal calcolatore, indica una categoria di software orientati alla computer grafica a supporto dell'attività di progettazione (dall'inglese design). I CAD orientati all'industria e al settore meccanico vengono anche detti MCAD. Talvolta l'acronimo CAD può anche riferirsi al termine Computer Aided Drafting, ovvero disegno tecnico assistito dal calcolatore, indicando in questo caso una categoria di software dedicata a questa attività.
CAM
acronimo dell'inglese Computer Aided Manufacturing, ovvero fabbricazione assistita dal calcolatore, è il nome generico dei software che traducono un modello digitale CAD (2D o 3D) in istruzioni utilizzabili da macchine utensili a CNC per gestire i percorsi degli utensili e lavorare il materiale secondo il modello digitale in questione.
CN
acronimo inglese di Numerical Control indica il sistema di automazione delle macchine utensili che prevede di controllarne i movimenti attraverso specifiche istruzioni codificate, che vengono utilizzate dall'operatore attraverso una tastiera, in luogo del controllo manuale attraverso manopole e leve. Tali istruzioni vengono introdotte direttamente dall'operatore nei sistemi NC, o attraverso un computer nei sistemi CNC (vedi).
CNC
acronimo dell'inglese Computer Numerical Control, analogo all'italiano Controllo Numerico Computerizzato. Sistema di automazione delle macchine utensili per lavorazioni industriali. Si tratta di un sistema computerizzato collegato alle parti meccaniche della macchina, con il compito di regolarne movimenti, velocità e precisione. Il software del CNC è detto “controller" e gestisce le informazioni da inviare utilizzando un computer (in questo il CNC differisce dal semplice CN o NC, vedi) ai componenti meccanici della macchina utensile (azionamenti), .

E[modifica | modifica wikitesto]

EPE
acronimo per polietilene espanso, dall'inglese expanded polyethylene (vedi Polietilene).

F[modifica | modifica wikitesto]

fluotornitura
o anche fluo-tornitura, è un tipo particolare di tornitura in lastra, (vedi).

H[modifica | modifica wikitesto]

HDPE
sigla di polietilene ad alta densità (vedi polietilene) dall'acronimo inglese per High Density Poliethilene.

L[modifica | modifica wikitesto]

LDPE
sigla di polietilene a bassa densità (vedi polietilene) dall'acronimo inglese per Low Density Poliethilene.
LLDPE
sigla di polietilene lineare a bassa densità (vedi polietilene) dall'acronimo inglese per Linear Low Density Poliethilene.

M[modifica | modifica wikitesto]

metacrilato
abbreviazione per indicare il polimero metacrilato di metile, o nome (improprio) col quale viene indicato il polimetilmetacrilato o PMMA (vedi).

N[modifica | modifica wikitesto]

NC
acronimo inglese per Numerical Controlled (machine), corrispondente all'italiano CN (vedi)

P[modifica | modifica wikitesto]

PE
sigla di polietilene (vedi polietilene).
polietene
nome chimico del polietilene (vedi).
politene
nome (utilizzato piuttosto raramente) per indicare il polietene o polietilene (vedi).
polietilene
il polietene, più comunemente noto come polietilene, meno spesso come politene, è il più semplice dei polimeri sintetici ed è una tra le più diffuse materie plastiche: è una resina termoplastica molto versatile ed economica. Nella sua forma più semplice viene indicato con la sigla PE. Il polietilene viene utilizzato per produrre oggetti di ogni tipo: taniche e contenitori per alimenti e sostanze chimiche, cavi elettrici, pellicole e buste di plastica, fogli di plastica trasparente, solette per sci e snowboard, tubazioni, giocattoli, ecc. La pellicola sottile viene utilizzata come strato interno di contenitori per liquidi alimentari, in un materiale noto per antonomasia (dal nome commerciale della multinazionale che l'ha brevettato) come Tetra Pak (vedi). Esistono diversi tipi di polietilene con proprietà e usi differenti:
  • polietilene ad altissimo peso molecolare - UHMWPE: è un polietilene molto resistente. Le particolari proprietà meccaniche lo rendono adatto ad impieghi come protesi e giubbotti antiproiettile. L'UHMWPE, a parità di peso, è 2 volte più resistente del kevlar e 15 volte più dell'acciaio.
  • polietilene ad alta densità - HDPE o PEAD: è un polietilene più rigido rispetto al polietilene a bassa densità. Viene impiegato molto per la realizzazione di tutti i manufatti tradizionalmente realizzati in polietilene, ove si richiede maggiore resistenza. Molto utilizzato per tubazioni e nei compositi a base di legno.
  • polietilene a bassa densità - LDPE: il primo polietilene ad essere sintetizzato nel 1933 dalle Imperial Chemical Industries (ICI), è tutt'ora utilizzato per tutte le applicazioni classiche del polietilene: pellicole sottili, fogli trasparenti, giocattoli, contenitori, ecc.
  • polietilene lineare a bassa densità - LLDPE: resiste maggiormente dell'LDPE alla lacerazione, all'impatto e alla puntura. È molto flessibile e si allunga sotto trazione. Può essere usato per realizzare pellicole più sottili, con maggiore resistenza. Tuttavia è meno facile da lavorare dell'LDPE, ha una minore lucentezza e trasparenza. L'LLDPE ha penetrato quasi tutti i mercati tradizionali del polietilene, permettendo prestazioni migliori e spessori minori.
  • polietilene espanso - EPE: si tratta di polietilene che acquista una struttura cellulare attraverso un processo di espansione chimica (EPE a cellule aperte) o fisica (EPE a cellule chiuse). Il polietilene espanso è particolarmente leggero e idoneo all'utilizzo nel settore dell'imballaggio e dell'isolamento termoacustico.
polimetilmetacrilato
Il polimetilmetacrilato (in forma abbreviata PMMA) è una materia plastica formata da polimeri del metacrilato di metile. Nel linguaggio comune viene indicato anche (impropriamente) come metacrilato, o come vetro acrilico o, per antonomasia dal suo più diffuso nome commerciale, come plexiglas o plexiglass. Commercializzato nel 1933 dall'industria chimica tedesca Röhm, di norma è più trasparente del vetro e più o meno infrangibile a seconda della mescola. Viene usato nella fabbricazione di vetri di sicurezza, oggettistica, gruppi ottici di automobili, barriere di protezione negli stadi, grandi acquari, vasche da bagno e piatti doccia. Veniva usato nella produzione di DVD e CD al quale è ora preferito il policarbonato, per la sua resistenza all'umidità. La vernice acrilica consiste in una sospensione di PMMA in acqua, stabilizzata con opportuni composti tensioattivi, dato che il PMMA è idrofobo.
PMMA
sigla del polimetilmetacrilato (vedi).

R[modifica | modifica wikitesto]

rotazionale, stampaggio
noto anche come rotostampaggio o con i termini inglesi rotational molding o rotomolding è una particolare tecnica di lavorazione che permette di produrre oggetti cavi, anche di grosse dimensioni, in materiale plastico. In uno stampo cavo viene introdotto il materiale plastico in polvere; quindi lo stampo viene fatto ruotare (intorno a due assi) e riscaldato, in modo che il materiale fonda e aderisca omogeneamente alle pareti. Poi lo stampo viene raffreddato e aperto, ed il manufatto estratto. Uno dei materiali più utilizzati nel rotostampaggio è il polietilene (sigla PE, vedi) ad alta o bassa densità (rispettivamente HDPE ed LDPE), ma vengono stampati anche altri materiali, come il polipropilene (sigla PP, vedi).
rotomolding
termine inglese molto diffuso anche in italiano per rotostampaggio o stampaggio rotazionale (vedi).

T[modifica | modifica wikitesto]

Tetra Pak
Tetra Pak è il nome di un'azienda e di un brevetto per un tipo di contenitori per alimenti (da cui deriva il nome tetrapak o tetrapack ad indicare il materiale di cui questo tipo di contenitori sono costituiti). Tetra Pak è un'azienda multinazionale nata in Svezia che produce sistemi integrati per il trattamento ed il confezionamento di alimenti. L’azienda fa parte del gruppo Tetra Laval. Tetra Pak è anche il marchio registrato per i contenitori per alimenti brevettati dall'azienda stessa.
tetrapak, tetrapack
nome di contenitori per alimenti brevettati dalla multinazionale Tetra Pak (vedi). I contenitori sono realizzati in un particolare materiale stratificato composto di cartone, alluminio e polietilene che costituisce l'innovazione che ha reso possibile la loro realizzazione: negli anni tale materiale, per antonomasia, ha assunto il nome del contenitore.
tornitura in lastra
la tornitura in lastra o imbutitura al tornio è una lavorazione del metallo in lastra ovvero lamiera che consiste nel costringere un disco di lamiera metallica contro le pareti di uno stampo. Il disco di metallo e lo stampo sono fissati assieme sul mandrino di un apposito tornio. La moderna tecnologia vede tornitura in lastra e fluotornitura combinate in un unico processo, indicato genericamente come tornitura in lastra. A seconda della relazione tra diametro iniziale e finale del disco e della uniformità o meno dello spessore finale si parla di:
  • tornitura in lastra o imbutitura al tornio: lo spessore del materiale nel manufatto finale differisce di poco dallo spessore del disco iniziale, mentre il diametro del manufatto può essere molto diverso da quello del disco di partenza.
  • fluo-tornitura o fluotornitura: il diametro della lastra di partenza è uguale a quello finale del manufatto, e questo genera variazioni di spessore delle pareti del manufatto anche molto importanti.

U[modifica | modifica wikitesto]

UHMWPE
acronimo per polietilene ad altissimo peso molecolare, dal termine inglese Ultra High Molecular Weight Polyethylene (vedi Polietilene).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Handbook of Finnish Plywood (PDF), su upm.com, p. 5. URL consultato il 22/06/2014., Handbook of Finnish Plywood, UPM

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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