Tsagkarada

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Tsagkarada
località
(EL) Tσαγκαράδα
Tsagkarada – Veduta
Tsagkarada – Veduta
La chiesa di Agia Paraskevi
Localizzazione
StatoBandiera della Grecia Grecia
PeriferiaTessaglia
Unità perifericaMagnesia
ComuneZagora-Mouressio
Territorio
Coordinate39°23′07.9″N 23°10′24.49″E / 39.385528°N 23.173469°E39.385528; 23.173469 (Tsagkarada)
Abitanti710 (2001)
Altre informazioni
Linguegreco
Cod. postale37012
Fuso orarioUTC+2
Cartografia
Mappa di localizzazione: Grecia
Tsagkarada
Tsagkarada

Tsagkarada (Greco: Τσαγκαράδα) è un villaggio greco che era parte del comune di Mouresi prima della riforma del 2011, quando quest'ultimo è entrato a far parte del comune di Zagora-Mouressio.

La popolazione nel 2001 ammontava a 710 persone (784 se si include il distretto municipale di Mylopotamos).

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Tsagkarada è collocata a sudest di Zagora, a nord di Agios e Lavrentios e si trova a circa 55 km ad est della città di Volos (capoluogo della Magnesia).

Il paese è disposto sul declivio delle montagne del Pelio e si inerpica da nord a sud con costruzioni residenziali, circondato da foreste. Il villaggio è situato ad un'altitudine di 450 metri e offre una vista sul Mar Egeo a nordest. L'area attorno a Tsagkarada è ricca di boschi ad est mentre ad ovest si espandono le pianure e il crinale del monte Pelio.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa di Agia Paraskevi, fatta costruire nel 1909 per volere di Nicholas Stagos.
  • Chiesa di Agion Taxiarchon, risalente al 1786, si tratta del più antico edificio religioso del paese.
  • Chiesa di Agia Kiriaki, risalente al 1882, possiede un imponente campanile.
  • Chiesa di Agios Stefanos, situata nell'omonima piazza.
  • Chiesa di Panagia Megalomata, situata su uno sperone di roccia nei pressi della spiaggia di Fakistra, fu utilizzata segretamente come scuola durante il periodo dell'occupazione ottomana.

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

  • Scuola Nanopouleios, fatta costruire dal benefattore locale Nicholas Nanopoulos nel 1863, si presenta in stile neoclassico e fu sede della facoltà di Economia. Oggi è la scuola elementare del paese.[1]
  • Museo di storia locale, ospitato nel palazzo della Scuola commerciale Achilopouleios, fondata nel 1903 da Sofocles Achilopoulos.[2]

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

Nei pressi del paese sono situate spiagge molto note e interessanti dal punto di vista naturalistico:

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Il platano secolare di Agia Kiriaki
Anno Popolazione
1981 646
1991 722
2001 710

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Il paese è diviso in quattro distretti: Agia Paraskevi (il centro del villaggio), Agion Taxiarchon (la parte più antica), Agios Stefanos e Agia Kiriaki. Ognuno dei distretti è composto da una piazza centrale su cui si affaccia una chiesa, che porta nel titolo il nome della località. Interessante è l'enorme platano secolare situato nella piazza di Agia Kiriaki.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Le principali fonti di reddito sono l'agricoltura e la vendita di prodotti locali nei negozi. I campi coltivati non sono distanti dal villaggio. Importante è anche il turismo balneare, grazie alla presenza di rinomate spiagge, e quello invernale, grazie alla vicinanza con le piste da sci del monte Pelio.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La scuola Nanopouleios, su discoverpelio.com. URL consultato il 10 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2014).
  2. ^ Sito ufficiale Archiviato il 4 febbraio 2012 in Internet Archive. del museo.
  3. ^ Fakistra, su discoverpelio.com. URL consultato il 10 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2014).
  4. ^ Milopotamos, su discoverpelio.com. URL consultato il 10 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2014).
  5. ^ Labinou, su discoverpelio.com. URL consultato il 10 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2014).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]