Thermotoga maritima

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Thermotoga maritima
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione scientifica
Dominio Prokaryota
Regno Bacteria
Phylum Thermotogae
Classe Thermotogae
Ordine Thermotogales
Famiglia Thermotogaceae
Genere Thermotoga
Specie T.maritima

Thermotoga maritima è un microorganismo ipertermofilo e anaerobico appartenente all'ordine dei Thermotogales. Utilizza la [Fe-Fe]-idrogenasi per produrre idrogeno in forma gassosa (H2) fermentando diversi tipi di carboidrati.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

È stato inizialmente scoperto nei sedimenti di una fossa geotermale vicino a Vulcano, in Italia. Thermotoga maritima vive nelle sorgenti termali d'acqua calda (tra i 55 °C e i 80 °C), sopportando temperature di fino 90 °C. È l'unico batterio conosciuto a crescere a queste alte temperature, gli altri organismi capaci di sopravvivere a queste condizioni sono Archaea.[2][3]

Attributi fisici[modifica | modifica wikitesto]

T.maritima è un organismo incapace di produrre spore, di forma rotonda e classificato come batterio gram-negativo. Quando osservato al microscopio, si può osservare come sia coperto da un "carapace" conosciuto con il nome di toga. Questo microorganismo riceve il nome esattamente da questa struttura.[4]

Metabolismo[modifica | modifica wikitesto]

È un organismo fermentativo chimioorganotrofico capace di catabolizzare zuccheri e altri polimeri per produrre anidride carbonica (CO2) e idrogeno gassoso come prodotto secondario. T.maritima è anche capace di metabolizzare la cellulosa e gli xilani producendo idrogeno gassoso, questo potrebbe aprire le porte all'utilizzo di questo microorganismo come fonte rinnovabile d'energia.[5]

Inoltre questo battere è capace di ridurre Fe(III) per produrre energia in processi di respirazione anaerobica. Varie flavoproteine sono state identificate come trasportatrici di elettroni durante la respirazione cellulare.

Evoluzione[modifica | modifica wikitesto]

T.maritima contiene omologhi di vari geni riscontrati in altre specie, suggerendo che questo battere possa presentare alcuni sistemi di internalizzazione di materiale genetico esterno, facilitando l'intercambio genetico tra diverse specie di batteri. Basandosi sull'analisi filogenetica delle unità ribosomali del smallRNA, è stato riconosciuto come T.maritima comparta una grande somiglianza con altre specie batteriane non estremofile. I lipidi di questa specie hanno una struttura unica non condivisa da altre specie batteriane.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Alfred H. Merrill, Susanne Lingrell, Elaine Wang, Mariana Nikolova-Karakashian, Teresa R. Vales e Dennis E. Vance, Sphingolipid Biosynthesisde Novoby Rat Hepatocytes in Culture., in Journal of Biological Chemistry, vol. 270, n. 23, 9 giugno 1995, pp. 13834–13841, DOI:10.1074/jbc.270.23.13834, ISSN 0021-9258 (WC · ACNP), PMID 7775441.
  2. ^ Hyperthermophilic organism that shows extensive horizontal gene transfer from archaea, in BioProject, National Center for Biotechnology Information, 2003. URL consultato il 14 gennaio 2012.
  3. ^ a b Robert Huber, Thomas A. Langworthy, Helmut König, Michael Thomm, Carl R. Woese, Uwe B. Sleytr e Karl O. Stetter, Thermotoga maritima sp. nov. represents a new genus of unique extremely thermophilic eubacteria growing up to 90 °C, in Archives of Microbiology, vol. 144, n. 4, 1986, pp. 324–333, DOI:10.1007/BF00409880.
  4. ^ Geothermal organisms, su rcn.montana.edu, Montana State University. URL consultato il 14 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 21 ottobre 2017).
  5. ^ Karen E. Nelson, Rebecca A. Clayton, Steven R. Gill, Michelle L. Gwinn e Robert J. Dodson, Evidence for lateral gene transfer between Archaea and Bacteria from genome sequence of Thermotoga maritima (PDF), in Nature, vol. 399, n. 6734, 1999, pp. 323–329, Bibcode:1999Natur.399..323N, DOI:10.1038/20601, PMID 10360571. URL consultato il 3 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2010).

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