The Walrus

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The Walrus
Paese d'origineBandiera dell'Italia Italia
GenereIndie pop
Indie rock
Pop
Periodo di attività musicale2005 – ?
EtichettaGarrincha Dischi
Album pubblicati2
Studio2
Sito ufficiale

I The Walrus sono un gruppo musicale italiano, formatosi a Livorno nel 2005.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Gli esordi[modifica | modifica wikitesto]

Giorgio Mannucci, Francesco Pellegrini e Dario Solazzi si conoscono a scuola e, insieme ad Alessio Carnemolla, condividono la passione per la musica che li porterà a formare una band nel 2005. Con il nome iniziale di Unità 3 partecipano ad alcune selezioni di Italia Wave Toscana.[1] Successivamente cambiano il nome del gruppo in The Walrus, ispirati dal noto brano dei Beatles (I Am the Walrus) presente nel disco Magical Mystery Tour del 1967. Nel novembre 2007 entra nella formazione Marta Bardi alla voce e tastiere.[1][2]

Gli album[modifica | modifica wikitesto]

Il 28 novembre 2008 pubblicano con Garrincha Dischi/Tomobiki Music l'album d'esordio Never Leave Behind Feeling Always Like a Child cantato in lingua inglese. L'artwork è realizzato da Michael Rotondi.[3][4][5] Nel luglio dell'anno successivo si esibiscono all’Italia Wave Love Festival.[1]

Nel 2011 realizzano una cover del brano Mare mare di Luca Carboni, che viene inclusa nella compilation Cantanovanta pubblicata dalla Garrincha Dischi.[6][7]

Il 27 gennaio 2012 viene distribuito il secondo album, e primo interamente in italiano, dal titolo Hanno ucciso un robot (Garrincha Dischi/Distribuzione Venus). L'album è stato prodotto, registrato e missato da Lorenzo Ori presso il Loz Studio di Bologna, masterizzato da Giovanni Versari, e la copertina è opera di Francesca Lombardo.[8][9][10] Il singolo Signorina delirio è stato selezionato tra centinaia e andato in onda nella trasmissione London Live 2.0 su Rai Due.[11]

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

  • 2008 – Never Leave Behind Feeling Always Like a Child (Garrincha Dischi/Tomobiki Music)
  • 2012 – Hanno ucciso un robot (Garrincha Dischi/Distribuzione Venus)

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

  • 2012 – Signorina Delirio

Partecipazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • 2011 – Cantanovanta (Garrincha Dischi) con Mare mare

Videografia[modifica | modifica wikitesto]

Videoclip[modifica | modifica wikitesto]

  • Filmato audio Ambra Lunardi, Signorina Delirio, su YouTube, Loz Studio in collaborazione con Garrincha Dischi, 2 aprile 2012. URL consultato il 10 gennaio 2021.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c The Walrus, su London Live 2.0. URL consultato il 10 gennaio 2021 (archiviato il 10 gennaio 2021).
  2. ^ Biografia The Walrus, su Rockit.it. URL consultato il 10 gennaio 2021 (archiviato il 27 novembre 2020).
  3. ^ Never leave behind feeling always like a child – by The Walrus, su Bandcamp. URL consultato il 10 gennaio 2021 (archiviato il 29 aprile 2016).
  4. ^ The Walrus (4) - Never Leave Behind Feelings Always Like A Child – Immagini, su Discogs. URL consultato il 10 dicembre 2021 (archiviato il 10 gennaio 2021).
  5. ^ Synesthesia, Never Leave Behind Feeling Always Like A Child, su Rockit.it, 18 dicembre 2008. URL consultato il 10 gennaio 2021 (archiviato il 10 gennaio 2021).
  6. ^ Streaming. Il Cantanovanta vol. 2, in la Repubblica XL, 22 agosto 2011 (archiviato il 19 giugno 2017).
  7. ^ Fabio Gallato, Intervista ai THE WALRUS, su Impatto Sonoro, 28 febbraio 2012. URL consultato il 10 gennaio 2021 (archiviato il 24 ottobre 2020).
  8. ^ Hanno ucciso un robot, su Bandcamp. URL consultato il 10 gennaio 2021 (archiviato il 25 aprile 2016).
  9. ^ The Walrus (4) - Hanno Ucciso Un Robot – Immagini, su Discogs. URL consultato il 10 gennaio 2021 (archiviato il 10 gennaio 2021).
  10. ^ Roberta D'Orazio, Hanno ucciso un robot, su Rockit.it, 17 gennaio 2013. URL consultato il 10 gennaio 2021 (archiviato il 10 gennaio 2021).
  11. ^ Decima puntata – in onda sabato 31 marzo 2012 alle 14.00, su London Live 2.0. URL consultato il 10 gennaio 2021 (archiviato il 28 dicembre 2013).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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