The Six Best Cellars

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The Six Best Cellars
film perduto
Titolo originaleThe Six Best Cellars
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1920
Durata1.469,75 metri (54 min - 5 rulli)
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,33 : 1
film muto
Generecommedia
RegiaDonald Crisp

Frank Richardson (aiuto regia)

Soggettodal racconto The Six Best Cellars di Holworthy Hall (Harold Everett Porter) e Hugh M. Kahler
SceneggiaturaElmer Harris
Casa di produzioneFamous Players-Lasky Corporation
FotografiaCharles Edgar Schoenbaum (come Charles E. Schoenbaum)
MontaggioDorothy Arzner
Interpreti e personaggi

The Six Best Cellars è un film muto del 1920 diretto da Donald Crisp. La sceneggiatura di Elmer Harris si basa sull'omonimo racconto di Holworthy Hall (pseudonimo di Harold Everett Porter) e Hugh M. Kahler pubblicato nell'agosto-settembre 1919 su McClure's Magazine[1][2].

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Wanda Hawley e Bryant Washburn

Henry Carpenter e sua moglie Millicent, che vivono in un elegante quartiere suburbano, sono l'invidia della società locale che ammira la loro fornitissima cantina di vini, ambitissima da tutti dopo l'entrata in vigore del Volstead Act, la legge che andava a regolare il proibizionismo sugli alcolici. In realtà, la cantina comincia a soffrire della mancanza di vino e Henry si accorge di essere arrivato alle sue ultime bottiglie. Messo con le spalle al muro da un'imminente cena, per non fare brutta figura non potendo più presentare agli ospiti i suoi rinomati vini, inventa una scusa per salvarsi la faccia: improvvisamente, diventa un entusiasta del proibizionismo e, un suo appassionato discorso sull'argomento, gli fa guadagnare l'attenzione del Partito Proibizionista che gli propone un seggio al Congresso. Diventato popolare presso i membri moralizzatori del partito, si troverà inaspettatamente davanti a un bivio quando la zia scopre in cantina ventuno bottiglie di un raro e costosissimo vino: Henry dovrà adesso scegliere tra il successo politico o il successo sociale. Dovrà continuare a soddisfare il partito proibizionista sacrificando il vino o deliziare gli amici della buona società con le sue invidiatissime bottiglie? Disperato, Henry si rivolge alla macchina da presa e chiede al pubblico che sta guardando il film: "Tu, che cosa faresti?".

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film fu prodotto dalla Famous Players-Lasky Corporation.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Pubblicità su quotidiano
Pubblicità su quotidiano

Il copyright del film, richiesto dalla Famous Players-Lasky Corp., fu registrato l'8 febbraio 1920 con il numero LP17831[1][2][3]. Distribuito dalla Paramount-Artcraft Pictures, il film - presentato da Jesse L. Lasky - uscì nelle sale cinematografiche statunitensi l'8 febbraio 1920.

Non si conoscono copie ancora esistenti della pellicola che viene considerata presumibilmente perduta[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) The American Film Institute Catalog, Features Films 1911-1920, University of California Press 1988 ISBN 0-520-06301-5

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