TA11

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TA11
Tomba di Ramose
Planimetria schematica della Tomba TA11[N 1]
CiviltàAntico Egitto
Utilizzotomba
EpocaXVIII dinastia
Localizzazione
StatoBandiera dell'Egitto Egitto
LocalitàAmarna
Amministrazione
PatrimonioNecropoli amarniana
EnteMinistero delle Antichità
Visitabile
Sito webwww.amarnaproject.com/
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 27°39′42.12″N 30°54′20.16″E / 27.6617°N 30.9056°E27.6617; 30.9056
N5
Z1
mss
[1]
Ramose
in geroglifici
Mappa di localizzazione: Egitto
Necropoli Amarna
Necropoli Amarna
La posizione della necropoli di Amarna in Egitto

TA11 (Tomb of Amarna 11) è la sigla che identifica una delle Tombe dei nobili ubicate nell'area dell'antica Akhetaton, oggi nota come Amarna, capitale voluta e costruita dal faraone Amenhotep IV/Akhenaton della XVIII dinastia. La città venne abbandonata circa 30 anni dopo la sua fondazione; le tombe vennero abbandonate e in parte riutilizzate in epoca moderna come romitaggi di monaci copti. L'abbandono millenario e i danni causati dalla presenza umana hanno spesso reso irriconoscibili le strutture originarie e danneggiato pesantemente, quando non reso illeggibili, scene pittoriche e rilievi parietali.

Titolare[modifica | modifica wikitesto]

TA11 era la tomba di:

Titolare Titolo Necropoli Dinastia/Periodo Note
Ramose Scriba reale; Amministratore di Nebmaatra (Amenhotep III); Scriba delle reclute; Generale del Signore delle Due Terre[2][3] Amarna XVIII dinastia area meridionale

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nessuna notizia biografica è ricavabile dalla tomba amarniana, se non il nome della moglie; il titolare, tuttavia, potrebbe essere identificabile nell'omonimo visir[N 2], titolare della tomba TT55 nell'area della Necropoli tebana. Tale identificazione, tuttavia, appare improbabile sia per i differenti titoli, sia per il nome della moglie esistente a Tebe, Meryptah, differente da quello riportato per la moglie (?) nella tomba amarniana, Nebetjunet[2].

La tomba[modifica | modifica wikitesto]

La tomba non è ultimata ed è costituita da un corridoio perpendicolare all'ingresso che incontra una sala trasversale a costituire planimetricamente una croce latina. I lavori di allargamento simmetrico della sala trasversale vennero verosimilmente interrotti a causa di un'ampia crepa nella roccia del lato est ove si trova, tuttavia, un pozzo (non scavato) che potrebbe dare accesso a un appartamento sotterraneo[4]. Nell'anticamera della sala trasversale (numero 1 in planimetria) il re Akhenaton, la regina Nefertiti e la principessa Meritaton in adorazione dell'Aton; sulla parete opposta (2) il defunto e testi (incompleti) di preghiere. Nella parete di fondo della sala trasversale si apre una nicchia contenente due statue (3) del defunto e della moglie Nebetjunet[5][6].

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La numerazione dei locali e delle pareti segue quella di Porter e Moss 1968, p. 220.
  2. ^ Il termine viene impropriamente utilizzato, nell'Antico Egitto, per indicare il funzionario più alto in grado della corte, alle dirette dipendenze del re.

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Porter e Moss 1968,  parte IV, p. 224.
  2. ^ a b Porter e Moss 1968, Parte IV, p. 224.
  3. ^ Reeves 2001, p. 136.
  4. ^ Davies 1903, Parte IV, p. 21.
  5. ^ Porter e Moss 1968, Vol. IV, pp. 224.
  6. ^ Davies 1903, Parte IV, pp. 21-22, Tav. XXXIV.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]