Suore dell'Istituto catechista Dolores Sopeña

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Le Suore dell'Istituto Catechista Dolores Sopeña, dette anche Dame Catechiste, sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio. Le suore di questa congregazione pospongono al loro nome la sigla I.C.D.S.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Dolores Sopeña, fondatrice della congregazione

La congregazione venne fondata da María Dolores Rodríguez Sopeña (1848-1918): figlia di un magistrato spagnolo, nel 1869 iniziò a dedicarsi all'insegnamento del catechismo in Porto Rico, dove il padre era giudice. Organizzò corsi di dottrina cristiana anche per ammalati, carcerate e persone di colore.[2]

Tornata in patria, la Sopeña continuò la sua opera educativa nelle periferie di Madrid: si unirono a lei numerose collaboratrici e il 31 ottobre 1901, a Toledo, la compagnia di catechiste si trasformò in istituto religioso.[2]

La congregazione ricevette il pontificio decreto di lode il 28 agosto 1905 e le venne assegnata come cardinale protettore Rafael Merry del Val: papa Pio XI approvò le Dame Catechiste il 21 novembre 1907.[2]

La fondatrice è stata beatificata da papa Giovanni Paolo II nel 2003.[3]

Attività e diffusione[modifica | modifica wikitesto]

Le Dame Catechiste si dedicano a opere educative e di promozione umana: operano anche nelle carceri femminili.[4]

Sono presenti in Argentina, Cile, Colombia, Cuba, Repubblica Dominicana, Ecuador, Italia, Messico, Perù, Spagna:[5] la sede generalizia è a Roma.[1]

Al 31 dicembre 2005 l'istituto contava 216 religiose in 27 case.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Ann. Pont. 2007, p. 1618.
  2. ^ a b c DIP, vol. III (1976), coll. 377-378, voce a cura di G. Pettinati.
  3. ^ Tabella riassuntiva delle beatificazioni avvenute nel corso del pontificato di Giovanni Paolo II, su vatican.va. URL consultato il 6-7-2009.
  4. ^ Qué hacemos [collegamento interrotto], su incados.org. URL consultato il 6-7-2009.
  5. ^ Países donde está presente la Familia Sopeña, su incados.org. URL consultato il 6-7-2009 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2005).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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