Sultan bin Turki II Al Sa'ud

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Sulṭān bin Turkī II Āl Saʿūd
Principe dell'Arabia Saudita
Stemma
Stemma
Nome completoSulṭān bin Turkī II bin ʿAbd al-ʿAzīz Āl Saʿūd
NascitaRiad, maggio 1968
Mortevivente
DinastiaDinastia Saudita
PadreTurki II bin Abd al-Aziz Al Sa'ud
MadreNoura bint Abd Allah bin Abdul Rahman Al Sa'ud
ConsorteNora bint Abd Allah Al Sa'ud
FigliPrincipe Mohammed
ReligioneMusulmano sunnita

Sulṭān bin Turkī II Āl Saʿūd (in arabo سلطان بن تركي الثاني بن عبد العزيز آل سعود?; Riad, maggio 1968) è un principe saudita, membro della famiglia reale Āl Saʿūd.

Primi anni di vita[modifica | modifica wikitesto]

Il principe Sultan è nato a Riad nel maggio 1968[1][2] ed è figlio del principe Turki II bin Abd al-Aziz Al Sa'ud. Sua madre è Noura bint Abd Allah bin Abdul Rahman Al Sa'ud.[1][3]

Controversia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2004, il principe Sultan ha accusato il governo dell'Arabia Saudita di averlo rapito in Svizzera, dopo essersi espresso a favore di una riforma in Arabia Saudita. Egli è stato attirato in una riunione a Ginevra, dove è stato drogato prima di essere rimpatriato in aereo e messo agli arresti domiciliari a Riyad.[4] Per terminare la missione con successo, è stato inviato un Boeing 747 di evacuazione medica per poter completare la missione in sicurezza. L'aereo è arrivato all'aeroporto di Ginevra qualche giorno prima dell'operazione di sequestro, ed è sempre stato mantenuto pronto alla partenza. Un altro aereo è stato inviato a prelevare gli effetti personali, documenti e file informatici del principe, confiscati all'hotel dove era stato alloggiato. Il velivolo è stato ufficialmente registrato in Svizzera, come parte dell'entourage del principe Abd al-Aziz bin Fahd, anche lui nel paese in quei giorni.[5]

Vita personale[modifica | modifica wikitesto]

Il principe Sultan era sposato con la principessa Nora, figlia di re Abd Allah, che è morta nel 1990 in un incidente stradale nei pressi dell'aeroporto di Riyad.

Sultan ha un figlio di nome Mohammed, nato da un altro matrimonio.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Sabri Sharaf, The House of Saud in Commerce: A Study of Royal Entrepreneurship in Saudi Arabia, Sharaf Sabri, 2001, p. 124, ISBN 978-81-901254-0-6. URL consultato il 6 agosto 2013.
  2. ^ Simon Henderson, After King Fahd (PDF), su washingtoninstitute.org, Washington Institute, 1994. URL consultato il 20 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2013).
  3. ^ Death on the Nile: A royal murder mystery?, su datarabia.com, Datarabia, 15 settembre 2010. URL consultato il 6 agosto 2013.
  4. ^ Roger Hardy, Saudis 'kidnap reformist prince', in BBC News, 21 gennaio 2004. URL consultato il 20 luglio 2013.
  5. ^ Saudi opposition site details Prince Sultan's kidnap in June, in BBC Monitoring International Reports, 2 gennaio 2004. URL consultato il 6 agosto 2013.
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