Steviolo

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Steviolo
Formula di struttura dello steviolo
Formula di struttura dello steviolo
Modello dello steviolo
Modello dello steviolo
Nome IUPAC
acido 13-idrossi-4-alfa-Kaur-16-en-18-oico
Nomi alternativi
Steviolo
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC20H30O3
Massa molecolare (u)318.45
Aspetto--
Numero CAS471-80-7
PubChem452967
SMILES
CC12CCCC(C1CCC34C2CCC(C3)(C(=C)C4)O)(C)C(=O)O
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)1.17 circa
Temperatura di fusione--
Temperatura di ebollizione--
Indicazioni di sicurezza
Frasi H---
Consigli P---[1]

Lo steviolo è la forma agluconica dello stevioside e del rebaudioside, composti presenti nelle foglie della pianta Stevia rebaudiana e derivati.

Lo steviolo è un mutageno riconosciuto[2][3][4]. Tuttavia, secondo alcune ricerche, nelle popolazioni che fanno uso di foglie di stevia e derivati, tra cui il Giappone, non esisterebbe una marcata evidenza statistica di tumori riconducibili allo steviolo. Lo studio dell'università di Berkeley in vivo confermerebbe tali statistiche[5].

Nel 2003, uno studio belga[6] ha mostrato come lo stevioside somministrato ai maiali venisse completamente convertito in steviolo, ma che quest'ultimo non veniva rilevato nel sangue, nemmeno se trasformato in una forma più facilmente rilevabile con soglia minima di 50pg.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sigma Aldrich; rev. del 27.08.2012
  2. ^ Sarah Kobylewski and Curtis D. Eckhert, Ph.D, Toxicology of Rebaudioside A: A Review
  3. ^ John M. Pezzuto, Cesar M. Compadre, Steven M. Swanson, N. P. Dhammika Nanayakkara, A. Douglas Kinghorn "Metabolically Activated Steviol, the Aglycone of Stevioside, is Mutagenic", Proceedings of National Academy of Sciences, 15 aprile 1985, vol. 82, n. 8 pp. 2478-2482.
  4. ^ Wasuntarawat C, Temcharoen P, Toskulkao C, Mungkornkarn P, Suttajit M, Glinsukon T, "Developmental toxicity of steviol, a metabolite of stevioside, in the hamster", Drug Chem Toxicol. 1998 n. 21(2), pag. 207-22.
  5. ^ Studi dell'Università di Berkeley sulla carcinogenicità dello stevioside, su potency.berkeley.edu. URL consultato il 10 febbraio 2006 (archiviato dall'url originale il 2 settembre 2006).
  6. ^ Geuns JM, Augustijns P, Mols R, Buyse JG, Driessen B., "Metabolism of stevioside in pigs and intestinal absorption characteristics of stevioside, rebaudioside A and steviol.", Food Chem Toxicol., novembre 2003, n.41 vol. 11 pag. 1599-607.

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