Stephen K. Amos

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Stephen K. Amos nel 2005

Stephen Kehinde Amos, in arte noto come Stephen K. Amos (Londra, 3 dicembre 1967), è un comico e attore britannico.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Stephen K. Amos è nato a Londra, figlio di immigrati nigeriani.[1] Ha fatto il suo debutto all'Edinburgh Fringe nel 2001 e da allora è tornato con uno spettacolo ogni anno.[2] Le tournée dei suoi spettacoli di stand-up hanno attraversato il Regno Unito in diverse occasioni e Amos si è esibito anche a livello internazionale in Australia e Nuova Zelanda.[3]

Attivo anche in campo teatrale, ha recitato sulle scene londinesi in una riduzione teatrale di Qualcuno volò sul nido del cuculo nel 2004, nella commedia drammatica My Night with Reg nel 2021 e nel musical My Fair Lady al London Coliseum nel 2022. Inoltre ha recitato in diverse serie televisive.[4][5]

È dichiaratamente gay.[6][7]

Filmografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Stephanie Bunbury, Black, gay and game for a laugh, su The Age, 22 settembre 2008. URL consultato il 19 maggio 2022.
  2. ^ (EN) Stephen K Amos: "Black, gay comic? I'd hate to see that in print.", su the Guardian, 2 dicembre 2009. URL consultato il 19 maggio 2022.
  3. ^ STEPHEN K AMOS is THE SPOKESMAN - An effortless glide of intelligent wit, spontaneity and interaction, su theatreview.org.nz. URL consultato il 19 maggio 2022.
  4. ^ (EN) One Flew Over the Cuckoo's Nest, Gielgud Theatre, London, su The Independent, 20 settembre 2004. URL consultato il 19 maggio 2022.
  5. ^ (EN) Stephi Wild, Full Cast Announced For MY FAIR LADY at The London Coliseum, su BroadwayWorld.com. URL consultato il 19 maggio 2022.
  6. ^ (EN) Stephen K Amos: 'I don't want to be labelled "the black gay comic"', su the Guardian, 30 ottobre 2010. URL consultato il 19 maggio 2022.
  7. ^ (EN) Neal Baker, The Sun, Pope: Anyone who ‘discards’ gay people ‘doesn’t have a human heart’, su New York Post, 19 aprile 2019. URL consultato il 19 maggio 2022.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàEuropeana agent/base/88777 · WorldCat Identities (ENlccn-nb2013010611