Stazione di Roè-Volciano

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Roè-Volciano
stazione ferroviaria
I ruderi del fabbricato viaggiatori nel 1975
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàRoè Volciano
Coordinate45°37′23.77″N 10°29′34.04″E / 45.62327°N 10.49279°E45.62327; 10.49279
Lineeferrovia Rezzato-Vobarno
Storia
Stato attualesmantellato
Attivazione1897
Soppressione1968
Caratteristiche
Tipofermata
Binari2

La stazione di Roè-Volciano fu una fermata ferroviaria della Rezzato-Vobarno a servizio della frazione di Roè dell'omonimo comune.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La fermata fu aperta il 16 dicembre 1897, assieme al tronco che collegò Tormini Scalo a Vobarno Ferriera[1].

L'impianto seguì tutte le vicende societarie della linea ferroviaria: fino al 1904 fu gestito dalla Società Anonima per la ferrovia Rezzato-Vobarno e Valle Sabbia (FRVVS), dal 1904 al 1909 dalla Società Anonima per la Ferrovia Rezzato-Vobarno-Caffaro, quindi dalla provincia di Brescia fino alla prima guerra mondiale, quando l'esercizio passò alle Ferrovie dello Stato (FS). Nel 1921, fu ceduto dalla provincia alla Società Elettrica Bresciana (SEB), che gestiva la rete tranviaria extraurbana di Brescia. Nel 1930, la SEB costituì una nuova società anonima, la Ferrovia Rezzato-Vobarno (FRV), che prese in carico l'esercizio della ferrovia[2].

A partire dal 1º giugno 1932, la tranvia Tormini-Vestone, gestita dalla Tramvie Elettriche Bresciane del gruppo SEB, fu soppressa e il servizio tranviario fu trasferito sulla ferrovia Rezzato-Vobarno tra Tormini Ferrovia e Vobarno Ferriera. La fermata, con la denominazione di Roè, fu servita anche dai tram di questa relazione[3]. Questo servizio fu di breve durata, in quanto fu soppresso il 18 novembre 1935[4]. Il servizio ferroviario, di tipo misto, fu mantenuto fino alla seconda guerra mondiale[5].

Il servizio merci per il vicino cotonificio Hefti rimase anche in seguito, almeno fino alla chiusura della linea ferroviaria avvenuta il 23 marzo 1968[6].

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

L'impianto era dotato di un fabbricato viaggiatori simile a quello di altre fermate della linea come Villanuova e Vobarno Paese[7]. Negli anni Ottanta, dell'edificio erano rimasti dei ruderi[8] che furono rimossi in seguito.

Oltre a quello di corsa, il piazzale presentava un binario di raddoppio, lungo 196 m: non era adibito agli incroci e alle precedenze, in quanto era solo a servizio esclusivo del piano caricatore per il carico e scarico delle merci dirette al Cotonificio Hefti & C.[9].

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

La fermata fu servita dai treni Rezzato-Vobarno Ferriera. Dal 1932 al 1935, fu anche servita dai tram della Tormini-Vobarno.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ferrovia Rezzato Vobarno e Valle Sabbia, in Il Cittadino di Brescia, 15 dicembre 1897, p. 3.
  2. ^ Spinelli (1992), p. 352, Mafrici (1997), p. 220, e Regio decreto 19 gennaio 1931, n. 146, in materia di "elettrificazione del tronco Treponti-Tormini della ferrovia Rezzato-Vobarno".
  3. ^ Quadro orario 630. Tormini-Vobarno-Vestone-Idro, in Orario Generale Ferrovie - Navigazione Lacuale - Tramvie - Servizi Automobilistici - Navigazione Marittima e Linee aeree, settembre 1932, p. 257. Cfr l'orario della ferrovia Quadro orario 371. Rezzato-Vobarno, in Orario Generale Ferrovie - Navigazione Lacuale - Tramvie - Servizi Automobilistici - Navigazione Marittima e Linee aeree, settembre 1932, p. 209.
  4. ^ Oliva (2022), p. 199.
  5. ^ Si veda Quadro orario 626. Rezzato-Tormini-Vobarno, in Orario Generale Ferrovie - Navigazione Lacuale - Tramvie - Servizi Automobilistici - Navigazione Marittima e Linee aeree, giugno 1942, p. 117. per l'ultimo cambio d'orario che coinvolse la ferrovia.
  6. ^ Bicchierai (1997), p. 15.
  7. ^ Memoriale (1911), p. 5.
  8. ^ Monumenti (1984), p. 202.
  9. ^ Orario Servizio FRVC (1910), pp. 2-3, Memoriale (1911), p. 5, e Orario Servizio FS (1918), pp. 3-4 e p. 6.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • A cura di Alberto Garlandini e Massimo Negri, I monumenti storico-industriali della Lombardia. Censimento regionale, in I quaderni di documentazione regionale, vol. 17, 1984.
  • Mario Bicchierai, Treni e tram lungo la Valle sabbia, in Mondo Ferroviario, n. 128, febbraio 1997.
  • Claudio Mafrici, I binari promiscui - Nascita e sviluppo del sistema tramviario extraurbano in provincia di Brescia (1875-1930), in Quaderni di sintesi, vol. 51, novembre 1997.
  • Mauro Oliva, Tram extraurbani a Brescia. Dalla "Compagnie Générale" alla "Tranvie Elettriche Bresciane", Brescia, Club fermodellistico bresciano/Museo dell'industria e del lavoro/Treni di carta, 2022.
  • Giovanni Spinelli, Una ferrovia anomala: le vicende della Rezzato-Vobarno, in Daniele Montanari (a cura di), Mazzano: Storia di una comunità - Secoli XII-XX, Travagliato, Tipolitografia Lumini, 1992.
  • Ferrovie dello Stato. Esercizio militare della linea Rezzato-Vobarno, Orario di Servizio dal 1º agosto 1918, Brescia, Unione lito-tipografica bresciana, 1918.
  • Ferrovia Rezzato-Vobarno-Caffaro, Orario di Servizio del 1º maggio 1910, Brescia, Tipografia La Sentinella, 1910.
  • Deputazione provinciale di Brescia, Memoria illustrativa della Ferrovia Brescia-Rezzato-Vobarno-Vestone, Brescia, Unione tipolitografica bresciana, 1911.

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